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Home Post vari

Madaya: quando si specula su un dramma reale

by Patrizio Ricci
9 Gennaio 2016
in Post vari
0
Madaya: quando si specula su un dramma reale

La foto di AP che vedete in apertura è una foto non datata. E’ stata pubblicata dal Consiglio rivoluzionario locale a Madaya.  E’ associata ad una infinità di articoli tutti con lo stesso segno: ‘il governo di Assad affama il suo popolo’.

yarmoukLa foto non è stata scattata a Madaya (50 km da damasco a 1400 m di altitudine) ma si tratta di un fotogramma tratto da un video realizzato a Yarmouk ( Damasco) nel maggio 2015 : http://www.liveleak.com/view?i=cc0_1431593050
Nella didascalia si legge: “ come mai tutte le persone che circolano intorno al ragazzo son ben nutrite? Come mai a Yarmouk c’è carenza di cibo ma non di armi”.

E’ vero che l’esercito siriano sta assediando Madaya (villaggio vicino al confine libanese)  da inizio luglio ma per correttezza bisognerebbe dire anche che ci sono altri villaggi dove la gente muore di fame, è il caso dei villaggi sciiti di Foua e Arya nel nord del Paese, che sono stati assediati dai militanti anti-governativi da più di un anno.

I fatti si sottomettono ai messaggi da diffondere, si propone una chiave di lettura, si fa leva sull’emotività, si nascondono altre responsabilità ben maggiori della parte avversa, si indicano le responsabilità che coincidono con un certo tipo di bombardamento mediatico.

  Il problema è reale ma non dimentichiamo l’esperienza di Homs ed Aleppo (la 2^ città del paese). Ad Homs i civili erano trattenuti all’interno della città vecchia dai ribelli,  ad Aleppo i civili privati di acqua, vengono costantemente bersagliati  dai ribelli per rappresaglia. Ad Aleppo come in altre città  l’esercito siriano protegge la popolazione.

E’ sempre un mancato accordo tra le parti che non permette l’accesso degli aiuti.

Nel caso specifico, ”Madaya è occupata da due milizie takfiri: Ahrar al-Sham e il suo alleato fronte al-Nosra, ramo siriano di Al Qaeda, queste due formazioni rappresentano il 90% dei miliziani in loco, il cui numero è stimato a circa 600.

Sono accorsi a questa città dopo essere fuggiti i combattimenti nella vicina città di Zabadani contro l’esercito siriano e i combattenti  Hezbollah.

Si rifiutano di evacuare, e anche far uscire la gente. Queste sono le ragioni che hanno spinto l’esercito siriano e dei suoi alleati di mettere il villaggio sotto assedio. Dal momento che queste milizie prendono in ostaggio la sua popolazione e monopolizzano gli aiuti alimentari che vengono inviati all’interno di Madaya. E invece di distribuirli, vendono gli aiuti” (al Manar).

Se non accettate queste mie conclusioni , accettate almeno l’evidenza.

Sullo sfondo di questi episodi, ad aggravare le singole situazioni, contribuiscono altri fattori: c’è l’embargo per cui nel paese c’è una carenza di cibo reale e diffusa; c‘è la difficoltà a raggiungere areee specifiche; c’è la disoccupazione; c’è un paese in guerra ed in tutti i paesi in guerra c’è la fame per il crollo dell’economia.

Evidentemente un cessate il fuoco temporaneo potrebbe far affluire gli alimenti ma spregiudicatamente i terroristi stanno usando queste immagini per un’altra ragione: questi messaggi di fame diffusa stanno aumentando di pari passo con i successi delle forze  filo-governative che assediano città tenute dale forze jadiste.

L’afflusso dei viveri da parte delle Nazioni Unite è imminente, questo è l’essenziale.  Non si può pero non notare che le accuse siano come sempre unilaterali:  sopratutto da parte delle forze anti-governative, non non propensi ad una pace negoziata che porti a libere elezioni, fa comodo oscurare le prospettive di pace già poco rosee, cioè  i colloqui che le Nazioni Unite sperano di convocare questo mese.

Vietato Parlare

france 24[su_divider]
[su_quote style=”fabric”]Il governo siriano ha accettato di consentire l’assistenza umanitaria in tre villaggi assediati a seguito di segnalazioni di morti per malnutrizione in quella parte del paese, ha detto giovedi un funzionario delle Nazioni Unite .

In una dichiarazione  Yacoub El Hillo, rappresentante delle Nazioni Unite e coordinatore umanitario in Siria, ha detto che gli aiuti inizieranno ad affluire nei villaggi nei prossimi giorni. Due dei villaggi in questione sono gli adiacenti villaggi sciiti di Foua e Kfarya nel nord del Paese, che sono stati assediati dai militanti anti-governativi per più di un anno.

Il terzo è il villaggio di Madaya vicino al confine con il Libano, che è stato sotto assedio da parte delle forze governative da inizio luglio.

“Le Nazioni Unite accolgono l’approvazione di oggi da parte del governo siriano di accedere a  Madaya, Foua e Kfarya e si sta preparando a fornire assistenza umanitaria nei prossimi giorni”, ha detto El Hillo. (France 24)[/su_quote]

Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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