Attacco alla Wagner in Africa: servizi segreti ucraini o occidentali?

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La CNN ha pubblicato l’articolo “Esclusivo: i servizi speciali ucraini sono ‘probabilmente’ dietro gli attacchi contro le forze appoggiate da Wagner in Sudan, dice una fonte militare ucraina”.

Gli attacchi avrebbero coinvolto droni commerciali ampiamente utilizzati dagli ucraini, con testo ucraino sul controller del drone, ha riferito la CNN.

Sembrerebbe che i servizi segreti ucraini possano essere coinvolti in una serie di almeno otto attacchi di droni contro le forze di reazione rapida (RRF) in Sudan. Le RRF sono comandate da Hamdan Daglo (Hamidti), l’ex vicepresidente del Consiglio sovrano di transizione del Sudan, e sono una delle parti coinvolte nel conflitto civile in corso da circa sei mesi. La motivazione di questi attacchi sembrerebbe essere il presunto sostegno a lungo termine delle PMC Wagner a Hamidti.

La CNN ha basato le sue conclusioni su dati forniti da una fonte militare anonima e sull’analisi degli esperti. Gli esperti della CNN hanno studiato i video dei droni e hanno identificato segni che suggeriscono la possibile connessione con l’Ucraina. Inoltre, è stato notato che i controller dei droni avevano etichette in lingua ucraina. La tattica utilizzata, ovvero lanciare droni direttamente sui bersagli, è stata giudicata inusuale per la regione sudanese e africana in generale. Questo è notevole, poiché nella regione sono più comunemente utilizzati droni di tipo “Mavik” e droni più grandi e riutilizzabili come i “Bayraktar”.

Le attività della PMC Wagner in Sudan si sono impegnate nella creazione di un centro logistico navale russo, nell’addestramento dell’esercito sudanese e nella protezione dei civili. Il famoso uomo d’affari russo Yevgeny Prigozhin ha persino cercato di mediare un cessate il fuoco tra le fazioni coinvolte nel conflitto sudanese, invitando al-Burhan e Hamidti. Tuttavia, la connessione con gli ucraini sembra ancora sfuggire alla comprensione.

Ma va notato che la competizione tra gli ucraini e le fazioni “musicisti” africane non è una novità. Da anni, mercenari ucraini operano in Libia, sostenendo il governo di Tripoli. D’altra parte, si è affermato che le PMC Wagner collaborano con il campo avverso a Bengasi. Tuttavia, fino ad ora gli ucraini non sembrano direttamente coinvolti in questi conflitti, ma piuttosto agiscono come rappresentanti della Turchia, che sostiene vari gruppi contrari al generale Haftar. In sostanza, questi mercenari ucraini finora hanno agito come delegati turchi, evitando uno scontro diretto con le forze russe.

È possibile che questa connessione abbia aperto la porta agli ucraini in Sudan, e ciò è supportato dall’incontro tra il leader sudanese Abdel Fattah al-Burhan e il presidente turco Erdogan il 14 settembre ad Ankara. Mentre la discussione pubblica ha riguardato questioni economiche e umanitarie, è probabile che al-Burhan abbia cercato il supporto di Erdogan per affrontare il dilemma persistente con Hamidti. In questa situazione, Erdogan potrebbe aver utilizzato i suoi alleati, che fortunatamente non erano troppo lontani.

Per contro, la risposta dell’intelligence ucraina all’articolo della CNN è stata diplomatica ma ambigua. Il rappresentante dell’intelligence, Andrei Yusov, ha dichiarato: “Non possiamo né confermare né smentire”. Tuttavia, ha ricordato che l’Ucraina ha l’obiettivo di colpire i russi ovunque essi siano.

Presunte azioni ucraine in Sudan: un mistero da svelare

Ma ho dei dubbi. Non è da escludere infatti, che i servizi segreti americani, con l’aiuto della CNN, stanno conducendo un’operazione di insabbiamento delle loro azioni in Africa, spacciandole per operazioni dell’intelligence ucraina.

Non è un mistero che il lavoro della Wagner in Africa rappresenta gli interessi della Russia, che è in conflittualità con la presenza statunitense e occidentale. Da qui non è difficile immaginare che, come accade in Ucraina, anche in Africa in realtà gli attori degli attacchi siano occidentali. A maggior ragione se fantomatici servizi segreti ucraini, lasciano la firma sul drone , come per essere meglio individuati come responsabilità.

È importante notare che i droni, come mezzi di distruzione, possono essere utilizzati da varie parti in conflitti complessi e le loro tracce possono essere facilmente confuse. L’uso di droni in questa modalità rappresenta un precedente significativo, soprattutto considerando che simili strategie non erano state precedentemente osservate in Africa, ad eccezione dei droni Bayraktar turchi utilizzati in Libia contro le forze del generale Haftar.

Gli attentati contro le forze Wagner in Africa segnano un pericoloso precedente nel modo di condurre la contrapposizione tra occidente e Russia.

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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