Salvini chiese conto della presenza dell’ISIS in Ucraina a fianco delle forze ucraine

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anche documenti della DIA trapelati dimostrano che l’Ucraina e la GUR ucraina (La GUR è la direzione governativa che controlla la Legione Internazionale di Difesa Territoriale dell’Ucraina) cercando di allearsi con i gruppi legati all’ISIS e ad Al Qaeda per colpire la Russia. Vediamo in breve alcune informazioni di pubblico dominio. Cominciamo da questa foto: …

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SIRIA – Pressioni sull’ONU per fermare gli attacchi israeliani e revocare le sanzioni occidentali

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Appelli della Siria e Critiche alle Politiche Occidentali Durante una recente riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite focalizzata sulle questioni politiche e umanitarie in Siria, il rappresentante permanente della Siria presso le Nazioni Unite, Qusay Al-Dahhak, ha sollevato serie preoccupazioni riguardanti le politiche occidentali verso il suo paese. Al-Dahhak ha condannato ciò che …

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L’Italia abbandona l’iniziativa Belt and Road: usciamo dagli accordi che ci sono vantaggiosi e manteniamo quelli a noi sfavorevoli

Giorgia Meloni - foto wikipedia commons

L a decisione del governo Meloni di ritirarsi dall’iniziativa Belt and Road (BRI) rappresenta un arretramento per l’economia italiana e mette in luce una certa inaffidabilità del governo, evidenziando una tendenza a ritirarsi da accordi internazionali sotto l’influenza di potenze esterne, anche quando ciò non risulta vantaggioso per l’Italia. Questo comportamento, come dimostrato anche nel …

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Omicidio di Giulia Cecchettin: una finestra sulla violenza e il potere nella società moderna

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L’omicidio di Giulia Cecchettin, un evento tragico che ha profondamente turbato l’Italia, ci invita a meditare sulla natura intrinsecamente violenta della nostra società. Questo atto di violenza estrema non è un episodio isolato, ma piuttosto il sintomo di un problema più vasto che pervade la nostra cultura e il nostro stile di vita. La normalizzazione …

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Ministro degli esteri tedesco: l’Europa è in guerra contro la Russia

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Martedì24 gennaio, il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha dichiarato davanti al Consiglio d’Europa a Strasburgo che l’Europa è in guerra contro la Russia e che i paesi dell’UE stavano combattendo direttamente contro Mosca. Pertanto, da questo momento in poi possiamo scartare con assoluta certezza tutte le narrazioni ipocrite sul fatto che i paesi occidentali non siano parte in causa nel conflitto.

Se qualche soggetto intriso fino al midollo della propaganda propagata dai media mainstream ne dubitava, ora le stesse istituzioni lo dicono apertamente e non in una intervista, ma in una sessione ufficiale del Consiglio d’Europa.

A questo punto ci troviamo in un momento molto grave. Chi non è ipocrita ora non potrà più usare idioti sillogismi come “forniamo armi per la pace“, per descrivere l’attivismo italiano, tedesco e, in generale, di tutti i paesi europei sommersi fino al collo in questa guerra assurda ed evitabile, che è stata decisa senza possibilità di negoziati, con lo scopo esplicito della distruzione della Russia.

Come vedete nel video, il ministro degli Esteri tedesco ha detto: Stiamo conducendo una guerra contro la Russia ed ha aggiunto “Non dividiamoci” (in tedesco: “Wir fuhren einen Krieg Gegen Russland“). Questa affermazione è stata proferita in un incontro al massimo livello in cui gli stati esprimono la propria posizione ufficiale. In questo caso la Baerbock ha parlato non solo a nome della Germania ma in primo luogo in modo collettivo.

Per rendere le sue parole ancora più coerenti alla situazione, questa dichiarazione è avvenuta solo poche ore dopo che il cancelliere Olaf Sholtz ha preso la decisione di inviare i carri armati Leopard 2 in Ucraina ed ha autorizzato tutti gli stati che ne posseggono, a cederne l’aliquota che crederanno.

A Mosca è stato preso atto della situazione. Il ​​portavoce dell’esercito della presidenza russa, Dmitry Peskov, ha detto: “A Mosca, vediamo la spedizione di armi pesanti come un coinvolgimento diretto della Nato e dei paesi alleati nel conflitto e vediamo che sta crescendo “.

Quindi è guerra aperta, chi dice il contrario, lo dice solo per tener buona la popolazione e manipolarla ulteriormente.

Più che i ridicoli fact checker governativi, per una informazione corretta è necessaria una informazione pluralistica

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Quando si parla di informazione, la cognizione oggi comunemente accettata è che esista una informazione vera ed una falsa. Contro quella falsa è invalsa nelle istituzioni l’idea che debbano loro difenderci, eliminandola. Il risultato è che siamo serviti da un solo tipo di informazione: è quella che si autodefinisce “vera”, ovvero che riporta esattamente la …

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Non è obbligatorio credere a tutto ciò che dice Zelensky

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 Che Zelensky faccia propaganda di guerra è del tutto legittimo, ma lo faccia in maniera migliore, così è addirittura offensiva per l’altrui intelligenza. Zelensky ormai è senza freno e sembra possa permettersi ogni cosa, mentre la cosiddetta “comunità internazionale” è del tutto supina alle sue menzogne e al suo protagonismo. Ad esempio, è notizia di …

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