“Il prezzo che pagherà, lo vedrete a breve”, ha detto Biden riferendosi a Putin.

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Rispondendo a una domanda del conduttore di ABC News, George Stephanopoulos, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto di ritenere il presidente russo Vladimir Putin un “assassino”. Biden ha detto di basarsi su un’indagine federale riguardante presunti attacchi informatici della Russia e su un rapporto dell’intelligence che collega il Cremlino a interferenze online nelle elezioni, attacchi che miravano a promuovere Donald Trump e teorie di complotto legate alla destra americana per screditare Biden.

Biden a proposito della chiamata che ha fatto al presidente russo Putin a gennaio ha detto: “Abbiamo parlato a lungo … e la conversazione è iniziata, ha detto, ‘Ti conosco e tu conosci me. Se io dico che questo è avvenuto, allora preparati'”. (Fonte: Independent).

POTUS dice che il 16 marzo l’intelligence statunitense ha confermato le accuse contro Mosca in merito a presunte interferenze nelle elezioni americane. La Russia ha definito queste accuse infondate.

In un’altra occasione , in un incontro tra Biden con Putin , l’attuale presidente americano – che allora era senatore – rivolgendosi a Putin gli disse che i suoi occhi promanavano odio e Putin gli rispose “allora siamo uguali”.

Insomma, una storia d’amore che ha radici antiche.

Più precisamente: il presidente USA sostiene che Putin abbia autorizzato il rilascio di prove compromettenti contro la sua campagna di presidenziale. E per questo ha promesso al leader del Cremlino che ‘pagherà un caro prezzo’.

Il problema è che le accuse che l’intelligence USA chiama ‘interferenze russe’ saranno pure interferenze ma sono sostanziate da fatti veri. L’ingerenza russa consiste quindi nell’aver diffuso discredito nei confronti di Biden. Ma visto che l’ostilità di Biden verso la Russia è di lunga data, cosa avrebbe dovuto fare la Russia, auspicare la presidenza Biden, oppure quella di Trump?

Noterete che c’è una costante che si ripete di continuo: come per le prove fornite da Assange , gli Stati Uniti non si preoccupano per il contenuto delle prove che dimostrano che determinati sono effettivamente avvenuti , ma piuttosto le esse siano rivelate e diventino di pubblico dominio.

Inoltre , non è casuale che nel caso della elezione di Trump,  vennero sollevate le stesse accuse. Ma, come molti di voi ricorderanno,  l’inchiesta che ne seguì, rivelò che le accuse erano infondate. Valsero comunque a screditare Trump ed a portare i rapporti USA- Russia ai minimi livelli (mentre Trump avrebbe voluto migliorarle).

Ma quale sarebbe l’accusa fatta da Biden a Putin per deve ‘pagherà un prezzo’? Secondo Biden, la Russia ha cercato di trovare prove su un episodio di corruzione con l’Ucraina, dove suo figlio Hunter era lautamente pagato nel consiglio di amministrazione della compagnia del gas Burisma per fare un favore al padre ed avere agevolazioni compiacenti.

Così, due settimane prima delle elezioni, sulla stampa americana sono comparse accuse circostanziate contro la famiglia Biden. Il New York Post ha pubblicato la corrispondenza tra il capo del Burisma Vadim Pozharsky e Hunter Biden, dove Pozharsky avrebbe chiesto un incontro con Biden ‘il vecchio’, che a quel tempo era vicepresidente nell’amministrazione di Barack Obama.

Però era tutto vero: questa sarebbe l’intollerabile intromissione di Putin nelle elezioni USA.

Anche se non lo farà,  Biden ha chiarito che lavorerà comunque con la Russia collaborando su certi temi come il controllo delle testate nucleari. Infatti, ha precisato che la cosa più importante – quando si ha a che fare con i leader stranieri – è “sapere con chi si ha a che fare”.

Certo in questo clima si lavora molto bene. come no…. Infatti oggi sono ripartiti i voli strategici USA dall’atlantico alle Azzorre con rifornimento in volo.

Insomma, la supremazia americana e la sua eccezionalità  è assoluta ed è fuori questione. Chi critica e trasgredisce, dopo il ricatto delle sanzioni,  si aspetti una grande vendetta.

@vietatoparlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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