L’amministrazione Biden vuole diffondere ‘il risveglio’ (Woke) in tutto il mondo

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L‘amministrazione Biden ha stanziato circa 4,6 milioni di dollari per aiutare gruppi stranieri a promuovere iniziative LGBT come drag show e Pride Parade.

Secondo una revisione dei database di spesa federale da parte del Washington Free Beacon, gruppi di difesa di almeno 55 paesi hanno ricevuto finanziamenti dal Dipartimento di Stato di Biden per sostenere la comunità LGBT e diffonderne l’ideologia nel mainstream. Ci sono state parate dell’orgoglio realizzate in sette paesi diversi, spettacoli di drag queen finanziati in Ecuador, un gruppo di difesa polacco finanziato per sostenere il blocco della pubertà per i bambini con confusione di genere e denaro inviato a un gruppo messicano che vende ormoni per il cambio di genere.

Questi finanziamenti fanno parte degli sforzi dell’amministrazione Biden per promuovere l’agenda culturale del ‘risveglio’ (Woke) negli Stati Uniti e all’estero, persino in nazioni con valori sociali tradizionali. Critici accusano l’amministrazione di sprecare milioni di dollari dei contribuenti per cause di estrema sinistra che non rafforzano effettivamente la diplomazia americana. Questa attenzione alle priorità LGBT sta spingendo le nazioni straniere ad avvicinarsi alla Cina per gli aiuti anziché sottomettersi all’ideologia di sinistra. Dal 2021, l’amministrazione Biden ha finanziato almeno 84 progetti di difesa LGBT in 55 paesi diversi. Quest’anno sono stati assegnati quasi 800.000 dollari per progetti LGBT in nove paesi diversi, inclusi il Botswana e l’Australia. I finanziamenti dei contribuenti sono stati assegnati anche a gruppi stranieri che promuovono trattamenti medici radicali per bambini e adulti con confusione di genere. L’amministrazione Biden sta anche promuovendo queste cause in paesi socialmente più conservatori come la Polonia. I finanziamenti sono stati forniti a gruppi che promuovono l’ideologia di genere nelle scuole, nonostante gli sforzi del governo polacco per vietare l’insegnamento di tale materiale. Inoltre, gli Stati Uniti hanno finanziato festival cinematografici e artistici LGBT in diversi paesi come Lettonia, Colombia, Repubblica Dominicana, Australia, Spagna, Italia e Serbia.

Critici dell’amministrazione Biden sostengono che questo finanziamento sia una spesa esagerata per cause di estrema sinistra che non contribuiscono effettivamente alla diplomazia americana. Terry Schilling, presidente dell’American Principles Project, ha affermato che l’amministrazione sta imponendo ai paesi stranieri un’agenda radicalmente progressista anziché rispettare i loro valori e interessi nazionali. Ciò potrebbe portare le nazioni a rivolgersi alla Cina per ottenere aiuti anziché sottomettersi a un’ideologia che considerano radicale.

Nonostante le critiche, il Dipartimento di Stato difende tali programmi, sostenendo che promuovono l’inclusione e lavorano per ridurre la discriminazione e la violenza contro gruppi come persone LGBTQI+, minoranze etniche e religiose e persone con disabilità.

La strategia di finanziamento estero dell’amministrazione Biden, tuttavia, è stata accusata di isolare le nazioni che di solito accetterebbero l’aiuto statunitense. Simon Hankinson, ricercatore senior presso il Border Security and Immigration Center della Heritage Foundation, ha espresso preoccupazione riguardo alla svolta isolazionista delle nazioni che potrebbero respingere l’aiuto USA a causa dell’imposizione di ideologie ritenute estranee ai loro valori nazionali.

In conclusione, l’amministrazione Biden ha stanziato milioni di dollari per finanziare progetti e iniziative LGBT in diverse nazioni straniere, ma ciò ha suscitato critiche riguardo al suo impatto sulla diplomazia americana e l’accettazione da parte di paesi con valori sociali tradizionali. Gli oppositori sostengono che l’amministrazione stia promuovendo un’agenda di sinistra radicale che non rispecchia i valori o gli interessi di molte nazioni straniere. L’attenzione su queste cause LGBT potrebbe portare a una maggiore alienazione e allineamento con la Cina, che offre alternative di sostegno.

Nonostante la difesa del Dipartimento di Stato, i critici considerano questo finanziamento come uno spreco di denaro dei contribuenti americani per promuovere una narrativa di estrema sinistra. Alcuni genitori americani sono stanchi di questa agenda che viene imposta ai loro figli a casa e finanziata con i loro soldi.

L’amministrazione Biden, fino ad ora, ha finanziato numerosi progetti di difesa LGBT in oltre 55 paesi, con finanziamenti che variano da piccole somme fino a 1,5 milioni di dollari. Questi finanziamenti sono stati utilizzati per organizzare parate dell’orgoglio, spettacoli di drag queen, sostenere trattamenti medici radicali per i bambini con confusione di genere e promuovere l’ideologia di genere nelle scuole.

Inoltre, sono stati stanziati fondi per combattere il cambiamento climatico e insegnare studi di genere in paesi colpiti dalla guerra come l’Iraq.

Mentre l’amministrazione Biden continua ad avanzare questa agenda culturale ‘risvegliata’ negli Stati Uniti e all’estero, vi è preoccupazione che ciò potrebbe influire negativamente sulle relazioni diplomatiche e spingere alcune nazioni a cercare aiuti da altre fonti, come la Cina.

In conclusione, l’amministrazione Biden ha destinato fondi consistenti per promuovere progetti e iniziative LGBT in diverse nazioni straniere, ma ciò ha generato preoccupazioni riguardo all’impatto sulla diplomazia americana e alle possibili conseguenze di tale agenda a livello internazionale, anche a livello sociale.

da Washington Free Beacon (https://freebeacon.com/biden-administration/biden-admin-spends-4-6-million-in-taxpayer-cash-to-fund-lgbt-activism-abroad/)

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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