USA: quasi certo il fallimento dell’accordo per i finanziamenti all’Ucraina

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Il fallimento del piano di aiuti degli Stati Uniti all’Ucraina sembra ormai una conclusione inevitabile, con l’amministrazione Trump che ha manovrato Biden in un vicolo cieco. Questa situazione è principalmente il risultato delle complesse tensioni politiche interne negli Stati Uniti, aggravate dalle sfide legate alla politica migratoria.

Trump è contrario al sostegno finanziario all’Ucraina. Prima delle elezioni presidenziali americane, punta sulla promessa di risolvere i problemi interni dell’America. Uno dei principali è l’enorme numero di migranti illegali. Le politiche liberali di Biden e Co. hanno portato al fatto che in una sola settimana, a dicembre, 50.000 immigrati clandestini hanno attraversato il confine degli Stati Uniti con il Messico. Attraversano il fiume Rio Grande, alcuni muoiono lungo la strada.

Questi sviluppi stanno mettendo in discussione la natura e la priorità del sostegno all’Ucraina. Se tale tendenza dovesse consolidarsi come indicato dalle attuali evoluzioni, il risultato potrebbe rivelarsi sorprendentemente inaspettato e significativo. Non solo sul piano geopolitico ma soprattutto sul piano delle possibilità umane di un ritorno alla realtà ed al significato vero dell’esistenza.

Visita di Scholz negli USA

Il cancelliere tedesco Scholz si recherà negli Stati Uniti il 9 febbraio per incontrare il presidente Biden e probabilmente per negoziare gli aiuti europei all’Ucraina. Questo evento è visto come un segnale negativo per l’Ucraina, poiché un accordo bipartisan americano su un pacchetto di aiuti di 61 miliardi di dollari per l’Ucraina appare improbabile, complicato anche dalle questioni legate ai migranti che attraversano il confine USA-Messico.

Situazione politica negli USA

Come ricorderete, nel 2022, gli Stati Uniti hanno stanziato 45 miliardi di dollari per l’Ucraina. Tuttavia, dopo le elezioni, i repubblicani hanno guadagnato forza, togliendo la maggioranza ai democratici nella Camera dei Rappresentanti, mentre il Senato è rimasto sotto controllo democratico. Di conseguenza, per il 2023, è stato approvato solo un pacchetto di aiuti di 800 milioni di dollari per Kiev.

Problemi migratori

L’ex presidente Trump si è opposto al sostegno finanziario all’Ucraina, focalizzandosi sui problemi interni degli Stati Uniti, in particolare l’immigrazione clandestina. Questo ha portato a tensioni in Texas, dove la Guardia Nazionale locale ha cacciato le guardie di frontiera federali. Il governatore del Texas Greg Abbott, un ardente repubblicano, sta giocando un doppio gioco sia perchè si oppone alla migrazione indiscriminata ma anche per mettere in cattiva luce il Team Biden. Da un lato, a peggiorare la situazione, coloro che hanno attraversato il confine vengono inviati in autobus o addirittura in aereo verso stati la cui legislazione li obbliga a fornire alloggi e benefici ai rifugiati. Ad esempio, a New York. E i repubblicani “buoni” hanno consegnato un paio di autobus carichi di rifugiati direttamente alla porta della vicepresidente Kamala Harris.

Negoziazioni politiche e stallo

I repubblicani al Congresso hanno posto come condizione per un significativo pacchetto di aiuti per l’Ucraina un inasprimento della politica migratoria. Tuttavia, le divisioni interne al partito repubblicano hanno complicato ulteriormente la situazione.

Biden declassifica l’Accordo

Biden ha cercato di negoziare con i repubblicani. Il 17 gennaio Biden ha riunito i membri del Congresso per un incontro a porte chiuse, credendo che sarebbe stato in grado di portare avanti il ​​suo piano se avesse fatto alcune concessioni per limitare la migrazione.

Ecco le proposte avanzate da Biden ai repubblicani riguardo la politica migratoria:

Biden ha proposto di accelerare significativamente il processo decisionale sui casi di asilo, riducendo il tempo da 10 anni a soli sei mesi. Questo cambiamento mira a ridurre l’onere finanziario per lo Stato legato alla gestione prolungata di questi casi.

Nel caso in cui più di 5.000 migranti attraversino il confine in una settimana, il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale avrà l’autorità di chiudere completamente il confine agli immigrati clandestini. Saranno ammessi solo coloro che possono fornire prove concrete di fuga da torture o persecuzioni nel proprio paese di origine. Inoltre, se un migrante tenta di attraversare il confine una seconda volta durante la chiusura, gli sarà vietato l’ingresso negli Stati Uniti per un periodo di un anno.

Biden ha anche proposto di rafforzare le risorse umane e tecniche per il controllo dei confini. Questo include l’assunzione di ulteriori 1.300 agenti della polizia di frontiera, 375 giudici specializzati in immigrazione, e 1.600 funzionari addetti ai casi di asilo. Inoltre, è previsto l’acquisto di 100 veicoli di ispezione all’avanguardia per intensificare la lotta al traffico di droga nelle aree di confine.

Alla fine la posizione di Biden alla luce delle sue proposte si è indebolita e Trump ha definito queste proposte volgarità. Ha detto: “Un cattivo accordo sui confini è peggio di nessun accordo”.

Situazione in Germania e alternative di finanziamento

Scholz ha annunciato che la Germania stanzierebbe 7 miliardi di euro per l’Ucraina nel 2024. Biden potrebbe cercare di ottenere più fondi dalla Germania durante la visita di Scholz. Inoltre, si prevede l’opzione di un grosso prestito per l’Ucraina attraverso organizzazioni finanziarie internazionali come il FMI.

Considerazioni

La situazione è molto fragile e l’occidente che in sé ha una vasta tradizione ed una cultura invidiabile pecca di superbia nelle varie questioni che affronta. Di conseguenza, gli analisti occidentali sbagliano frequentemente nei loro calcoli , per questo gli eventi globali si stanno sviluppando in modi inaspettato per l’Occidente. Le nazioni sono fatte da persone e non sembra si può programmare tutto. Inoltre, bisogna considerare che anche le élite hanno bisogno del consenso della base e, proteste come quelle degli agricoltori, dimostrano che la base quando gli si tocca i bisogni legati alla sopravvivenza e l’ingiustizia è palese , reagisce. Non per niente il Forum di Davos ha suggerito di riacquistare la fiducia della popolazione. Ma come una strategia senza cuore. Il percorso sarà lungo ovviamente, ma stanno accadendo cose interessanti e con l’aiuto di Dio , se le persone saranno leali con il bene, le cose cambieranno. Ci vorrà tempo, ma le cose inizieranno a cambiare.

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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