L’uso del dollaro come base per esercitare una egemonia planetaria

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Tre ragioni spingono i paesi di tutto il mondo a voler abbandonare l’uso del dollaro come valuta dominante nei loro affari internazionali.

Innanzitutto, il potere e l’influenza degli Stati Uniti sulla politica monetaria globale sono considerati eccessivi da molti paesi. Essendo emittente della valuta di riserva mondiale, il dollaro ha un’enorme influenza sull’economia globale e il suo valore può influenzare negativamente l’economia di altri paesi. Alcuni paesi, come l’India, ritengono che la politica monetaria statunitense li tenga in ostaggio e cercano alternative, come l’uso della rupia indiana nel commercio. Questo desiderio di evitare la dipendenza dal dollaro è presente anche in altre nazioni.

In secondo luogo, il forte apprezzamento del dollaro rispetto ad altre valute sta rendendo le importazioni molto costose per i paesi in via di sviluppo. Paesi come l’Argentina, alle prese con problemi economici e politici, stanno cercando di pagare le importazioni cinesi utilizzando lo yuan invece del dollaro, cercando di evitare i costi delle transazioni in dollari. Inoltre, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha sostenuto la creazione di valute alternative per gli accordi commerciali e ha chiesto a un gruppo di nazioni di abbandonare il dollaro.

Infine, la crescente diversificazione del commercio globale e la domanda di petrolio stanno mettendo a rischio il petrodollaro, il sistema in cui i paesi del Golfo in Medio Oriente usano il dollaro USA per commerciare il petrolio. Gli Stati Uniti sono diventati un esportatore netto di petrolio grazie alla produzione di petrolio di scisto, e ciò sta causando cambiamenti strutturali nel mercato petrolifero. Questi cambiamenti potrebbero indebolire il ruolo del dollaro come valuta di riserva globale, poiché gli esportatori di petrolio potrebbero essere spinti a cercare altre valute per le loro transazioni.

In conclusione, l’abbandono del dollaro come valuta dominante è un tema che suscita sempre più interesse e preoccupazione tra i paesi di tutto il mondo. Svariati fattori, come l’influenza degli Stati Uniti sulla politica monetaria, i costi elevati per i paesi in via di sviluppo e la diversificazione del commercio globale, stanno minando il predominio del dollaro USA. Molti paesi stanno esplorando l’uso di altre valute e asset come alternative, cercando di ridurre la loro dipendenza dalla valuta statunitense.

La questione è complessa e presenta sfide e implicazioni sia per gli Stati Uniti che per il resto del mondo. L’evoluzione di questa situazione sarà fondamentale per il futuro del sistema finanziario globale. Ma è altrettanto vero che la guerra in corso in Ucraina è strettamente legata a questo tentativo di rottura del egemonia statunitense che ha uno dei suoi maggiori perni nella politica monetaria .

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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