Non ci sono più i turchi di una volta…

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Meglio prenderla a ridere: Erdogan non rispetta i valori Europei non per la crisi con la Grecia ma bensì per la Von der Leyen accomodata sul divano, …. ma dico, dove vivete!?

Erdogan e la Turchia invade ed occupa la Siria, arma Tharir al Sham (al Qaeda) e gli fa amministrare Idlib, soffoca ogni dissenso interno, bombarda i curdi e mantiene occupata Cipro, reclama diritti sulla Grecia e su mezzo Mediterraneo, si prende la Libia ed i Karabakh, fornisce droni d’assalto all’Ucraina contro le Repubbliche di Donbass. Ma il problema per il Parlamento Europeo, per i nostri statisti ed i media è che la Von der Leyen è stata fatta sedere su un divano.

Caso diplomatico: Erdogan non ha invitato La von Der Leyen a sedere accanto a sè...

Sembra impossibile, eppure è così. Ed una volta partita questa narrativa, tutti i media hanno seguito diligentemente il copione.

In linea, un giornalista alla conferenza stampa con Draghi, ha inserito ‘il problema dell’affronto’ nella ‘scaletta’ che verteva problemi ben più urgenti sullo stato del nostro paese.

Comunque, alla domanda su cosa ne pensasse della Von Der Layen sul divano, Draghi in conferenza stampa ha risposto che ‘Erdogan è sì, ‘un dittatore’ ma che in politica bisogna trovare accordo anche con dittatori .

“Mi e’ spiaciuto per l’umiliazione che la Von der Leyen  ha dovuto subire. Con questi dittatori, chiamiamoli per ciò che sono, di cui pero’ si ha bisogno, uno deve essere franco nel’esprimere la diversita’ di comportamento e vedute e pronto a cooperare” (Draghi)

Naturalmente – aggiungerei io: solo se i dittatori sono dalla parte giusta della storia, ovvero schierati con l’occidente, altrimenti diventano paria internazionali. E questo vale non solo per i dittatori ma per tutti i paesi che rifiutano di allearsi all’allegra compagnia dei diritti da esportare in tutto il mondo, con rivoluzioni arancioni, primavere arabe, sanzioni e bombe.

Alla luce di questo, l’episodio appare piuttosto patetico….

Una cosa è certa: ciò che l’Italia e l’Unione Europea ha fatto in Siria e Libia è certamente meno dignitoso e meno violento di quello che Erdogan ha fatto nei confronti della Von Der Leyen, dove non ha fatto altro che essere se stesso e non contraddittorio. Invece la UE è sempre contraddittoria, mente sempre per mantenere una élite non eletta da nessuno, di cui la Von Der Leye, ne è prima rappresentante.

Purtroppo l’occidente non riesce proprio ad accettare che la Turchia è molto più democratica dell’Unione Europea, ove in Turchia Erdogan è stato eletto in elezioni democratiche , mentre la signora Von Der Leyen non è stata eletta. La sua scelta è interna alla Commissione Europea: il vero organo decisionale europeo, non è eletto democraticamente e è solo la diretta espressione di lobby finanziarie e Think Tank ultra-liberistici .

Che dire poi della On. Lorenzin che ritenuto di rendere tangibile la sua solidarietà lasciando simbolicamente il posto vuoto alla camera per solidarietà alla Pres. Von der Leyen per come trattata da Erdogan? Ovviamente le sanzioni e le nostre navi da guerra e gli aeroplani sorvegliano Putin: la Russia merita il nostro rispettabile risentimento democratico e non la Turchia.

Insomma, basta stare nella Nato e poi puoi fare quello che ti pare. Ma c’è chi – come l’Italia – rimane servile. Allora il punto forse è nella dignità dei nostri governanti. Ma se non esiste né la coerenza, né la parola data, come possiamo pensare che il problema, quello della deriva autoritaria in casa nostra , possa essere percepito?

Così ci distraggono e ci dicono di guardare Erdogan: lo sconcerto trasmesso a reti unificate su questo episodio è la misura della deriva della politica Europea. E’ la follia dei tempi moderni e il cinismo di politici e giornalisti del Mainstream, quindi purtroppo la maggioranza: si indignano più per sedia della Von der Leyen che per le guerre, le milioni di persone ridotte alla fame dalle politiche infami della UE.

patrizioricci by @vietatoparlare

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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