Il card Sarah risponde alle contestazioni di chi ha paura di trovarsi rotte le uova nel paniere

Riporto qui di seguito la risposta del card Sarah alle assurde polemiche (in fondo, nel libro , i due non hanno scritto se non ciò che da secoli dice il catechismo della Chiesa cattolica) sospinte – a quanto almeno dice Marco Tosatti – da alcuni lobby ( che Marco Tosatti chiama dal suo blog “giornalisti e propagandisti americani, inglesi e italiani, legati per questioni economiche, ideologiche o entrambe alla corte…”) che sono in trincea ispirati ad altro anzichè focalizzare tutta la loro attenzione sul centro della Chiesa che è Cristo. Eppure sicuramente il testo – conoscendone gli autori – non dirà niente di nuovo se non la vittoria di Cristo sempre indicata da questi due servitori fedeli, da tutta la Chiesa e da papa Francesco. Chi non crede veramente a questo, si perde in inutili polemiche “sulle modalità”, mentre non c’è divisione sui contenuti:

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Traduzione:

Comunicato di Sua Eminenza Cardinale Robert SARAH

14 gennaio 2020

Il 5 settembre, dopo una visita al monastero della Mater Ecclesiae dove abita Benedetto XVI, scrissi al papa emerito per chiedergli se fosse possibile comporre un testo sul sacerdozio cattolico, con particolare attenzione riguardo al celibato. Gli ho spiegato che io stesso avevo iniziato una riflessione nella preghiera. Ho aggiunto: “Immagino che penserà che le sue riflessioni potrebbero non essere tempestive a causa delle controversie che potrebbero provocare sui giornali, ma sono convinto che l’intera Chiesa abbia bisogno di questo dono, che potrebbe essere pubblicato a Natale o all’inizio del 2020 ”.

Il 20 settembre, il Papa Emerito mi ha ringraziato scrivendomi che anche lui, da parte sua, anche prima di ricevere la mia lettera, aveva iniziato a scrivere un testo su questo argomento, ma che la sua forza non gli permetteva più di scrivere un testo teologico. Tuttavia, la mia lettera lo aveva incoraggiato a riprendere questo lungo lavoro. Ha aggiunto che me lo avrebbe inviato una volta completata la traduzione italiana.

Il 12 ottobre, durante il Sinodo dei vescovi in ​​Amazzonia, il papa emerito mi ha consegnato sotto copertura riservata un lungo testo, frutto del suo lavoro negli ultimi mesi. Quando ho visto la portata di questo scritto, sia nella sostanza che nella forma, ho immediatamente considerato che non sarebbe stato possibile offrirlo a un giornale o a una rivista, dato il suo volume e qualità. Così ho immediatamente proposto al papa emerito la pubblicazione di un libro che sarebbe stato un immenso bene per la Chiesa, integrando il suo testo e il mio. A seguito dei vari scambi per la preparazione del libro, il 19 novembre ho finalmente inviato al papa emerito un manoscritto completo comprendente, come avevamo deciso di comune accordo, la copertina, un’introduzione e una conclusione comune, il testo di Benedetto XVI e il mio testo. Il 25 novembre, il Papa Emerito ha espresso grande soddisfazione per i testi scritti in comune, e ha aggiunto questo: “Da parte mia, sono d’accordo che il testo sarà pubblicato nella forma che hai previsto”.

Il 3 dicembre sono andato al monastero di Mater Ecclesiae per ringraziare ancora una volta il Papa emerito per aver riposto tanta fiducia in me. Gli ho spiegato che il nostro libro sarebbe stato stampato durante le vacanze di Natale, che sarebbe apparso mercoledì 15 gennaio e che, quindi, sarei venuto a portargli il libro all’inizio di gennaio al ritorno da un viaggio nel mio paese natale.

La controversia che per diverse ore mira a sporcarmi insinuando che Benedetto XVI non è stato informato della pubblicazione del libro “Dal profondo dei nostri cuori”, è profondamente abietta. Perdono sinceramente tutti coloro che mi calunniano o che vogliono oppormi a papa Francesco. Il mio attaccamento a Benedetto XVI rimane intatto e la mia obbedienza filiale all’assoluto di Papa Francesco.

PIAZZA DELLA CITTÀ LEONINA, 9

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