Siria – prosegue il disgelo con la Turchia ma Assad chiede il ritiro delle forze turche come condizione

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Il presidente siriano Bashar al-Assad non incontrerà il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan fino a quando le forze di occupazione turche non si ritireranno dal territorio della RAS. Lo afferma in un’intervista a RT Arabic il ministro degli Esteri siriano Faisal Mikdad.

In precedenza si era tenuto a Mosca un incontro tra i ministri degli Esteri della Russia Sergey Lavrov, dell’Iran Hossein Amir Abdollahian , della Siria Faisal Mikdad e della Turchia Mevlut Cavusoglu. I colloqui si sono svolti sullo sfondo dei tentativi di normalizzare le relazioni e risolvere le divergenze tra Damasco e Ankara .

Nonostante tutte le difficoltà, il disgelo va avanti

Secondo quanto riferito dalla fonte russa “primaverarossa” Turchia, Russia, Iran e Siria istituiranno un centro congiunto nel nord della Siria per monitorare gli eventi nella regione, ha dichiarato alla CNN Turca il 23 maggio il ministro della Difesa nazionale turco Hulusi Akar.

Secondo Akar, i negoziati tra Ankara e Damasco sulla normalizzazione delle relazioni continueranno. Il ministro ha anche esortato la Siria ad essere “più realistica nelle sue richieste” .

“I nostri interlocutori siriani devono comprendere meglio la realtà [nel nord della Siria]. Altrimenti, le loro richieste irrealistiche ritarderanno il processo “, ha affermato il ministro.

Il funzionario turco ha citato gli appelli di Damasco per il ritiro delle truppe turche dai territori siriani al fine di compiere progressi nei negoziati politici. Akar ha sottolineato che “la Turchia è in Siria non per occupare il Paese, ma per proteggere i suoi confini dalle minacce terroristiche dell’YPG e dell’ISIS”.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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