Israele/Gaza – L’Iran e la Siria non sono supporter di Hamas, ma Israele attacca la Siria

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Israele ha attaccato oggi la Siria, perché?  I media internazionali ed i media statali siriani hanno riferito che attacchi aerei israeliani hanno colpito gli aeroporti di Damasco e Aleppo, danneggiando le piste. Questi sono i primi attacchi israeliani contro la Siria da quando Hamas ha effettuato attacchi nel sud di Israele.

Gli attacchi aerei israeliani si sono verificati mentre arrivava il ministro degli Esteri iraniano in Siria per incontri ufficiali. L’aereo del ministro degli esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha dovuto fare un’inversione e tornare indietro a causa dell’impossibilità di atterrare in Siria dopo il bombardamento israeliano all’aeroporto di Damasco.

Il ministro degli Esteri iraniano si recava a Damasco, all’inizio di un tour diplomatico tra Libano, Iraq e Siria per far fronte alla crisi tra Hamas e Israele.

Va notato che proprio il giorno prima, Israele aveva minacciato azioni militari contro la Siria nel caso in cui avesse supportato Hamas. Tuttavia, è sorprendente notare che oggi Israele abbia effettivamente attaccato la Siria, senza che il governo siriano abbia preso alcuna iniziativa a favore di Hamas. La situazione ha raggiunto un punto in cui sembra che Tel Aviv stia cercando di espandere il conflitto coinvolgendo direttamente l’Iran.

Infatti è noto il supporto fornito dall’Iran alla Siria, ma questo a motivo dei suoi nemici interni che ne occupano parte del territorio (con il supporto USA ed occidentale in genere, compreso Israele).

I missili di Hamas

Le accuse fatte all’Iran da ogni parte, ma non sostenute da alcuna prova, dicono che Hamas sia stato armato dall’Iran. Ma le evidenze dicono altro.

In realtà Hamas, l’organizzazione palestinese operante nella Striscia di Gaza, è nota per il suo arsenale di missili, gran parte dei quali sono di produzione locale.

La produzione utilizza materiali di base come tubi di scarico e semplici macchine per la lavorazione dei metalli, producono proiettili S-40 non guidati con un raggio di lancio di 40 chilometri. Questi missili sono sufficienti per colpire città israeliane come Ashkelon, Ashdod e Tel Aviv, mettendo in pericolo le vite dei civili.

Per garantire l’approvvigionamento dei materiali necessari, Hamas si è affidata principalmente alle rotte via mare. Importano materiali dual-use e armi attraverso il mercato nero, spesso provenienti dalla Turchia che, in alcuni casi, trasporta armi dall’Ucraina. Questo flusso costante di materiali è essenziale per la produzione dei missili ed altre armi offensive.

infrastrutture sotterranee usate da Hamas

Per evitare gli attacchi aerei israeliani, una parte significativa della produzione e dello stoccaggio dei missili è situata sottoterra. Questa tattica mira a proteggere l’arsenale di Hamas da possibili raid aerei, garantendo che i missili siano pronti per l’uso.

La produzione locale e l’approvvigionamento costante sono elementi chiave per il mantenimento di questo arsenale. Nonostante il fitto bombardamento mediatico che vorrebbe l’Iran corresponsabile e addirittura il principale responsabile dell’attacco di Hamas, non vi è alcuna prova tangibile di tale coinvolgimento. L’Iran ha concentrato principalmente il suo supporto verso la Siria e Hezbollah.

L’Iran ha una ideologia molto differente rispetto al retroterra ideologico di Hamas

Questo aspetto non dovrebbe sorprendere più di tanto. Nonostante la narrativa diffusa dai media, l’Iran è stato costantemente in posizioni antitetiche rispetto a Hamas durante la guerra siriana. In effetti, l’Iran ha combattuto attivamente contro Hamas, che si è schierata con gli islamisti radicali, tra cui l’ISIS e al Qaeda, mentre le milizie sciite in Siria, l’esercito siriano e Hezbollah erano sul fronte opposto.

Di conseguenza, è altamente improbabile che l’Iran abbia la capacità di fornire armi ad Hamas. È importante notare che quando l’Iran ha rifornito la Siria, ha puntualmente attaccato i rifornimenti. Sarebbe quindi inspiegabile se non avesse fatto altrettanto contro un nemico che si trova praticamente alle porte di casa.

port in Gaza City

Come già evidenziato, i missili utilizzati da Hamas sono prodotti localmente, mentre le armi leggere seguono principalmente i canali menzionati in precedenza. L’Iran è soggetto a gravi sanzioni internazionali e riceve un’attenzione molto stretta da parte della comunità internazionale. Al contrario, altri paesi godono di una maggiore libertà di accesso all’area, rendendo ancora più improbabile che l’Iran giochi un ruolo significativo nell’approvvigionamento di armi a Hamas.

Queste dinamiche complesse e spesso misconosciute sottolineano la necessità di analizzare con attenzione le relazioni tra i vari attori regionali, evitando generalizzazioni e semplificazioni eccessive.

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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