Siria: Obama e i suoi accoliti sono dei bugiardi

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fonte. il Manifesto autore Massimo Zucchetti

L’aria ai denti data sulla questione siriana – dopo due anni di silenzio di fronte ad una guerra civile sanguinosissima – ha raggiunto livelli emetici, sia sulla carta stampata italiana – a cura dei sempredesti scriba ignoranti e nemmeno prezzolati, solo proprio ignoranti come capre e con encefalogramma piatto – che sulle televisioni, dove i pareri defecati dai vari esperti e commentatori ci hanno fatto ricordare Alì il Chimico detto Alì il comico. A parte questa testata dove scrivo (per chi non capisce: IL MANIFESTO) ho visto – per il 90% – vergognosa immondizia. Un po’ meglio nei blog e sulle fonti online, e su questo discorso di dove stia davvero l’informazione oggi dovremo ritornare con un approfondimento.

Volevo evitare di unirmi al coro di belati. Davvero.

Oggi però leggo sul Guardian, che a quanto pare non è un giornale statunitense, ma un foglio propagandistico dei comunisti siriani: http://guardianlv.com/2013/08/syrian-chemical-weapons-attack-carried-out-by-rebels-says-un/

(NOTA: quella di cui sopra è una battuta ironica, lo dico, amici lettori, perché sembra incredibile ma uno mi ha scritto facendomi una lezioncina avente come incipit che un giornale comunista siriano non è una fonte attendibile. Finora, in un anno di commenti, coppa primo premio di acume cerebrale)

“The chemical attack earlier this year was widely blamed on the Syrian regime. It is this attack that the UN now concludes was carried out by Syrian rebels. It appears unlikely – for a number of reasons – that the most recent August 21st attack was carried out by government forces – despite the rush to judgement within the international community”

TRADUZIONE

“L’attacco con armi chimiche fatto all’inizio dell’anno (aprile, ndr) è stato attribuito al regime Siriano. E’ stato invece accertato dalle Nazioni Unite che è stato condotto dai ribelli siriani. Sembra improbabile, per molti motivi, che l’attacco del 21 agosto sia stato condotto dal governo siriano, nonostante il giudizio affrettato della Comunità internazionale.”

Ora gradirei fare QUATTRO DOMANDE al signor Obama, al signor Kerry, e a tutti i vari scodinzolatori e schiavi che stanno loro dietro, ultimo per dignità e livello di vergogna il governo italiano:

1) Perché non avete protestato inhorriditi per l’attacco con armi chimiche di APRILE?

2) Perché non dite che è stato fatto dai ribelli e che quindi COME MINIMO tutte e due le parti hanno armi chimiche ed una parte (I RIBELLI) le hanno già usate di sicuro?

3) Perché non aspettate le conclusioni dell’ispezione ONU, almeno? Avete forse paura che concluda – come altamente probabile – che sono stati i ribelli a usare armi chimiche?

4) Le migliaia di morti che farete bombardando senza armi chimiche sono un effetto collaterale inevitabile dei duecento morti con armi chimiche e che avete fotografato dopo averli raccolti in giro qua e là e tenuti sotto ghiaccio per qualche giorno per fabbricare la pistola fumante?

Per quest’ultimo punto, vedi foto su questo articolo e prove in questo link.
http://informare.over-blog.it/m/article-119714647.html

La storia si ripete e i mentitori e i creduloni (massime, i pacifinti inhorriditi e attoniti) rigiocano la stessa danza macabra: mentivano nel 1999 sulla Jugoslavia, mentivano sull’Iraq, mentivano sull’Afghanistan, mentivano sulla Libia.

Se Assad è un “sanguinario dittatore”, voialtri, signori della guerra capitalista travestita da intervento umanitario, distruttori del pianeta, assassini con i droni ed in poltroncina degli aerei, missilisti, potete essere definiti con un solo termine:  criminali di guerra.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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