Gli USA negano il visto a 500 studenti cinesi, protesta cinese

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Dopo che l’amministrazione Biden si è rifiutata di rilasciare visti a cinquecento studenti cinesi, Pechino denuncia “restrizioni e repressioni irragionevoli” contro questi studenti e chiede a Washington di “correggere i propri errori”.

Ad almeno 500 studenti cinesi è stata negata la domanda di visto dagli Stati Uniti “ingiustificatamente”, hanno dichiarato sul loro sito Web la Commissione centrale per l’ispezione disciplinare del Partito comunista cinese e la Commissione di vigilanza del Partito comunista cinese.

Si tratta di studenti che hanno fatto domanda per i loro studi di dottorato o master negli Stati Uniti, con le specialità pertinenti non limitate alla scienza e all’ingegneria, ma anche relative alla letteratura e agli affari, ha affermato. Questi ultimi lo vedono come una sorta di blocco tecnologico contro la Cina e deplorano che “il contenimento e la repressione americana del settore high-tech cinese” si estenda “all’istruzione”.  Pechino annuncia addirittura che questi studenti sono pronti a citare in giudizio l’amministrazione Usa.

Il rifiuto ha origine dal decreto Trump

Il rifiuto del visto si basa su un decreto presidenziale emesso nel maggio 2020 dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha vietato a studenti e ricercatori legati alla “strategia di sviluppo per la fusione civile-militare” della Cina (strategia proposta dal presidente cinese Xi Jinping nel marzo 2015) di entrare nel suolo americano, al fine di “impedire l’ esportazione di tecnologia…

[…]

Zhang Zhulin – Courrier International.

Guerra sempre più aperta dunque. Ma abbastanza inutile, lo si vede bene dalla recente acquisizione di decine di ingegneri da Taiwan da parte della Cina traendoli dalla maggior azienda di microchip… Quindi si va solo all’innalzamento del confronto. Ed un confronto avrà un vincitore e un perdente . Oppure due perdenti..
@vietatoparlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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