Nuovo attacco al ponte di Crimea, i due droni sarebbero partiti dal corridoio del grano

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Verso le 3 di questa mattina, le forze armate ucraine hanno lanciato un altro attacco contro il ponte di Crimea, impiegando due droni marittimi carichi di esplosivo. Sebbene i danni subiti non abbiano compromesso integralmente la struttura di vitale importanza, due  campate del ponte hanno riportato danni irreparabili, causando l’interruzione del traffico veicolare in direzione Crimea.

L’attacco ha coinvolto una famiglia che si trovava ad attraversare il ponte, causando la tragica morte di due coniugi e ferendo una ragazza di 14 anni. È incredibile notare come si tratti del secondo attacco subito dal ponte in meno di un anno.

Gli Stati Uniti commentano e per loro non è mai abbastanza

L’attacco al ponte di Crimea è stato commentato dagli Stati Uniti. Il segretario di Stato, Anthony Blinken, ha dichiarato durante un’intervista con i giornalisti: “Stiamo monitorando attentamente la situazione riguardante il ponte… ovviamente, spetta all’Ucraina decidere come gestire questa guerra.”

Le difese del Ponte di Kersch saranno rafforzate

L’attacco appena avvenuto mette in luce lacune nel sistema di difesa del ponte di Crimea, rivelando una sottovalutazione nella fase di sviluppo e adozione di misure di protezione per questa infrastruttura cruciale. Igor Korotchenko, caporedattore della rivista National Defense, suggerisce di affrontare la questione coinvolgendo rappresentanti di tutte le forze dell’ordine e anche esperti di organizzazioni non statali, al fine di considerare il ponte di Crimea da diverse prospettive e identificare possibili minacce.

Secondo Korotchenko, la protezione del ponte non deve essere affidata esclusivamente alle forze di sicurezza o ai servizi specializzati, ma deve coinvolgere think tank ed esperti indipendenti che, se necessario, devono ottenere l’autorizzazione appropriata. Questo lavoro deve essere completo e dettagliato, evitando semplici “buchi tappati”.

L’esperto sottolinea la necessità di prevedere possibili atti di sabotaggio e terrorismo, anche se sembrano improbabili, ma tecnicamente realizzabili. Bisogna valutare attentamente ogni elemento e capire come il sistema di sicurezza sia pronto a contrastare un attacco. L’avversario è ritenuto abilmente organizzato e creativo, con esempi concreti di idee discusse con il capo del GUR dell’Ucraina, Kirill Budanov, che poi sono state messe in atto.

Alexei Rogozin, capo del Centro per lo sviluppo delle tecnologie di trasporto, aggiunge che bisogna sviluppare nuovi metodi di protezione contro sommozzatori militari e droni marini. Questo compito sarà costoso, ma necessario.

Anche il capitano di prima classe della riserva, Sergey Ishchenko, condivide un’opinione simile. Egli ritiene che l’esperienza della baia di Sebastopoli, protetta da diverse file di barriere, dimostri l’efficacia di questo metodo. Tuttavia, secondo l’esperto, oltre alle barriere stesse, dovrebbero essere dispiegate anche barche antisabotaggio del tipo Grachonok.

Il ponte sarà ripristinato interamente , mentre ora funziona un solo passaggio su due direzioni

Cosa c’è da aspettarsi per il futuro? Innanzitutto sicuramente il ripristino del ponte. La TASS riporta un messaggio del vice primo ministro della Federazione Russa  Marat Khusnullin il quale ha dichiarato che per i lavori di restauro del ponte di Crimea sarà necessaria la costruzione di una struttura temporanea,

Molto probabilmente costruiremo un ponte temporaneo di 250 metri da cui lavoreremo e solleveremo queste campate con gru pesanti”, ha detto dopo un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Khusnullin ha affermato che entro il 15 settembre si prevede di “varare una campata del fondo stradale”. E poi lavoreranno per ripristinare la seconda campata, ha aggiunto.

