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Federalismo in Siria: Whashington, Parigi e Berlino ancora manovrano?

by Patrizio Ricci
6 Ottobre 2021
in Esteri
0
Federalismo in Siria: Whashington, Parigi e Berlino ancora manovrano?

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Zayd Hashim, Global Research, 19 settembre 2017

Il 18 settembre, alla domanda sul referendum curdo previsto il 25 settembre dal clan Barzani in Iraq, Jean-Yves Le Drian rispose: “Siamo già in Iraq che si prepara al dopo-SIIL. E per noi, dopo lo SIIL si presuppone una governance politica inclusiva, rispettosa della costituzione irachena e quindi della sua dimensione federalista, rispettosa delle comunità che la compongono e dell’integrità territoriale dell’Iraq. Questo è il messaggio che ho dato al Primo ministro Abadi a fine agosto, visitando Baghdad.

Anche questo è quanto ho detto chiaramente al presidente Barzani. Nella costituzione irachena (imposta dall’invasione statunitense) vi sono elementi importanti dell’autonomia costituzionale del Kurdistan. Questi elementi vanno rispettati, convalidati e protetti, ed è nel dialogo tra Baghdad e Irbil che può avvenire. Mi sembra che qualsiasi altra iniziativa sia inopportuna” [1]. La Francia sarebbe quindi per la dimensione federalista e l’integrità territoriale dell’Iraq.

E sulla Siria, oltre a riaffermare l’impegno “nella lotta all’impunità degli autori degli attacchi chimici“, che sarebbero dovutamente le autorità siriane, nonostante le prove contrarie e la “nota falsa” [2] del predecessore di Le Drian al ministero degli Esteri?

Ecco un’informazione del 17 settembre. Il futuro ne giudicherà pertinenza o assurdità. In sintesi:
secondo fonti non specificate, “Firil Center for Studies” (FCFS) di Berlino ha appreso che sono in corso negoziati tra curdi siriani e iracheni da un lato, e Washington, Berlino e Parigi dall’altro, che porterebbero i curdi siriani a dichiarare la “federalizzazione” della Siria contro il rinvio per due anni del referendum per l’indipendenza del Kurdistan iracheno.

Pertanto, i curdi iracheni potrebbero annullarlo. Le stesse fonti avrebbero affermato che se tali negoziati avessero successo, la dichiarazione curda siriana verrebbe emessa quanto prima e riguarderebbe il governatorato di Hasaqah (il territorio dell’ex-provincia di Jazirah) comprendente i distretti di Hasaqah, Maliqiyah, Qamishli e Ras al-Ayn), nonché parte dei governatori di Raqqa e Dayr al-Zur. Un video accompagna l’articolo ribadendo certe verità deliberatamente ignorate da chi parla di Kurdistan siriano mai esistito. Si ricorda infatti che fino al maggio 1925 i curdi rappresentavano meno del 2% della popolazione siriana, improvvisamente saliti al 10% dopo la repressione turca della rivolta curda guidata da Shayq Said Piran contro il governo di Ataturk [3], che spinse 300000 curdi a rifugiarsi nelle province di Jazirah, a nord di Aleppo, Ayn al-Arab (Kobané secondo i curdi) e Ifrin.

A sostegno di tali affermazioni, la testimonianza dell’osservatore tedesco Christoph Neumann [4] e altri documenti storici che dimostrano le origini assire e/o armene e/o arabe di queste città nel nord della Siria, senza alcuna traccia di presenza curda prima degli anni ’20. I curdi siriani che hanno autorizzato le basi militari straniere in Siria sono pertanto caduti nella trappola israeliano-statunitense-europea finanziata da Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. A meno che non si liberino dai loro capi, resteranno le marionette delle grandi potenze e purtroppo ne saranno le vittime, proprio come i curdi iracheni, perché le cose non andranno sicuramente come prevedono…

Dottor Zayd M. Hashim, Redattore del Centro Studi Firil 17 settembre 2017
Tradotto dall’arabo da Mouna Alno-Nakhal

Federalismo in Siria: Whashington, Parigi e Berlino ancora manovrano? 1Note:
[1] Jean-Yves Le Drian – conférence de presse à l’Assemblée générale des Nations Unies
[2] Crise syrienne: la note falsifiée du gouvernement français
[3] Shayq Said Piran
[4] “Kleine Geschichte der Türkei”, von Klaus Kreiser und Christoph K. Neumann

Traduzione di Alessandro Lattanzio

Source link

Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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