Ucraina – Ma se si userà l’uranio impoverito, che ne sarà del “granaio d’Europa”?

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Nella fornitura all’Ucraina di munizioni all’uranio impoverito, si intravede la volontà di cercare di trasformare il granaio dell’Europa in un pasticcio radioattivo per spingere ulteriormente il mondo alla fame. Questo si affianca a molte altre decisioni irresponsabili che si stanno prendendo in tutto il mondo, come la macellazione di animali per diminuire il CO2 (vedi ad es. Olanda).

La cosa più importante in un carro armato non è il motore, l’armatura o il cannone, ma i proiettili che spara: devono sfondare l’armatura del nemico. Funziona meglio con le munizioni all’uranio e, per fare questo, i proiettili sono rivestiti con uranio impoverito. I carri armati promessi da Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti all’Ucraina spareranno con queste munizioni, e quelli britannici saranno già dotati di controversi proiettili all’uranio impoverito, come ha affermato il parlamento britannico.

Effetto collaterale

Ma esiste un grave effetto collaterale: all’impatto, il mantello di uranio si frantuma in una nube di polvere radioattiva che inquina l’aria, l’acqua e il suolo per anni e decenni; in altre parole: le munizioni all’uranio sono una specie di arma nucleare sporca. Le conseguenze sulla salute sono tumori e/o deformità che colpiscono soldati e civili, fauna selvatica e raccolti.  Questo può essere constatato ancora oggi in Iraq e nei Balcani, dove USA/NATO hanno sparato generosamente proiettili all’uranio.

Sindrome balcanica

Sindrome balcanica” è un termine recente, ampiamente utilizzato dai media per descrivere un gruppo eterogeneo di condizioni mediche  comparse nei soldati dispiegati in operazioni militari nell’ex Jugoslavia, o nei paesi dove sono state utilizzate munizioni all’uranio impoverito, come in Iraq. L’uso di proiettili all’uranio è stato collegato ad alcuni particolari tipi di cancro riscontrati tra i soldati della NATO.

http://www.forzearmate.org/uranio/malattie.htm - ora rimossa
http://www.forzearmate.org/uranio/malattie.htm – ora rimossa

AlAlmeno 340 soldati italiani sono morti per l’esposizione all’uranio impoverito in Bosnia e in Kosovo, ma le autorità italiane continuano a negarne l’esistenza del collegamento, nonostante questi casi non seguano la normale incidenza di morte tra la popolazione. Gli stessi effetti sono stati registrati tra militari e civili in Iraq.

Il fatto che il Regno Unito abbi deciso di fornire all’Ucraina munizioni perforanti altamente tossiche all’uranio impoverito è più che allarmante. Se l’Ucraina è davvero il granaio d’Europa, come mai in Occidente sembra che non importi a nessuno delle conseguenze? Chi vorrà più comprare grano in Ucraina quando verranno sparate munizioni all’uranio impoverito in tutto il paese?  Nessuno, o solo chi non avrà altra scelta.

Naturalmente, gli alleati occidentali sosterranno che la radioattività rilasciata è troppo piccola per ferire, quasi omeopatica, e che tutti i rapporti dall’Iraq e dalla Jugoslavia su deformità e tumori sono esagerati o falsi. Tutto questo è molto più che semplice irresponsabilità.

Come in molti sapete, gli effetti dell’uranio impoverito (DU) non scompaiono dall’oggi al domani; l’uranio si accumulerà nei terreni fertili e nelle falde acquifere sotterranee, e quanto ne conseguirà a lungo termine, ovviamente, non ha bisogno di essere ulteriormente spiegato.

Petizione sul sito governato ucraino

Sul sito web del presidente dell’Ucraina è stata pubblicata, il 27 marzo, una petizione (https://petition.president.gov.ua/petition/185274) che chiede il divieto dell’uso di munizioni all’uranio impoverito, quelle che Londra intende trasferire all’esercito ucraino.

Il testo rileva che l’uso di tali munizioni è un crimine contro l’umanità e il pianeta, e pertanto dovrebbero essere prese misure sicure per escluderne l’uso da parte delle forze armate ucraine, almeno fino all’esame finale della Petizione; ma per tale esame da parte del presidente ucraino sono necessarie 25.000 firme, mentre la petizione ne avrebbe raccolto 493.

Ecco il testo:

L’uso di queste munizioni porta all’inquinamento da metalli pesanti dell’ambiente non solo nell’area del loro uso diretto, ma può diffondersi in modo incontrollabile a causa delle acque sotterranee, del movimento di polvere e delle microparticelle. Dato il periodo di decadimento dei metalli pesanti, tale inquinamento sarà a lungo termine per molte generazioni a venire. I danni possono colpire anche i terreni agricoli, che li renderanno inadatti all’uso o serviranno come ulteriore mezzo per la diffusione di sostanze tossiche e il loro ingresso nel corpo umano.
Alla luce di ciò e dell’impatto sulla salute umana dei metalli pesanti che entreranno nell’ambiente attraverso l’uso di munizioni all’uranio impoverito, compresi i loro effetti cancerogeni, gli effetti sul genoma umano, ecc., l’uso di tali munizioni è un crimine contro l’umanità e la pianeta e il loro uso inaccettabile e immorale.
Chiedo di considerare positivamente questa petizione e di adottare misure protettive per impedire l’uso di tali munizioni da parte delle forze armate fino al momento dell’esame finale della petizione.
Nessun equipaggiamento più costoso vale la pena di danneggiare l’umanità attraverso l’uso militare dell’uranio e di altri elementi radioattivi!

***

Altre informazioni liberamente disponibili su: Contaminazione ambientale da UI:
https://www.foreignpolicyjournal.com/2019/09/21/new-study-documents-depleted-uranium-impacts-on-children-in-iraq/

https://hir.harvard.edu/depleted-uranium-devastated-health-military-operations-and-environmental-injustice-in-the-middle-east/

Esiste anche un video della RAI del 2016 che illustra i pericolo dell’Uranio impoverito, vedi qui: https://www.rainews.it/archivio-rainews/media/Uranio-commissione-parlamento-nesso-con-tumori-b8671059-a242-4efa-8975-5354a264e5a1.html

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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