L‘agenzia di stato ucraina Unian (e anche Ansa) riferiscono che il membro della prima delegazione di Gomel dall’Ucraina, Denis Kiriev, è stato ucciso sabato, durante l’arresto, da parte della SBU. Era sospettato di alto tradimento. Questa informazione è stata riportata anche dal deputato Dubinskyy.
La notizia è stata successivamente confermata da due media, Ukraina.ua e Obozrevatel, che hanno entrambi citato le proprie fonti anonime. Il primo ha pubblicato una foto parzialmente sfocata di quello che affermava essere il corpo dell’uomo. L’immagine mostrava qualcuno sdraiato sul marciapiede a faccia in su con quello che sembrava essere sangue sul viso e una pozza sotto la testa. Nessun commento da parte dei funzionari ucraini era disponibile alle 16:00 ora locale di sabato.
Denis Kireev, un esperto ucraino di finanza e membro della delegazione ucraina che ha partecipato al primo e secondo round di colloqui di pace con la Russia, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dal servizio di sicurezza SBU ucraino nel centro di Kiev.[1] L’SBU ha affermato che era una “spia russa”.
La pubblicazione “Russia Today” riporta la versione dei fatti di Anatoly Sharij, un politico e giornalista ucraino, il quale ha affermato che Kireev “è stato giustiziato con un colpo alla testa” vicino a un tribunale di Kiev.
Secondo i media ucraini Kiriev si sarebbe inimicato i radicali e i nazionalisti per salvare Kiev, Mariupol, Kharkiv e altre città dalla distruzione. Secondo un’altra versione, voleva disertare in Russia e testimoniare contro l’Ucraina. Era un esperto economista e in precedenza, Kiriev aveva lavorato nel team dell’ex presidente Yanukovich. Sposato, ha lasciato la moglie e tre figli.
Questo incidente arriva sulla scia di altri due casi di alto profilo guidati dalla SBU – l’arresto dell’anno scorso del politico dell’opposizione ucraina Viktor Medvedchuk [2], e la detenzione e il pestaggio di oggi di un altro parlamentare dell’opposizione ucraina – Nestor Shufrytch – anche lui accusato di essere una “spia russa”. E’ da notare che non sono state presentate accuse ufficiali né contro Kireev né contro Shufrytch ed entrambi hanno l’immunità legislativa come rappresentanti eletti al parlamento ucraino. [3]
È da notare che i media italiani hanno riportato esattamente e solo la versione fornita da SBU, senza sollevare alcun dubbio sulla veridicità della versione delle accuse o delle modalità di arresto. E’ da notare che anche prima dell’invasione russa l’opposizione è stata repressa, tutti e tre i canali televisivi che criticavano i nazionalisti che supportano Zelensky sono stati chiusi. Inoltre, dopo la distribuzione di armi ai cittadini di Kiev si segnalano molti regolamenti di conti in città, sempre con la giustificazione che si tratta di ‘spie russe’.
La cosa principale da capire qui è che l’uccisione di un membro della delegazione è un segnale all’Ufficio del Presidente che qualsiasi accordo in Bielorussia non è legittimo a meno che non si adatti ai radicali, che sono determinati a fare la guerra fino all’ultimo ucraino.
Anche se non verificabile da fonti indipendenti, arriva proprio in queste ore via telegram segnalazioni che a Mariupol, come a Kiev sono state precluse dalle forze di sicurezza, le vie sicure precedentemente aperte per l’evacuazione dei civili in conformità di quanto era stato concordato nell’ultimo round di negoziati.
VPNews
******
Note
[1] “Membro della delegazione ucraina ucciso per essere una spia russa.” NORDEST ORA, 5 marzo 2022, nenow.in/world/ukraine-delegation-member-k illed-for-being-russian-spy.html.
[2] “Il consigliere ucraino dice che il politico filo-Cremlino è sfuggito agli arresti domiciliari, l’avvocato nega”. Reuters, 27 febbraio 2022, www.migration.com/world/europe/ukraine-adv iser -says-pro-kremlin-politician- escaped-house-arrest-lawyer-denies-2022-02-27 .
[3] “”Премия Дарвина”: В Киеве бойцы теробороны со стрельбой задержали нардепа Шуфрича, которыла фотог.” Новости в ‘Час Пик’, 5 marzo 2022, vchaspik.ua/regiony/524122-premiya-darvi na-v-kieve-boycy-teroborony-so-strelboy-z aderzhali-nardepa-shufricha.
