Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura: conclusioni esplosive della sua indagine sul caso del fondatore di Wikileaks, Julian Assange

Un’accusa di stupro inventato e prove inventate in Svezia, pressioni dal Regno Unito per non far cadere il caso, un giudice parziale, detenzione in un carcere di massima sicurezza, torture psicologiche – e presto estradizione a Stati Uniti, dove potrebbe essere condannato a 175 anni di prigione per aver denunciato crimini di guerra. Per la prima …

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Veneziani: dementi, credete che Nero sia meglio di Negro?

Ieri mi ha fermato un africano per vendermi qualcosa e mi ha detto: «Fratello bianco». Io gli ho risposto: «Ma come ti permetti?». Lui è rimasto allibito, pensando che ce l’avessi col fratello, invece ho proseguito: «A me, bianco non me l’ha mai detto nessuno», alludendo alla mia carnagione scura. Lui ha sorriso e mi ha …

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Alla fine di questo secolo l’Europa sarà islamica?

Un interessante articolo di Giulio Meotti che affronta la questione della immigrazione di massa secondo una prospettiva che tiene conto delle radici culturali e religiose dell’Europa e dell’Occidente.  L’articolo di Meotti è stato pubblicato su Gatestone Institute. L’Europa si presenta come l’avanguardia dell’unificazione dell’umanità. Di conseguenza, le radici culturali dell’Europa sono state messe a rischio. Secondo Pierre …

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L'attesa tremante di una felicità eterna

fonte: Bussola Quotidiana – di Giovanni Fighera

Ada Negri
Ada Negri - Wikimedia Commons

Quello di Ada Negri (1870-1945) rappresenta un «caso letterario», proprio come quello di Svevo, ma dagli esiti assolutamente antitetici. Se il triestino, scrittore sconosciuto fino a pochi anni prima della morte (1928), entrerà nel novero dei grandi scrittori europei del Novecento, la poetessa trovò la fama fin da giovane e cadde nel Secondo dopoguerra nella dimenticanza e smemoratezza della critica. Le sue poesie non solo non si studiano a scuola, ma neppure compaiono sulle antologie, segno di una immeritata censura che colpì una delle poche poetesse del nostro panorama letterario.

A soli ventidue anni (1892) Ada Negri già pubblicava la sua prima raccolta Fatalità per Treves, una delle maggiori case editrici dell’epoca. L’anno precedente era uscita la prima raccolta del trentaseienne Pascoli (Myricae). Sofia Bisi Albini parlò di «poesia impressionistica» al riguardo dei componimenti della Negri recensendo la sua raccolta su Il Corriere della Sera, mentre già nel 1894 le veniva assegnato il premio Giannina Milly, primo di tanti riconoscimenti. L’anno successivo usciva la seconda raccolta, Tempeste. Una vita intensa e dai toni profondamente drammatici caratterizza questi anni: il matrimonio, la nascita di un primo figlio e, poi, di Vittoria che morirà a solo un mese (1900), la morte del fratello (1903). Seguiranno la raccolta Maternità (1904), la separazione dal marito, la sua attività umanitaria, altre sillogi di poesie, di racconti, il romanzo autobiografico. Il premio Mussolini (1931) non è che il preludio all’apoteosi: la medaglia d’oro del Ministero dell’educazione (1938) e la nomina ad accademica d’Italia (1940), prima ed unica donna ad ottenere un simile riconoscimento.

La natura umana è desiderio di compimento e di risposta alla domanda di felicità e di amore. Per questo la vita è attesa di un’avventura, nel senso etimologico del termine, attesa di qualcosa che, non costruito e non progettato da noi, irrompa e sopraggiunga dall’esterno. La poesia di Ada Negri vive di questa consapevolezza e si traduce spesso nell’attesa di un amore pieno. Nel componimento «A colui che non è venuto»

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