Perchè si parla poco o niente delle inchieste sulle violenze contro i bambini?

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Penso da tempo quello che Benedetta Frigerio riassume benissimo nell’articolo “Scovata una setta che torturava i bambini – NBQ“, ma qualcosa non torna. Questo mi dà lo spunto per una serie di riflessioni, anche alla luce di alcune notizie che arrivano da oltreoceano, dal caso Epstein ad esempio – il magnate della finanza suicidatosi (o “suicidato” secondo qualcuno) in un carcere americano, alle pesanti accuse mosse dall’attore Mel Gibson allo star system americano, giusto per fare un altro esempio.

Ma sono notizie scarsamente rilanciate dai media nazionali.

Già, perché di pedopornografia se ne parla ancora troppo poco, eppure é una delle peggiori piaghe del mondo attuale. E il nostro Paese purtroppo non ne è immune, anzi!

Le indagini negli ultimi giorni proseguono a tappeto in tutta Italia. Perché non se n’è mai parlato approfonditamente? Eppure il problema esiste da tempo!

Eppure esiste anche una realtà molto importante che porta avanti da anni attività di contrasto alla pedopornografia e che spesso denuncia situazioni talmente raccapriccianti che non si capisce come mai non vengano considerate mediaticamente!

Parlo dell’Associazione Meter Onlus, fondata e guidata da un parroco coraggioso, don Fortunato di Noto, che da decenni si occupa, in collaborazione con diverse istituzioni, polizia postale e procure, di andare a scovare i pedofili nel web (il che gli é costato anche una vita spesso sotto scorta per le minacce ricevute).

Meter é oggi un importantissimo punto di riferimento in Italia e nel mondo (dalla Cina al Giappone, dagli USA all’Europa), una delle massime autorità nella prevenzione del disagio infantile e nell’aiuto concreto alle vittime degli abusi sessuali.

Perché nelle TV non se ne parla mai? Se non in qualche rara occasione e quasi esclusivamente su canali di ispirazione cattolica…

Perché? Perché oltre ai tanti virologi, commentatori vari (e molti tuttologi del nulla) che affollano le TV italiane non vediamo mai don Fortunato Di Noto?

Se ci pensiamo, il contagio da pedopornografia non é meno grave di quello da Covid-19 (andate a vedere i numeri dei bambini abusati nei Report annuali di Meter: un fenomeno in costante e tragico aumento, una vera pandemia!).
Perché il tema della violenza contro le donne é ormai patrimonio comune della collettività, mentre gli abusi sui bambini, in moltissimi casi anche neonati, no?

Al pensiero unico dà forse fastidio che se parli? Al pensiero unico dà forse fastidio che sia un sacerdote a combattere in prima linea la pedofilia e la pedopornografia?

Lo dico da tempo e l’articolo di Benedetta Frigerio mi ha dato lo spunto per farmi e farvi una serie di domande.

Perché questa piaga della società é sempre più drammatica? Qual é l’origine di tutto questo Male, di tutta questa violenza e depravazione? C’è una regia occulta dietro a un fenomeno che ormai é ramificato in tutto il mondo?

Che ci sia la mano di Satana é pacifico, ma tutti i casi che spuntano in questi giorni, relegati a casi di cronaca nera, non sono che la punta dell’iceberg!

Così come i casi di Bibbiano e del Forteto (tanto per limitarci a casa nostra) non sono che piccoli esempi di un sistema mondiale malato, vasto e potente…

Chi ha costruito e alimenta continuamente il maledetto iceberg?

Cristina Cappellini – FB

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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