Italia. Giornali e loro tiratura. I numeri della loro diffusione.

Date:

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Giuseppe Sandro Mela.

2019-04-05.

La Accertamenti Diffusione Stampa ha pubblicato il Report

DMS GENNAIO 2019 QUOTIDIANI.

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Questo report riporta per ogni testata giornalistica tutti i parametri di interesse circa la loro diffusione.

Abbiamo selezionato i tre parametri di maggiore interesse:

– Totale delle copie pagate

– Totale delle vendite cartacee e digitali

– Totale della diffusione cartacea e digitale.

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La grande maggioranza delle testate ha la sua versione digitale, ma l’accesso ai contenuti è usualmente limitato a quanti abbiano fatto il relativo abbonamento. L’ultima colonna, Totale della diffusione cartacea e digitale, dovrebbe comprendere anche i visitatori occasionali del sito. Usiamo il tempo condizionale perché è un parametro stimato, non misurato e nemmeno certificato.

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In Tabella riportiamo le ventiquattro testate la tiratura delle quali supera le 30,000 copie giornaliere.

Escludendo i giornali sportivi, di tiratura non indifferente, abbiamo in ordine decrescente di vendite pagate il Corriere della Sera (234,990), La Repubblica (178,534), La Stampa (125,597), Il Sole 24 Ore (123,698) ed Avvenire (106,565).

La somma delle prime tre testate ammonta a 539,121 copie, 662,819.

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Tenendo conto che in Italia gli Elettori sono 51 milioni, leggerebbero il Corriere uno su 217 Elettori, La Repubblica uno ogni 286, La Stampa uno ogni 406, Il Sole 24 Ore uno ogni 412.

Si tenga presente che molti Elettori che seguono più da vicino gli accadimenti leggono solitamente tutte le testate riportate.

Operando sui dati disponibili la mediana ponderata, il numero di Elettori che seguono questi quotidiani dovrebbe aggirarsi attorno ad uno ogni 350 Elettori.

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Questi sono i dati ufficiali sulla diffusione dei quotidiani.

Ci sarebbero molti elementi degni di essere discussi a fondo, ma in questo tempo e sede alcuni dovrebbero almeno essere accennati.

– Nel corso della campagna elettorale per le elezioni politiche del 4 marzo scorso tutti i media, stampati, digitali e televisioni, erano nettamente schierati per la coalizione che ha perso, ed anche malo modo.

– Si è così confermato il fenomeno già notato per le elezioni presidenziali americane del 2016, ove anche in quella occasione tutti i media erano schierati compatti a favore dello schieramento perdente.

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Sarebbe quindi sequenziale il domandarsi quanto pesino queste testate nostrane nell’indirizzare l’orientamento politico nazionale.

I dati sulla diffusione delle vendite dei giornali suggerirebbero che il loro peso sia invero molto, ma molto basso.

Forse la domanda sarebbe stata meglio formulata dicendo:

“Investireste il vostro denaro in una campagna elettorale condotta sui media”?

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Questa indagine è limitata ai giornali. Esistono tuttavia altre fonti professionali di informazioni molto serie ed accurate. Per esempio, Ansa ha un global rank di 2,147 ed un rank in Italia di 43. Per comparazione, Il Correre della Sera ha un rank globale di 848 ed un rank in Italia di 16; Bbc ha un rank globale di 91 ed un rank negli Stati Uniti di 76.

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Un risultato del tutto sorprendente è stato invece ottenuto dalla frequentazione dei mercati. I candidati che hanno seguito questa pista hanno usualmente ottenuti buone performance. Si noti anche come gran quota degli Elettori, specie nelle fasce di età più avanzate, non seguano i social network: ma il loro voto conta.

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Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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