Odessa nel periodo zarista: russi, moldavi e altre minoranze, tra cui gli ucraini

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L a guerra in corso nell’Ucraina ha molte ragioni ma si basa come principale causa manifesta su una disputa territoriale, in cui alcune regioni sono reclamate sia dalla Russia che dall’Ucraina. Questa controversia è ulteriormente complicata dalle preoccupazioni di sicurezza della Russia, in quanto il governo ucraino ha espresso l’intenzione di aderire alla NATO (e l’ha scritto in Costituzione). La svolta occidentale dell’Ucraina è stata accompagnata da un contestato cambio di regime violento, che non ha ottenuto il sostegno di una parte significativa della popolazione (che non si è sentita rappresentata dalla giunta autoproclamatasi al governo del paese).

Inoltre, in alcuni casi, la richiesta di emancipazione completa dalla sfera russa da parte della leadership di Kiev non trova riscontri sulla sua legittimità e sulla sua coerenza storica.

Ad esempio, se esaminiamo la composizione degli abitanti di Odessa all’inizio del 1900 era una città molto diversificata dal punto di vista etnico, con una popolazione cosmopolita composta da persone di diverse origini (a proposito, nel 1797 il 10% della popolazione era italiana), con un passato ottomano e fondata nel 1794 dai russi.

Nel 1897, l’Impero Russo condusse un censimento che fornì alcune informazioni sulla composizione etnica della popolazione. Secondo quel censimento, la città di Odessa aveva una popolazione di circa 403.000 persone, e l’etnia ucraina costituiva una minoranza significativa, ma non la maggioranza. La maggior parte della popolazione era composta da russi, seguiti da ucraini, ebrei, moldavi, greci, bulgari, tedeschi e altre etnie.

Ecco una panoramica della composizione etnica degli abitanti di Odessa durante quel periodo:

1 – Ebrei: La comunità ebraica di Odessa era molto numerosa e influente. La città era conosciuta per la sua significativa popolazione ebraica e la loro influenza nella cultura, nell’economia e nella politica locali.
2 – Russi: Gli abitanti russi costituivano una parte significativa della popolazione di Odessa. Erano presenti sia russi etnici che migranti russi provenienti da diverse regioni dell’Impero Russo.
3 – Ucraini: La popolazione ucraina era anch’essa rappresentata nella città, anche se in minoranza rispetto agli ebrei e ai russi.
4 – Moldavi: A causa della vicinanza geografica con la Moldavia, c’era una presenza significativa di moldavi a Odessa.
5 – Greci: La comunità greca di Odessa aveva radici storiche profonde nella città e contribuiva alla sua vita culturale ed economica.
6 – Bulgari: Anche la comunità bulgara era presente ad Odessa.
7 – Armeni: Gli armeni avevano una presenza stabile in città e partecipavano all’economia e alla vita culturale di Odessa.
8 – Turchi: A causa delle connessioni commerciali tra Odessa e l’Impero Ottomano, c’erano anche turchi che risiedevano in città.
9 – Tedeschi: Gli immigrati tedeschi erano presenti in piccoli numeri e contribuivano all’industria e al commercio.
10 – Altre minoranze etniche: Vi erano anche altre minoranze etniche presenti ad Odessa, come polacchi, ungheresi, romeni e altre comunità più piccole.

Questa diversità etnica ha contribuito a rendere Odessa una città ricca di cultura e tradizioni multiculturali. Durante il periodo zarista, la città era conosciuta per la sua tolleranza etnica e religiosa, anche se in seguito sarebbero emersi conflitti etnici durante il XX secolo. In seguito, Odessa, dopo tumultuose vicende storiche divenne parte dell’Ucraina, ma solo nel 1991.

Mi domando perché la leadership politica ucraina non abbia immaginato l’Ucraina come una repubblica federativa e neutrale, e non abbia riconosca una ampia autonomia alle regioni ora in guerra ed annesse alla Russia.

Evidentemente sono in essere interferenze a livello geopolitico che prevalgono sugli interessi nazionali di questo paese.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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