L’Italia tra i primi paesi a isolare il virus coronavirus (ma il primo al mondo è stato la Cina)

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In Francia, l’Institut Pasteur – responsabile del monitoraggio dei virus respiratori in Francia – il 29 gennaio è riuscito per primo in Europa a sequenziare l’intero genoma del coronavirus noto come “2019-nCoV”, diventando la prima istituzione in Europa a sequenziare il virus dall’inizio del focolaio. L’isolamento del  coronavirus di Wuhan è il primo passo verso il vaccino e l’approntamento di un kit di test per rilevarlo.

Insieme alla Francia, anche l’Italia (Spallanzani diRoma) è riuscita ad isolare il virus. Al momento diversi paesi hanno sequenziato completamente il genoma del virus.

https://www.sciencedaily.com/releases/2020/01/200131114748.htm

https://medicalxpress.com/news/2020-01-pasteur-sequences-genome-wuhan-coronavirus.html

Esistono persino kit di test già in circolazione.

http://www.xinhuanet.com/english/2020-01/31/c_138745729.htm

Per il vaccino però occorrerà più tempo. C’è bisogno di molto lavoro per arrivarci ed essere sicuri della non tossicità o di effetti collaterali.  In proposito il New York Times riferisce che probabilmente ci vorrà almeno un anno per sviluppare un vaccino. Ovvero un anno per renderlo legale da usare, mentre il vaccino materialmente dovrebbe essere pronto per la sperimentazione entro 6 mesi. Ma ciò dipenderà dalle difficoltà che si incontreranno.
Il tempo maggiore è impiegato per i test. E’ una misura indispensabile se non si vuole che il vaccino non  uccida le persone o abbia altri effetti collaterali. Ci sono già comunque squadre di ricercatori che lo stanno già testando sugli animali.

Naturalmente la ricerca è molteplice e si concentrerà su quattro aree principali:

  • Sierologia. Analizzare le reazioni antigene-anticorpo in base agli anticorpi presenti nel siero del sangue dei pazienti e sviluppare un test sierologico efficace per verificare l’infezione tra la popolazione.
    NB: Questo non è un test diagnostico rapido per uso ospedaliero; è un test per identificare la sieroconversione nella popolazione.
  • Sviluppo di trattamenti specifici . Testare molecole antivirali note che agiscono sul ciclo di replicazione di alcuni virus per valutare il loro potenziale terapeutico o addirittura profilattico e cercare anticorpi che potrebbero avere applicazioni terapeutiche.
  • Vaccinazione. Basato sul virus, lo sviluppo di approcci vaccinali che sono già stati esplorati per altri virus – Ebola, MERS-CoV e SARS-CoV -, con l’obiettivo di proporre un candidato al vaccino.
  • Patogenesi virale. Comprendere come funziona il virus, come si replica e interagisce con la cellula e l’organismo ospite, per ottenere un quadro più chiaro della sua natura patogena e identificare i biomarcatori per l’infezione o nuovi obiettivi per lo sviluppo di trattamenti.

Uno dei primi laboratori dove stanno avvenendo i test è il laboratorio canadese ABSL4  di Winnipeg, Manitoba (è uno dei 5 centri mondiali abilitati dall’OMS).

Tuttavia nonostante i media abbiano attribuito il primato dell’isolamento del virus ad altri paesi, in realtà il primo paese al mondo ad aver isolato e sequenziato il virus è stata la Cina Stessa. Lo si può leggere dal sito dell’Organizzazione mondiale della sanità. La notizia è passata inosservata alla maggior parte dei media occidentali. Ma non è il momento delle polemiche: l’unica cosa ragionevole e sensata è concentrarsi sul pericolo in maniera collaborativa e solidale.

@vietatoparlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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