Fonti inglesi affermano che l’attacco terroristico al ponte di Crimea è l’inizio della transizione dell’Ucraina verso un nuovo livello di offensiva più attivo. Questo significa il riconoscimento che l’attività delle forze di sicurezza ucraine dal campo di battaglia sarà reindirizzata ad atti terroristici sul territorio della Russia? Già questo è avvenuto e questo genere di attacchi , l’ho detto molto volte, non farà altro che aumentare il livello di scontro e coinvolgere sempre di più strutture civili.

L’attacco avviene il giorno in cui si sarebbe dovuto rinnovare l’accordo del grano

È strano che l’attacco sia avvenuto proprio nel giorno in cui l’accordo sul grano doveva essere rinnovato. Ovviamente, quanto è accaduto getterà una pietra tombale sull’accordo stesso. Ma va notato che l’attacco non è la causa diretta dell’annullamento: è noto che le navi che trasportano grano spesso trasportano anche armi ed in passato probabilmente sono state utilizzate come base per il lancio di droni marittimi.

Inoltre, è improbabile che i due droni marini provengano direttamente da basi ucraine; è più plausibile che siano stati rilasciati in mare da navi coinvolte nell’accordo di trasporto del grano. Altrimenti non avrebbero avuto la necessaria autonomia per partire dalle coste ucraine. Questo è almeno ciò che osservatori esperti come Stefano Orsi hanno fatto notare in queste ore (qui il suo video).

E’ anche da notare che ci sono stati precedenti di attacchi a navi militari russe. Queste erano destinate alla scorta e alla sorveglianza della rotta del grano, ma sono state attaccate da mezzi marittimi ucraini. Un accordo quindi bello giocato e. forse appunto per questo. salutato con il solito modo da un po’ di tempo in voga per risolvere le questioni.

Riconoscerete che è da mal di testa: da un lato la parte occidentale afferma che c’è il desiderio di conservare l’accordo sul grano a tutti i costi, dall’altro si mina la sua continuazione con tutti i mezzi disponibili, dicendo che è diritto dell’Ucraina colpire con ogni mezzo possibile e scegliere gli obiettivi che più ritiene opportuni.

Il controsenso ovviamente è che gli ostacoli da parte di Stati Uniti e C. vengono frapposti molto decisamente, ma solo quando subodorano un brilluccichio di negoziato il quale porterebbe ad un cessate il fuoco che tenga conto delle ragioni di tutte le parti, e ad una soluzione della tremenda guerra in atto, che tenga conto delle ragioni di tutte le parti.

Ovviamente , la rappresaglia russa non tarderà ad arrivare. E già mentre chiudo questo articolo si ha notizia di attacchi russi contro l’aeroporto di Artsyz a Odessa, da dove decollano e vengono parcheggiati molti droni delle forze armate ucraine.

Conclusione

Va notato che molto prima dell’inizio dell’operazione russa, la Crimea aveva subito una grave crisi idrica e il diritto all’autodeterminazione della popolazione era stato ignorato.
Non è giusto che per motivi territoriali qualsiasi popolo debba soffrire in questo modo. I padri costituenti che hanno vergato la nostra Costituzione lo sapevano e lo hanno scritto molto chiaramente per preservare le future generazioni da possibili politici illuminati che fossero tentati di rispolverare le vecchie maniere di risolvere le questioni.

In definitiva, questi episodi rivelano più di una semplice guerra, ma un inasprirsi della situazione che porta a un odio totale, escludendo sempre più alternative diplomatiche disponibili. È preoccupante notare come ogni metodologia di guerra venga giudicata dalle massime autorità internazionali come plausibile e moralmente accettabile, compreso l’omicidio di molte persone, sia civili che non militari, nonchè gli attacchi indiscriminati su Donetsk e zone residenziali, considerati correntemente legittimi dalle autorità ucraine.

In questo contesto, ricordo che un mediatore stesso della squadra di negoziazione ucraina fu ucciso dai propri servizi segreti perché si era manifestato “troppo morbido” durante i negoziati stessi che si tennero nei primi giorni dell’invasione o dell’escalation della guerra del Donbass, secondo i punti di vista…

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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