Al governo polacco non piace il nuovo ministro degli esteri ucraino

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La scorsa settimana è stato annunciato che Andrij Melnyk, che fino a poco tempo fa era ambasciatore dell’Ucraina in Germania, sarebbe stato nominato viceministro degli esteri. Il governo polacco è irritato per l’elezione di un nuovo vice ministro degli esteri ucraino che ha simpatia per Bandera e nega le uccisioni di massa di polacchi nell’epoca dell’ultima grande guerra.

Irritarsi però significa non rendersi conto che questa non è una eccezione ma solo una manifestazione più visibile della sostanza, ovvero della deriva ideologica del corrente governo ucraino il quale, come i precedenti, governa in continuità ideologica la svolta autoritaria sancita dalla Giunta golpista di Maidan.

In definitiva la leadership ucraina ha cambiato look, ma non la sostanza. Ci si arrabbi piuttosto con sé stessi e non con la verità che viene a galla.

Solo l’estrema accondiscendenza europea ha permesso di mettere tutto a tacere:

POLONIA IRRITATA PER NOMINA DI MELNIK A MINISTERO DEGLI ESTERI
Membri del governo polacco hanno definito “inaccettabile” la decisione dell’Ucraina di nominare un ministro il quale ha recentemente negato che il leader nazionalista Stepan Bandera fosse responsabile dell’omicidio di massa di polacchi ed ebrei durante la seconda guerra mondiale e ha cercato di giustificare la sua collaborazione con la Germania nazista.

A luglio, Melnyk ha suscitato indignazione in Polonia quando ha affermato che “Bandera non era un assassino di massa di ebrei e polacchi” e ha sostenuto che la persecuzione polacca degli ucraini faceva sembrare la Polonia un nemico allo stesso modo della Germania nazista e dell’Unione Sovietica.

Melnyk si è in seguito scusato per le sue parole, anche se ha aggiunto che la maggior parte degli ucraini ha un’opinione positiva di Bandera. All’epoca, il ministero degli Esteri ucraino prese le distanze dalle osservazioni di Melnyk, affermando che erano “la sua opinione e non riflettono la posizione del ministero degli Affari esteri dell’Ucraina”. Poco dopo fu licenziato dalla carica di ambasciatore a Berlino. Tuttavia, la scorsa settimana è stato annunciato che Melnyk è stato nominato viceministro.

La decisione ha provocato una reazione rabbiosa da parte di Varsavia. È una “scelta infelice”, ha detto il viceministro dell’Interno Błażej Poboży. “Non c’è modo di accettare politici che introducono la narrativa banderista nella sfera pubblica”, ha detto Andrzej Dera, un anziano assistente del presidente polacco Andrzej Duda, citato dal quotidiano Dziennik Gazeta Polska.

“Questo è un brutto segnale”, ha aggiunto il ministro della Difesa Mariusz Błaszczak. “Credo che, oltre alla persona interessata [Melnyk], un’altra persona – il responsabile del Cremlino – sia felice di questa decisione… Quindi sono sorpreso”. (Fonte: Notes from Poland) tramite canale telegram Giubbe Rosse

Niente di nuovo comunque, solo un’estrema accondiscendenza ha permesso di mettere tutto a tacere.

 

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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