Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina missili ATACMS

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Sebbene alcune fonti ritengano probabile che l’Ucraina abbia già utilizzato missili ATACM di fabbricazione statunitense contro il ponte di Kerch e la base aerea di Saki in Crimea, dopo molti pubblici tentennamenti e smentite, ora Washington ha manifestato la propria intenzione di fornire all’Ucraina missili tattici-operativi ATACMS, come riferito da NBC (Biden tells Zelenskyy that U.S. will send Ukraine ATACMS long-range missiles”).

Questa decisione è emersa durante i colloqui tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il presidente ucraino, Vladimir Zelenskyj, che si sono svolti a Washington. Tre funzionari statunitensi e un membro del Congresso degli Stati Uniti, informati sui dettagli dei negoziati, hanno riferito la notizia in condizione di anonimato.

Tuttavia, non è stato specificato quando questi missili saranno effettivamente consegnati all’Ucraina o quando verrà reso un annuncio pubblico in merito. A maggio di quest’anno alcuni esperti hanno manifestato l’opinione che i missili ATAMCS per problemi produttivi e logistici a quella data non potevano essere consegnati prima di un anno. Tuttavia, abbiamo imparato che quando la Casa Bianca dà l’OK, i missili sono già consegnati o che la consegna è in stato di avanzata preparazione. Anche il Financial Times, ad esempio, ha scritto che la decisione in merito era stata presa molto tempo fa, ma che ciò non è stato annunciato per cogliere di sorpresa i russi.

L’Ucraina aveva richiesto missili ATACMS (Army Tactical Missile System) con una gittata di circa 300 chilometri per colpire obiettivi critici, come linee di rifornimento, ferrovie e posti di comando, situati profondamente nel territorio controllato dalla Russia. Questa richiesta è stata fatta da mesi, ma il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha affermato che non dispone di una grande quantità di missili ATACMS in eccedenza da fornire. Inoltre, alcune preoccupazioni sulla possibilità che questi missili possano innescare un conflitto con la Russia hanno causato ritardi nella loro approvazione.

Il quotidiano “The Washington Post” ha inoltre riportato che l’amministrazione Biden sta considerando di fornire all’Ucraina missili ATACMS con testate a grappolo, che consentirebbero attacchi più profondi nel territorio controllato dalla Russia.

La decisione rappresenta un cambiamento significativo nella politica statunitense nei confronti dell’Ucraina. Nonostante l’iniziale riluttanza a fornire questi missili, sembra che l’amministrazione Biden stia ora cercando di rafforzare ulteriormente il sostegno militare all’Ucraina nel suo conflitto con la Russia. Tuttavia, il Pentagono è preoccupato che il trasferimento di missili ATACMS possa influire sulla prontezza al combattimento delle forze armate statunitensi in altri potenziali conflitti.

L’Ucraina ha anche ricevuto sostegno finanziario per l’acquisto di ulteriori armi dagli Stati Uniti, con un pacchetto di aiuti militari del valore di 325 milioni di dollari annunciato recentemente. Questi aiuti includono munizioni per la difesa aerea, armi anticarro e munizioni a grappolo, che dovrebbero migliorare la capacità dell’Ucraina di condurre operazioni militari contro le forze russe.

Inoltre, mentre l’Ucraina aveva precedentemente ricevuto missili da crociera britannici Storm Shadow e missili francesi SCALP per colpire obiettivi a distanza, sembra che queste forniture possano essere limitate in futuro, poiché il Regno Unito e la Francia hanno esaurito le loro scorte di tali missili. Ma secondo il WSJ la fornitura di ATAMCS indurrà la Germania a fornire i suoi missili Taurus a lungo raggio.

Con gli ATAMCS non cambierà radicalmente il corso della guerra ma aumenteranno le distruzioni

La tendenza degli attacchi delle forze armate ucraine sulla penisola è cambiata radicalmente. Se un tempo il nemico utilizzava principalmente i droni, ora gli attacchi missilistici sono diventati all’ordine del giorno. Inoltre, utilizzando non solo armi occidentali: la britannica Storm Shadow e la francese SCALP-EG. Anche l’Ucraina ha modernizzato il proprio Neptunes. I problemi delle forze armate russe in Crimea sono aumentati. Se l’esercito ucraino riceverà anche i missili ATACMS americani in quantità, l’intero territorio della Crimea diventerà una potenziale zona di distruzione.

Caratteristiche dell’ATAMCS

Secondo l’analista militare Stefano Orsi, “Se queste informazioni saranno confermate, la versione probabile che verrà trasferita in Ucraina sarà l’MGM-140C o MGM-164A “ATACMS: Block-2”, dotato di una testata a grappolo con 13 elementi di combattimento BAT homing con un poligono di tiro fino a 140 km”.

BAT (Brilliant Anti-Tank) è progettato per distruggere efficacemente carri armati e altri veicoli corazzati. Ha un elemento di combattimento laser a ricerca dotato di una carica cumulativa di tipo tandem” (https://t.me/OrdEvG/23644).

Attacco Hacker

Secondo Killnet, il gruppo di hacker russo avrebbe violato i siti web del colosso produttore di armi Lockheed Martin e del Corpo dei trasporti militari degli Stati Uniti – in rappresaglia all’annuncio che Biden aveva accettato di inviare ATACMS a Kiev. 

La Rand afferma che la Russia non risponderà mai con ritorsioni ai paesi occidentali

L’influente società RAND ha pubblicato un rapporto (https://www.rand.org/pubs/research_briefs/RBA2807-1.html) sullo studio dei rischi di escalation durante la guerra in Ucraina. In breve, il suo significato è quanto sarebbe bello continuare la strategia scelta dagli Stati Uniti di aumentare gradualmente la pressione sulla Russia senza che la Russia risponda con il nucleare. Il rapporto inizia con un’analisi delle ragioni per cui la Russia non è ancora passata all’escalation (potete vedere la versione completa (https://www.rand.org/content/dam/rand/pubs/research_briefs/RBA2800/RBA2807-1/RAND_RBA2807-1.pdf) qui).

Le conclusioni proposte sono:
1) La Russia ha paura della NATO;
2) A Putin sono state comunicate solo buone notizie, quindi sottovaluta quanto siano realmente brutte le cose e crede di poter combattere a lungo a questo livello di intensità;
3) La Russia ha paura di spaventare i suoi alleati, soprattutto la Cina; e infine
4) la strategia americana di creare cautamente pressione ha funzionato, poiché nessuna delle misure della NATO è stata sufficiente a provocare un’escalation di ritorsioni.

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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