Media: la Russia ha interrotto le forniture di gas alla Polonia ed alla Bulgaria

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Polonia

La Russia ha sospeso le forniture di gas alla Polonia in base al contratto vigente sul gasdotto Yamal. Lo ha annunciato martedì il portale  Onet, citando dati non ufficiali negli ambienti governativi e della compagnia energetica PGNiG.

Dalla mattina presto del 26 aprile, la Polonia non ha ricevuto gas naturale da est attraverso l’autostrada Yamal-Europe. Secondo i dati degli operatori europei di trasporto del gas, verso le 04:00 ora di Mosca, il flusso di gas alla stazione di misurazione del gas di Kondratki è venuto a mancare.

È anche vero che questo è successo anche precedentemente: la notte del 24 aprile, il pompaggio si è interrotto e poi è ripreso di nuovo.

Contemporaneamente all’interruzione di gas a Kondratki, la ricezione in Polonia è proseguita attraverso altre rotte: Teterevka e Vysokoye al confine con la Bielorussia e Drozdovichi al confine con l’Ucraina.

Ad aprile, la Polonia ha cercato attivamente di ridurre gli acquisti di gas in Russia, poiché il suo costo potrebbe essere fino a una volta e mezzo superiore alle quotazioni spot. In queste condizioni, gli importatori polacchi hanno ridotto l’assunzione di gas dalla Federazione Russa e aumentato le importazioni dai siti spot dall’ovest.

La risorsa polacca Onet interpreta la situazione come un blocco delle forniture di gas russo, poiché venerdì scorso è scaduto il termine per il pagamento delle risorse energetiche secondo un nuovo schema – in rubli – .

Bulgaria

Il 26 aprile, Bulgargaz EAD ha ricevuto la notifica che le forniture di gas naturale da Gazprom Export LLC saranno sospese dal 27 aprile 2022.

La parte bulgara ha pienamente adempiuto ai propri obblighi e ha effettuato tutti i pagamenti richiesti ai sensi del presente accordo in modo tempestivo, rigorosamente e in conformità con le sue clausole.

A seguito di un’analisi della società statale Bulgargaz e della Bulgarian Energy Holding (BEC), è emerso che la nuova procedura di pagamento in due fasi proposta dalla Russia non è conforme all’attuale contratto fino alla fine di quest’anno e pone rischi significativi per la Bulgaria , il paese, compresi i pagamenti di attuazione senza ricevere forniture di gas dalla parte russa.

Il Ministero dell’Energia, la Bulgarian Energy Holding, Bulgargaz e Bulgartransgaz hanno adottato misure per creare meccanismi alternativi per l’approvvigionamento di gas naturale e risolvere la situazione. Attualmente non sono richieste misure restrittive per il consumo in Bulgaria.

fonti

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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