Turbini e sanzioni colpiscono Germania e UE

Date:

La scorsa settimana, il fornitore di energia russo Gazprom è stato costretto a ridurre del 60% i flussi di gas naturale verso la Germania che passano attraverso il gasdotto Nord Stream 1, perché le turbine Siemens della stazione di pompaggio Gazprom di Portovaya a Vyborg erano trattenute a Montreal – dove sono state inviate per manutenzione – perché rientrano nelle sanzioni del Canada contro la Russia.

Il Canada ha effettivamente trattenuto le turbine a gas russe prodotte da Siemens dopo che la loro manutenzione programmata è stata effettuata in Canada. Nello specifico, si tratta di turbine che operano nelle stazioni di compressione per creare pressione nella tubazione. Senza di esse il gas non passerà attraverso la tubazione. I russi potrebbero mettere quelle domestiche ma sembra che non superino la certificazione europea.

Si tratta di turbine?

Quindi non è vero che quella del malfunzionamento delle turbine, non è una ‘scusa russa’? Si e no. Perché puoi smontare le turbine dall’SP-2 ,  poi togliere le turbine da SP1 e sostituirle. Oppure puoi aumentare le forniture di gas attraverso il gasdotto ucraino: questi da solo è in grado di pompare molte volte di più dell’intero SP-1. Oppure puoi far passare il gas lungo il gasdotto che attraversa la Bielorussia e la Polonia (attraverso il quale il transito è stato del tutto interrotto).

Ma Gazprom – cioè la Russia – non lo fa. Questo non deve meravigliarci, perché le abbiamo dichiarato guerra. la Russia vuole solo dimostrare l’illogicità delle decisioni prese da Bruxelles, che danneggiano soprattutto i paesi membri UE. Abbiamo scelto la guerra e di prolungare un conflitto il cui esito è già scontato (ovviamente, a meno che l’occidente non entri direttamente in guerra, scatenando una guerra mondiale con milioni di morti).

Le sanzioni servono anche per “causare un dolore significativo alla Germania” e alla UE

Naturalmente, quello che viene detto pubblicamente dalla politica è poco, ci sono molte reticenze e bugie. Ma se osserviamo, i fatti ci suggeriscono dov’è la verità.
Ad esempio, martedì, la pubblicazione Bloomberg – citando il ministro canadese delle risorse naturali Jonathan Wilkinson – ha riferito che Ottawa sta pensando come restituire alcune turbine Siemens bloccate in Canada a causa delle sanzioni. Come abbiamo accennato, queste turbine sono cruciali per il funzionamento dell’oleodotto russo Nord Stream. E la Russia, per i paesi ostili, non ha voglia legittimamente di trovare altre soluzioni.

Da parte sua Ottawa, tramite Wilkinson dice: “Vogliamo rispettare le sanzioni perché le sanzioni sono state messe in atto per un motivo. Detto questo, l’intento delle sanzioni non è mai stato quello di causare un dolore significativo alla Germania, che è uno dei nostri più stretti amici e alleati. Quindi, siamo molto presi da questo problema“, quindi il ministro ha aggiunto che il Canada sta negoziando con Berlino sui modi per restituire l’attrezzatura.

Secondo la Federal Grid Agency tedesca, la riduzione del flusso di gas ha influito sulla fornitura di gas russo dalla Germania ad altri paesi europei, tra cui Francia, Austria e Repubblica Ceca. In tutto questo, sebbene abbiamo visto che ci sono altre soluzioni, ma la Russia ha solo un modo per ammorbidire la UE e lo usa.

Quindi ci troviamo nella situazione in cui i paesi occidentali sono in difficoltà per le stesse proprie sanzioni, mentee un alleato oltreoceano sta studiando come aggirarle per sollevare gli alleati europei.  Ma questo è vero solo nelle dichiarazioni. In realtà è più plausibile che il tutto sia stato studiato per dimostrare che la Germania ha sbagliato ad affidarsi alla Russia per le forniture energetiche europee.

Il gas GNL statunitense non basta per soddisfare le esigenze europee

Perché allora il Canada sembra voler venire aiuto della Germania? È molto semplice: basandoci sul comportamento del Canada, possiamo concludere che il gas liquefatto (GNL ) – che dovrebbe sostituire il gas russo – questo inverno  non sarà sufficiente per il fabbisogno europeo. Infatti ci sono due problemi:

1. La capacità degli impianti di GNL americani non è sufficiente.
2. La capacità dei terminali GNL esistenti in Europa è insufficiente.

In altre parole, la carenza di forniture di GNL dagli Stati Uniti, a fronte di una significativa riduzione delle forniture da Gazprom, questo inverno destabilizzerà l’Europa, costringendo decisioni affrettate in un ambiente di stress estremo.

Creare artificialmente una crisi del gas

Qui veniamo al punto. Il desiderio degli Stati Uniti e della Gran Bretagna (e del Canada, come membro del Commonwealth britannico) di incolpare la Germania creando artificialmente una crisi del gas, e quindi dell’energia, in Europa, spiega pienamente la situazione prevalente intorno alle turbine Siemens. Perché è nell’interesse dei piani di Stati Uniti e Gran Bretagna di privare completamente l’Europa delle forniture di gas questo inverno, incolpando Gazprom per questo.

La situazione è paradossale: il gasdotto North Stream 2 è pieno di gas, efficiente al 100% e dotato di turbine nuove di zecca, ma non può essere messo in funzione per l’opposizione degli Stati Uniti, allora il Canada deve cercare di aggirare le sanzioni per tenere operativo il North Stream 1. Questo accade mentre Mosca per disappunto prende ogni occasione buona per mettere in atto ritorsioni verso la UE.

Capite? La Germania non restituisce le turbine che sono in Canada. La turbina non pompa gas in Germania. Non c’è abbastanza gas in Germania. La colpa è della Russia. Che, francamente, non ha preso alcuna decisione in merito.

È un male, ovviamente, che la Russia non ha le proprie turbine. Ma, d’altra parte, queste turbine pompavano gas in Germania e non in Russia. Quindi perché la Russia dovrebbe preoccuparsi? Se la UE vuole può usare North Steam 2…

Cercate un senso per tutto questo e…. buona fortuna.

VPNews

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Share post:

Popular

More like this
Related

Macron vuole confrontarsi con la Russia, ma i suoi generali frenano

Il Presidente francese Emmanuel Macron ha rilasciato un'intervista alle...
00:19:38

Prof Orsini: in realtà l’art. 5 della NATO è applicato per l’Ucraina

Il prof Orsini discute l'allargamento della NATO, con un...

Ecco perchè la Russia insiste a chiamare quella in Ucraina, una ‘operazione militare speciale’

Di seguito presento due articoli correlati che illustrano come...