La UE pensa di indebitarsi per mandare ancora più armi in Ucraina, quando l’esito del conflitto è segnato

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Secondo un articolo di Bloomberg, il Primo Ministro estone Kaja Kallas ha proposto che l’Unione Europea emetta debito congiunto per sostenere il settore della difesa e fornire maggiore sostegno all’Ucraina. Questa iniziativa, parte di una nuova spinta nella regione, mira a contrastare le critiche dell’industria della difesa riguardo alla mancanza di ordini sufficienti per aumentare la produzione di armi. Kallas ha suggerito un programma di emissione di obbligazioni congiunte simile a quello adottato per aiutare gli Stati membri dell’UE a riprendersi dalla pandemia.

Tuttavia, l’idea di emettere ulteriore debito oltre al programma di prestito da 750 miliardi di euro dell’UE per il COVID-19 potrebbe incontrare l’opposizione di stati con politiche fiscali più restrittive, come i Paesi Bassi, l’Austria, la Finlandia e la Svezia, noti come i “quattro frugali”. Kallas ha sottolineato che l’invasione russa dell’Ucraina ha impatti su tutti gli Stati membri, pertanto dovrebbero fornire supporto.

In un’intervista a margine del summit COP28 a Dubai, Kallas ha osservato che la sicurezza è ancora per alcuni paesi un argomento di discussione intellettuale o qualcosa da affrontare in futuro. Ha evidenziato che, sebbene alcuni paesi possano non percepire un bisogno imminente di sicurezza a causa di vicini più amichevoli, alla fine diventa un problema di tutti.

L’articolo menziona anche che il settore della difesa sta ricevendo un rinnovato sostegno dai leader della regione e che gli investitori stanno aggiungendo azioni di tali aziende ai loro portafogli con mandati di governance ambientale, sociale e di governance (ESG). Kallas ha notato che Russia e Cina stanno più che raddoppiando le spese per la difesa e che l’UE sta rimanendo indietro. Ha anche menzionato che la Russia ha cercato di usare i migranti per destabilizzare il paese, in una mossa simile a quella osservata in Finlandia.

Inoltre, Kallas ha parlato di un incidente riguardante il gasdotto Balticconnector, danneggiato dopo che una nave identificata come “Newnew Polar Bear”, di proprietà registrata di Hainan Xin Xin Yang Shipping, ha navigato sopra il gasdotto l’8 ottobre. L’indagine dipende dai registri chiave della nave, e Kallas si è interrogata sul perché abbiano abbassato l’ancora e navigato con l’ancora abbassata per centinaia di miglia.

Fonte: BNN Bloomberg

 

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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