L’Iran forse reindirizza i voli verso la Siria centrale anzichè verso Damasco

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L’ Iran effettua rifornimenti di armi e altri equipaggiamenti e razzi via aerea a Damasco una volta a settimana. Tuttavia ora sembra reindirizzare le principali forniture in Siria dall’aeroporto di Damasco alla base aerea T4 nella Siria centrale. Almeno, queste sono le evidenze che da qualche giorno si possono rilevare con i tracciati dei voli che risultano da ‘flightradar’, alcuni utenti che fanno questo tipo di osservazione hanno cominciato a registrare che, per esempio, che l’aereo iraniano IL 76 cargo che fa molti viaggi di rifornimento dall’Iran verso la Siria, non sta più volando direttamente a Damasco, ma si sta rivolgendo al centro della Siria.

Se poi si tiene conto dei contatti fatti recentemente da funzionari russi e israeliani a Tel Aviv, nonchè del prossimo incontro a Mosca con il premier israeliano Netyanau, è plausibile che possa essere vicino un accordo per allontanare dal Golan le forze iraniane ed i rifornimenti- Almeno se non fosse per altro, per non mettere in pericolo l’aeroporto internazionale di Damasco , non più idoneo ad essere utilizzato come base di smistamento. E’ evidente  infatti che la sua vicinanza al confine lo ha reso negli ultimi tempi , obiettivo privilegiato.

C’è da considerare anche che la ripresa graduale dei voli commerciali civili su Damasco, mal si addice alla continuo pericolo rappresentato dalle incursioni israeliane.

Naturalmente resta problematica per l’Iran la presenza di americani e britannici alla base di Al-Tanf che consente agli alleati occidentali di controllare il movimento su questa rotta e non consente agli iraniani di usarlo liberamente come un corridoio di terra, che stanno cercando di costruire. Tuttavia in questo senso la situazione è liquida e ovviamente c’è da preservare la capitale.

Ricordiamo che un reindirizzamento dei voli iraniani sarebbe compatibile con il fatto che già alcuni mesi fa la base T4  (Tiyas) nella  provincia di Homs era in fase di ristrutturazione  e che nella stessa base è stata schierata recentemente un battaglione  di missili antiaerei S300  .

La base T4 – il più grande aeroporto siriano – è un avamposto chiave dell’esercito siriano, situato in un’area strategicamente importante del paese tra Homs e Palmyra. Nelle vicinanze si trovano anche i giacimenti di gas che forniscono gas alle principali centrali termoelettriche della Siria. Negli anni ’30, la compagnia petrolifera irachena costruì una quarta stazione di pompaggio per il gasdotto Hadita-Tripoli, da cui il nome T-4 (dopo la prima lettera della destinazione e il numero di serie).

Negli anni 1970-1980, gli aeromobili sovietici erano periodicamente basati in questo aeroporto. Nel corso dell’operazione militare russa in Siria, il T-4 è stato utilizzato come campo di lancio, ovvero base per il parcheggio a breve termine, rifornimento del kit di combattimento, rifornimento, manutenzione e riparazione. T-4 è diventato ripetutamente oggetto di attacchi di militanti. Nel 2016, secondo l’agenzia americana Stratfor, i terroristi sono riusciti a lanciare un attacco di artiglieria alla base, a seguito del quale diversi elicotteri sono stati distrutti.

ATTACCHI AEREI ISRAELIANI PRECEDENTI  SULLA BASE  T4

Se la nostra previsione sarà confermata naturalmente sarà frutto di un accordo tra Russia e Israele. Infatti  precedentemente anche la base T4 è stata presa di mira dalle forze israeliane:

•Il 10 febbraio 2018, l’ aviazione israeliana attaccò due obiettivi terrestri in Siria  in risposta “all’invasione” di un drone iraniano: il primo dei due attacchi  fu effettuato presso la stazione di controllo della base aerea T-4, il secondo in quattro installazioni militari iraniane e otto siriane nella parte meridionale del paese. Durante l’attacco aereo della Siria, un aereo F-16 israeliano fu  abbattuto , i piloti feriti hanno lasciato l’aereo e sono atterrati sul territorio dello stato ebraico.

• Il 9 aprile 2018, due aerei dell’aviazione israeliana F-15 hanno attaccato il T-4 dal Libano. Alla base furono lanciati otto missili, tre dei quali hanno raggiunsero il bersaglio (hanno colpito la parte occidentale dell’aeroporto), e il resto fu distrutto dalle unità di difesa aerea delle forze armate siriane durante una battaglia antiaerea. Decine di persone furono uccise, tra cui diversi consiglieri iraniani .

• L’8 luglio 2018, i sistemi di difesa aerea siriani respinsero un altro attacco. I siriani riuscirono a abbattere diversi missili, colpire uno degli aerei israeliani e costringere i restanti a lasciare lo spazio aereo siriano. Non ci furono morti o feriti ma solo danni.

@vietatoparlare

correlati:  in chiusura noto anche un cenno sul quotidiano israeliano  Haretz : “Burned by Israel Strikes, Iran to Move Weapons Supply Center Out of Damascus”.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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