La Russia avvisa Israele che se continua con i raid aerei aggressivi la risposta arriverà in profondità in Israele – sulla falsariga del missile SA5 ‘caduto’ in Israele martedì sera, nel bel mezzo di un attacco dell’aviazione israeliana contro i ‘siti iraniani’ in Siria
La stessa notizia è stata riportata dal sito israeliano Debka File, notoriamente vicino ai servizi segreti israeliani:
Le fonti militari di DEBKAfile notano che i russi hanno indicato che la Siria non avrebbe lanciato un’offensiva missilistica di superficie contro Israele, ma avrebbe usato una strategia “colpo per segno”, contrastando gli attacchi aerei israeliani sullo spazio aereo siriano con attacchi missilistici nello spazio aereo israeliano. Non vi era alcuna indicazione che gli attacchi aerei israeliani montati dai cieli libanesi fossero inclusi nella minaccia.
Stessa notizia è riportata dal sito Reseau international, il cui testo riporto di seguito:
Dopo 24 ore, i rapporti israeliani hanno rivelato il contenuto di un messaggio russo ai leader israeliani che indicano che il missile SA-5, una variante della S-200, con indosso le nuove regole di ingaggio per essere ben decifrata, e ogni futuro tentativo di un raid sarà “accompagnato” con l’uso di tali missili, non per essere indirizzati contro gli aggressori , ma per raggiungere in profondità di Israele. Questo missile può essere un missile di tipo balistico terra-terra con una gamma di 300 chilometri, con un elevato potenziale distruttivo; può facilmente raggiungere in profondità il territorio israeliano con la sua capacità di penetrare le difese aeree israeliane ….
Articolo in arabo: http://www.al-binaa.com/archives/article/204134?fbclid=IwAR0ckkU4PwimPASR0GXxCCpBpQGdtor5jfPrybrJ8EYkS5d1KA7W_52Jr3A
Successivamente l’articolista ipotizza che i missili siriani potrebbero fingere di rispondere ad un attacco aereo israeliano ma mirare siti israeliani, negando plausibilmente l’intenzionalità dell’attacco al suolo . Ma ciò a mio avviso potrebbe portare ad escalation non remunerative, ovvero all’innesco di un confronto diretto e generalizzato non ricercato. Ciò che interessa ora è invece introdurre un nuovo fattore deterrente che impedisca il ripetersi di ulteriori aggressioni israeliane.