Alto funzionario al Telegraph: totale assenza strategia da parte dell’amministrazione Obama

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Oggi il quotidiano londinese con l’articolo ”  US blocks attempts by Arab allies to fly heavy weapons directly to Kurds to fight Islamic State  ” a firma di   Con Coughlin,  rivela che:

[su_quote style=”modern-light”]Alcuni dei più stretti alleati dell’America dicono che il presidente Barack Obama e altri leader occidentali, tra cui David Cameron, non riescono a mostrare una leadership strategica in quella che si può considerare la più di grave crisi di sicurezza del mondo mai accaduta da decenni.[/su_quote]

Gli USA hanno vietato l’invio di armi pesanti ai guerriglieri curdi, ora in forte difficoltà nei combattimenti contro l’ISIL dotato delle armi più sofisticate. Di fronte all’immobilismo americano, gli Stati arabi appartenenti  alla coalizione stanno decidendo che ” provvederanno a  “fare da soli” nella fornitura di armi pesanti ai curdi”.

Thelegraph riferisce che :

[su_quote style=”modern-light”]Funzionari di ‘alto livello’ provenienti dal Golfo e da altri stati arabi hanno detto a questo giornale che tutti i tentativi di convincere Obama della necessità di armare i curdi direttamente come parte di un piano più vigoroso per contrastare lo Stato islamico dell’Iraq e il Levante (Isil) sono falliti.

Inoltre, “il mese scorso il Senato americano ha bocciato un tentativo da parte dei sostenitori della causa curda.[/su_quote]

Alla luce di varie evidenze, i funzionari arabi sono scettici sulla reale volontà americana di combattere l’ISL:

[su_quote style=”modern-light”]Se gli americani e l’Occidente non sono disposti a fare qualsiasi cosa sul serio sconfiggere Isil, quindi dovremo trovare nuovi modi per affrontare la minaccia,  mentre Isil guadagna continuamente terreno , semplicemente di fronte all’enormità della minaccia che abbiamo di frontenon possiamo permetterci di aspettare che Washington si svegli.[/su_quote]

Si sottolinea l’urgenza di rifornimenti militari  a  peshmerga in Siria perchè questi ‘hanno combattuto con successo Isil, respingendoli indietro dalle porte di Erbil a nord-ovest’ .

Ma lo hanno fatto con un arsenale obsoleto e per contro stanno arrivando rinforzi ad ISIL.  Molti paesi europei tra cui l’Italia ha mandato soldi ed armi ai curdi per sostenerli nei combattimenti ma inusitatamente   “ i comandanti americani, che stanno supervisionando tutte le operazioni militari contro Isil, hanno bloccato i trasferimenti di armi”.

L’Arabia Saudita, la Giordania e gli Stati del Golfo mostrano sempre più insofferenza verso gli americani perchè “percepiscono nella strategia USA una mancanza di scopo chiaro e manifestano una grande indecisione nel modo con cui conducono la campagna di bombardamenti”.

Ma l’ambiguità USA non si ferma qui:

[su_quote style=”modern-light”] Alcuni membri della coalizione dicono che quando (i loro aerei ) hanno identificato chiari obiettivi Isil sono stati subito bloccati dal veto degli USA di aprire il fuoco e  continuare a condurre tali azioni.[/su_quote]

In definitiva:

[su_quote style=”modern-light”]Semplicemente non c’è alcuna approccio strategico, c’è una mancanza di coordinamento nella scelta degli obiettivi, e non esiste un piano globale per sconfiggere Isil.[/su_quote]

 

foto The Thelegraph

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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