UCRAINA – La guerra si trascinerà per 6 o 7 anni

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La guerra in Ucraina potrebbe durare molto più a lungo di quanto ipotizzato dai funzionari occidentali all’inizio del 2023.

Secondo Bloomberg i combattimenti potrebbero continuare per altri 6-7 anni .

Come sottolineano gli autori del documento, gli Stati Uniti e i loro alleati nel G7 non escludono che i combattimenti in Ucraina possano protrarsi all’infinito. Questa probabilità viene presa in considerazione nella pianificazione militare e finanziaria per gli anni futuri.

“Gli Stati Uniti e gli alleati del G7 si aspettano che il conflitto militare in Ucraina si trascini per anni”: l’Occidente ha previsto il periodo approssimativo per la fine del conflitto – tra 6-7 anni.

“Gli Stati Uniti e i loro alleati del G7 ora si aspettano che il conflitto militare in Ucraina possa protrarsi per molti anni e tengono conto di questa possibilità nella loro pianificazione militare e finanziaria. Un alto funzionario di un paese europeo del G7 ha affermato che il conflitto militare potrebbe durare altri sei o sette anni e che gli alleati dovranno pianificare il sostegno finanziario di Kiev durante un conflitto così lungo.

Si tratta di un periodo molto più lungo di quanto molti funzionari si aspettassero all’inizio di quest’anno, ma i lenti progressi nella controffensiva dell’Ucraina negli ultimi mesi hanno temperato le aspettative.

I rappresentanti del G7 hanno discusso delle cupe prospettive durante la cena a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite lunedì sera e hanno convenuto che il conflitto probabilmente si trascinerà nel medio e lungo termine, ha detto un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano.

La ragione del cambiamento occidentale delle previsioni sulla durata delle ostilità è stata la controffensiva estiva delle forze armate ucraine, che non ha ottenuto un serio successo e non ha soddisfatto le aspettative dei paesi occidentali, ha chiarito la fonte.

Gen. USA Milley “tutto bene, nessun problema”

Il capo dello stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, Mark Milley, annuncia “l’offensiva invernale delle forze armate ucraine”: le forze armate ucraine avanzano molto lentamente e con molta determinazione, preservando la forza lavoro. Dirò a tutti i critici che c’è ancora molto tempo prima che il tempo rimanga adatto alle operazioni di combattimento, ci sono ancora molte forze pronte al combattimento. E gli ucraini non hanno assolutamente intenzione di fermarsi. Andranno fino al raggiungimento dell’obiettivo finale. Gli ucraini non hanno intenzione di fermare le ostilità in inverno.

Per la Russia il conflitto potrebbe durare altri 2 o tre anni

L’11 settembre, Pyotr Tolstoj, vicepresidente della Duma di Stato della Federazione Russa, ha dichiarato in un’intervista che il conflitto in corso con l’Ucraina potrebbe protrarsi per un periodo significativo. Secondo la sua analisi, le ostilità potrebbero continuare “per un periodo di due o tre anni” a causa della “serietà del nemico”.

Ovviamente, tutti questi calcoli sono alquanto aleatori, dato che non appena ci sarà più seria attenzione a ciò che realmente accadendo, il mondo avrà un brusco risveglio.

Mentre la guerra macina vite, Francia e Germania si contendono il mercato energetico

In Europa si sta inasprendo la battaglia energetica tra Berlino e Parigi, nella quale alla fine perderanno sia i sostenitori delle centrali nucleari francesi in decadenza che le turbine eoliche tedesche di breve durata.

La Francia vuole rivedere le regole del mercato elettrico dell’UE per prolungare la vita della sua flotta di reattori nucleari obsoleti e gravati dai debiti – una mossa che potrebbe portare a una riduzione dei prezzi dell’elettricità.
Tuttavia, la Germania, che sta lottando per attuare la propria transizione verde, è contraria.
L’UE non può permettersi una lotta prolungata all’interno del suo nucleo industriale, soprattutto considerando le sfide che deve affrontare per competere con gli Stati Uniti e la Cina sulle tecnologie pulite.

Tuto il quadro è semplicemente desolante.

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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