Da oggi le bombe nucleari tattiche sono in Bielorussia, il nucleare non è un bluff

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Per la prima volta, delle vere e proprie bombe nucleari tattiche sono state trasferite dalla Russia alla Bielorussia, appena a nord dell’Ucraina. Lo ha confermato pubblicamente il presidente russo Vladimir Putin durante il suo discorso al Forum economico internazionale di San Pietroburgo.

Mentre la notizia dell’acquisizione di armi nucleari da parte della Bielorussia a prima vista può sembrare allarmante – anche se, a mio parere le armi nucleari e molti tipi di armi di distruzione di massa (incluse le mine antiuomo) dovrebbero essere messe al bando -. è importante ricordare che il paese ha il diritto di esercitare deterrenza e difendersi da potenziali minacce.

Le corrispondenti armi NATO già dispiegate a dicembre

Sì, anche se il dispiegamento degli ordigni nucleari in Bielorussia, l’Europa ne era già piena a dicembre.
Sopra vedete l’articolo di Politico ove avvisava che “gli Stati Uniti dispiegheranno bombe nucleari tattiche B61-12 potenziate in Europa prima del previsto. Verranno consegnati a dicembre, non nella primavera del 2023 “. La mossa veniva giustificata “per impedire a Mosca di oltrepassare la linea rossa”.

Politico il 26/10/2022 annunciò la dislocazione delle bombe nucleari tattiche USA in Europa
Politico il 26/10/2022 annunciò la dislocazione delle bombe nucleari tattiche USA in Europa

La NATO sta fornendo il proprio sostegno all’Ucraina in una guerra sempre più diretta e sembra che si stiano preparando nuovi lotti di armi, come gli F16, che verranno forniti all’infinito fintanto che la Russia sarà in grado di sostenerli. Questa situazione ha spinto Mosca a temere un possibile attacco alla Bielorussia e a dislocare bombe nucleari tattiche sul territorio bielorusso. Questa è l’interpretazione oggettiva degli eventi. Tuttavia, i media mainstream tendono a omettere parti importanti dei fatti per far passare i loro messaggi, che alla fine diventano solo una forma di indottrinamento.

LA NATO ha già dislocato armi tattiche in vari paesi europei, compresa l’Italia

E’ importante considerare che in Europa la NATO ha piazzato installazioni nucleari in Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia. Inoltre, le basi militari di Aviano e Ghedi sarebbero in possesso di testate nucleari, ma ciò non è stato ufficialmente confermato dal governo italiano. Le uniche nazioni europee che invece hanno propri arsenali nucleari – indipendentemente dalla NATO – sono la Francia e il Regno Unito. In Europa, la NATO dispone anche delle nuove testate nucleari tattiche americane B61-12, che sono più avanzate rispetto a quelle già presenti.

Bisogna uscire dalla logica delle bombe

Indipendentemente dal dibattito sull’aggressore e sull’aggredito, dobbiamo ammettere che non viviamo in un mondo perfetto. Ogni potenza mondiale ha i suoi scheletri nell’armadio e la pace si preserva anche con il dialogo e la diplomazia, non solo con un atteggiamento manicheo che indica costantemente le colpe dell’avversario. A mio parere, l’Occidente per il futuro dovrebbe dimenticare qualsiasi tentativo di interferire nel territorio della Russia e dei suoi ex paesi satelliti, specialmente quando Mosca non aveva assunto una postura aggressiva nei confronti dell’occidente.

Se la Russia perde, utilizzerà armi nucleari.

E’ stato deciso il confronto con la Russia dando fondo a tutti i propri asset militari, senza una strategia precisa se non la soccombenza totale dell’avversario, negando ogni sua ragione o preoccupazione di sicurezza

La guerra continua e, a quanto pare, la leadership occidentale ha sempre un occhio all’andamento economico. Perciò consiglia di continuare, anche per considerazioni proprio non oneste come il giovamento del proprio apparato industriale esangue. Perciò così procedendo e paventando all’uopo l’invasione di tutta Europa, quando la Russia non è riuscita ad avanzare neanche nel Donbass. Sì, se sono questi gli interlocutori, il pericolo di una terza guerra mondiale è vicino.

Voler credere che il pericolo di una guerra atomica sia un bluff, l’avvicina

Tutti noi abbiamo figli e desideriamo vivere in pace. Le persone normali dovrebbero avere paura di una guerra mondiale o atomica e fare il possibile per evitarla. Tuttavia, a giudicare dalle parole di Draghi, del primo ministro e del premier polacco, sembra che non si preoccupino del rischio di guerra. Probabilmente, stanno facendo mentendo cinicamente, ma questo distrugge il principio stesso della deterrenza che ha impedito per anni la guerra in Europa. Rimosso questo tabù, si rimuove il meccanismo che – per quanto precario – ha evitato la guerra.

Tuttavia, non c’è spazio per il bluff in queste situazioni.

Generale russo ha invitato le forze russe a lanciare un attacco nucleare sulle strutture strategiche della NATO

Quanto tempo passerà ancora prima che, inevitabilmente, Mosca deciderà di non poter più sostenere l’onere di vite umane che richiede la guerra contro la NATO? Gli strateghi della NATO hanno rimosso artificiosamente questa prospettiva, ma sembra che il punto di non ritorno si avvicini ulteriormente e sempre più pericolosamente.

Putin ha avvisato molte volte che non esclude l’utilizzo delle armi nusleari se la sopravvivenza come stato venisse messo in serio pericolo.

Questi segnali si moltiplicano: il deputato della Duma di Stato, il generale Gurulev, ha invitato le forze armate russe a lanciare un attacco nucleare contro le infrastrutture della NATO.  Gurulev, ha affermato che la NATO sta ancora combattendo la Russia. Ne ha scritto nel suo canale Telegram ufficiale (vedi qui).

Gurulev ha sottolineato che se la NATO agisce contro Mosca, allora le forze armate (AF) della Russia dovrebbero lanciare un attacco nucleare contro l’infrastruttura dell’Alleanza.

“Se la NATO è in guerra con noi oggi, allora distruggiamo i centri logistici con armi nucleari tattiche. Giochiamo secondo le regole degli Stati Uniti, abbiamo bisogno del nostro scenario, siamo in grado di stabilire questa linea “, ha esortato.

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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