I Royal Marines hanno preso parte a operazioni segrete in Ucraina

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La partecipazione ad operazioni segrete in territorio ‘sensibile’ è stata riconosciuta per la prima volta da un generale britannico di alto rango, scrive The Times.

Il giornale londinese ha ripreso quanto svelato dal generale Robert Magowan che ha scritto un articolo per la rivista Globe and Laurel del Corpo dei Marines. L’alto ufficiale militare britannico Robert Magowan ha parlato di “operazioni invisibili” in un “ambiente estremamente sensibile” in Ucraina. Le missioni della marina britannica comportavano un “alto livello di rischio politico e militare”. In altri termini, senza tanti giri di parole: i soldati inglesi sono impegnati in missioni di combattimento contro i russi.

Magowan ha descritto come 350 membri del 45° Marine Commando siano stati inviati per scortare diplomatici dell’ambasciata britannica a Kiev all’inizio di quest’anno, quando è diventato chiaro che le truppe russe si stavano preparando per un’invasione.

Quindi, rivela, i commando sono tornati a Kiev ad aprile per proteggere l’ambasciata ma, mentre il Regno Unito ripristinava la sua presenza diplomatica, già  le forze russe avevano abbandonato il tentativo di impadronirsi della capitale ucraina.

“Nel gennaio di quest’anno, un gruppo del 45° Commando è stato inviato con breve preavviso nell’oscurità dell’inverno dal nord della Norvegia per evacuare l’ambasciata britannica a Kiev . Sono poi tornati in aprile per ristabilire una missione diplomatica, fornendo protezione al personale critico. Durante entrambe le fasi, i commando hanno supportato altre operazioni discrete in un ambiente altamente sensibile e con alti livelli di rischio politico e militare“, ha scritto Magowan, che è stato comandante dei Royal Marines da giugno 2016 a gennaio 2018 e di nuovo da aprile 2021 al 25 novembre di quest’anno.
L’ufficiale ha anche citato il programma inglese di addestramento dell’esercito ucraino. Il Times ricorda che gli istruttori militari sono stati schierati per la prima volta in Ucraina dopo che la Russia ha conquistato la Crimea nel 2014, ma sono stati ritirati nel febbraio di quest’anno per evitare il rischio di uno scontro diretto con le forze russe. Tuttavia, i comandanti ucraini hanno affermato di aver ricevuto ulteriore addestramento dalle truppe britanniche sull’uso dei lanciamissili anticarro NLAW donati dopo l’invasione.
Dopo le ammissioni della Merkel, ecco un’altra ammissione della preparazione al conflitto in essere. D’altra parte se la parte politica spinge, i militari si preparano.
Ormai non è un mistero a nessuno che aliquote di militari di svariati paesi NATO combattono come specialisti ed anche nelle operazioni di combattimento attraverso i reparti di mercenari. Tuttavia qui si ha una prima ammissione di truppe regolari NATO.
Il rischio di una deriva incontrollabile degli eventi, ormai è già abbondantemente superata. Come noterete, si procede passettino dopo passettino, assuefandoci alla guerra sempre più diffusa. Il problema è che nessuno interrompe questo meccanismo perverso che sembra proseguire, senza conducente, nella sua folle corsa verso l’abisso.
VPNews
Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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