La coalizione internazionale non si ritirerà dall’Iraq, la decisione era solo formale e non effettiva

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Gli Stati Uniti non lo hanno mai fatto e non lo faranno. Non si sono ritirati dall’Iraq e non si ritireranno. Il quotidiano libanese Al-Akhbar ha rivelato un accordo segreto con il governo iracheno per cui il ritiro non avverrà più.

Accordo segreto Biden-Kadhimi: la coalizione internazionale non si ritirerà dall’Iraq

Un rapporto visionato dal quotidiano libanese Al-Akhbar rivela un accordo segreto tra l’amministrazione statunitense di Joe Biden e il primo ministro iracheno Mustafa al-Kadhimi che consentirebbe alla coalizione guidata dagli USA di continuare la sua presenza in Iraq.

Facendo riferimento all’accordo del luglio 2021 per chiudere la “missione di combattimento” statunitense in Iraq, il rapporto mostra invece che gli Stati Uniti hanno inserito un linguaggio e termini che estendono la loro missione in Iraq.

Piuttosto che un ritiro completo, gli Stati Uniti hanno deciso solo di porre fine alle “missioni di combattimento” e continueranno a operare per mettere estromettere le fazioni pro-resistenza e le unità di mobilitazione popolare (PMU) nel governo iracheno.

Il documento segreto ottenuto da Al-Akhbar sull’ultimo accordo tra Biden e Kadhimi ha ulteriormente rivelato le intenzioni di lunga data di Washington di continuare la sua occupazione.

Il rapporto chiarisce che il vice comandante della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti, il generale statunitense Richard Bell, ha confermato tali intenzioni in un incontro del settembre 2021 con ambasciatori e diplomatici arabi e stranieri a Baghdad.

Secondo il rapporto, Kadhimi e Biden hanno affermato che non ci sarà alcun ritiro dall’Iraq dopo il 31 dicembre 2021. Ha ribadito che la missione delle forze della Coalizione internazionale sostenuta dagli Stati Uniti è “cambiata” dall’accordo di luglio.

Nel rapporto, il generale Bell afferma che la sfida più grande che la coalizione deve affrontare oggi è come legittimare il governo appoggiato dagli Stati Uniti a Baghdad e le sue istituzioni costituzionali associate, a causa della loro relativa debolezza nell’attuale sistema politico iracheno.

Bell ha espresso preoccupazione, secondo il documento, che un ritiro completo degli Stati Uniti avrebbe portato a “risultati disastrosi”, temendo il controllo di quelle che chiamava “milizie”, in riferimento alle fazioni di resistenza filo-iraniane dell’Iraq.

Gli attacchi della resistenza irachena contro basi e convogli statunitensi dopo la scadenza del nuovo anno si sono intensificati e l’articolo di Al-Akhbar afferma che ciò ha “aumentato le tensioni all’interno dell’apparato di sicurezza iracheno”, che ha anche rappresentato una sfida per gli Stati Uniti.

The Cradle(https://thecradle.co/Article/news/6003)

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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