"Viviamo in una nuova Babele e il senso di diffidenza e sospetto ci rende pericolosi gli uni per gli altri”

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quello che dice Parsi su  http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/Paralisi-Onu-e-altri-contagi.aspx   non può essere sostenuto:
1)  una riunione degli “amici della resistenza siriana” non si può svolgere ad Instabul che è belligerante;
2) dovrebbe essere almeno ‘sospetto’ questi ‘amici’ all’inizio si chiamavano “amici della siria”  ed ora  sono trasformati in “amici della resistenza siriana”;
3) non riesce a capire che questa guerra è contro il popolo siriano.

Il criterio da adottare e sostenere è uno solo, quello che risponde alla domanda: chi costruisce per la pace?

Bisogna rendersi conto che non stiamo di fronte ad attivisti e da una parte ad un esercito regolare. Quello che sta succedendo è il confronto tra un esercito , il Free Syrian Army e l’esercito siriano. Le battaglie non si svolgono in campo aperto ma nei centri abitati cercando di coinvolgere la popolazione. A fare questa scelta è stato ed è il Free Syrian Army . Sono tattiche di guerriglia urbana, senza scrupoli, aggravato dal fatto che i componenti dei ‘ribelli’ sono anche fondamentalisti islamici e quindi senza alcuna remora e rispetto per gli individui umani. Non è una mia ‘idea’: se ci si fa saltare tra la gente come è accaduto, questo vorrà pur dire qualcosa.  E non mi si venga a dire che è lo stesso governo siriano che attacca le sue sedi dell’aeronautica edei servizi segreti!
Può darsi che il rispetto dei diritti umani non ci sia anche dall’altra parte, ma so solo una cosa: un esercito nazionale ha radicazione nel territorio, cosa che formazioni con forte componente  mercenaria non hanno. Tuttavia non bisogna cadere nel terreno scivoloso dei diritti umani ma tornare alla legittimità. L’ONU deve tornare ad essere arbitro che vigila sul rispetto del diritto internazionale e non sui diritti umani nei singoli paesi, siamo arrivati a situazioni paradossali come l’ammonimento all’Honduras ed altri paesi sudaricani perchè hanno fatto leggi contro l’aborto che per l’ONU viola i diritti umani, quindi bisogna fare molta attenzione. I conflitti umanitari non hanno bisogno di essere autorizzati dal Congresso americano ed è proprio per questo che dalla guerra contro l’Iraq in poi vanno più in voga sotto le mentite spoglie di  ‘interventi umanitari’, effettuati sotto ‘ l’ombrello’ ONU. Nel caso della Siria è alquanto ambiguo e sospetto che ci sia accorti della disumanità di regimi che ci sono da 40 anni (che comunque è tra i più democratici nell’area a cui certo non ha da insegnare niente su questo tema Qatar e Arabia Saudita!): è ovvio che lo si fa  per motivi geopolitici! Questa condotta ha esiti anche per noi: sta portando al riarmo globale, perchè se i paesi sono sufficientemente forti militarmente non vengono attaccati, questo è il messaggio che passa.

Non si può fondare l’equilibrio mondiale sulla forza militare. E’ una cosa che deve essere chiara per principio, altrimenti risolveremo tutti i problemi così perchè è una via più facile, che possiamo fare. Oltretutto senza perdita di vite umane per chi interviene, dato la schiacciante supremazia tecnologica (vedi droni).  Consiglio di rileggere  quando ha detto il Papa a Pentecoste come risposta a questa osservazione “Viviamo in una nuova Babele e il senso di diffidenza e sospetto ci rende pericolosi gli uni per gli altri”. E’ da prendere sul serio! O si pubblica questo messaggio del Papa o su pubblica Parsi. E’ da prendere sul serio!

L’ONU deve dire chiaramente cosa vuole conseguire, l’ONU non può legittimare una infiltrazione ormai certa di soggetti terzi che hanno scatenato sostenuto ed ingaggiato una guerra per procura. E’ proprio questa scelta che comporta che nella  maggior parte dei casi si hanno vittime civili, non coinvolte nei combattimenti.

Inoltre questo conflitto ha innescato una guerra di logoramento che non rispetta nessuna regola (in base alla convenzione di Ginevra il Free Sirian Army non ha lo status di combattenti). Difficilmente Assad ha il controllo diretto della situazione, lui da un ordine ed i suoi generali decidono come attuare per portarlo a termine.

L’approccio che la politica occidentale (in primis degli USA) ha con questa vicenda è totalmente squilibrato, a volte addirittura spocchioso. Non si può leggere la storia e gli avvenimenti unilateralmente facendo affidamento ad una presunta superiorità morale. La storia ce lo insegna:  a Falluja l’esercito USA ha deciso di ditruggere l’intera città visto che non riusciva prevalere sulle milizie ostili che vi erano asserragliate. Ancora oggi a Falluja è vietato entrare perchè sono state usate armi chimiche come il fosforo. A Dresda l’aviazione americana ha fatto 200.000 morti civili in una sola notte.
Questo ovviamente non è da replicare enon può essere portato come giustificazione  ma lo dico perchè nessuno può dare lezioni di democrazia e rispetto dei diritti umani e tantomeno i componenti degli amici della Siria, la Turchia incarcera addirittura tutti coloro che nel proprio paese dichiari pubblicamente del genocidio armeno! Bisognerebbe invece concentrasi, per quanto doloroso,  sul diritto internazionale sul rispetto del diritto della sovranità territoriale.

Altrimenti il mondo presto non esisterà più o saremo sotto una dittatura mondiale.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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