Vietato Parlare
lunedì, Settembre 25, 2023
  • Attualità
    • Politica Italiana
  • Geopolitica
    • Guerra ucraina
    • Conflitti globali
  • Cultura e Società
    • Chiesa
  • Economia
  • Scienza e Tecnologia
  • Cookie Policy
No Result
View All Result
  • Attualità
    • Politica Italiana
  • Geopolitica
    • Guerra ucraina
    • Conflitti globali
  • Cultura e Società
    • Chiesa
  • Economia
  • Scienza e Tecnologia
  • Cookie Policy
No Result
View All Result
Vietato Parlare
No Result
View All Result

Tilgher (Fronte Nazionale): “No forte e chiaro allo scandalo dell’accordo Ceta Ue-Canada”

by Redazione online
28 Giugno 2017
Reading Time: 5 mins read
0
Share on FacebookShare on Twitter

[ad_1]

 

“Domani, nel silenzio quasi totale dei grandi mezzi di comunicazione, il Senato voterà il disegno di legge che dà via libera al Ceta, l’accordo commerciale tra Canada e Unione Europea. E non c’è nessun parlamentare che faccia sentire forte la sua voce contro quello che è un vero e proprio regalo alle multinazionali e ai contraffattori dei nostri prodotti”.

RELATED STORIES

No Content Available

È quanto dichiara il leader del Fronte Nazionale, Adriano Tilgher, che aggiunge: “A cosa serve non far entrare in Canada i prodotti alimentari tarocchi, se poi nei nostri Paesi potranno arrivare dal Canada imitazioni di tutti i tipi, come il Carmigiano invece del Parmigiano o il Porconzola invece del Gorgonzola? I discount saranno pieni di queste schifezze, che finiranno sulle tavole di chi ha meno possibilità economiche.

 

Non solo: l’accordo da’ alle multinazionali la possibilità di ricorrere ad uno speciale giudizio privato, se i Paesi dell’Unione approveranno leggi che, in qualche modo, vadano contro quanto previsto dal Ceta e, dunque, danneggino le loro imitazioni o i loro prodotti in generale.

È un vero e proprio scandalo, che da una parte dà più potere alle multinazionali rispetto agli stati nazionali, ormai non più sovrani, dall’altra mette sul mercato, a basso costo, prodotti senza controllo di qualsiasi genere che possono danneggiare notevolmente salute ed ambiente. Un Parlamento serio dovrebbe dire un no forte e chiaro. Ma, ovviamente, questo non avverrà “.

Il CETA contro il Made in Italy

Tutto rimandato, almeno per ora. Il voto sul Ceta slitta a martedì 27: in quella data il provvedimento tornerà in Commissione Affari Esteri del Senato, dove i sostenitori del trattato puntano a far approvare il disegno di legge di ratifica (ddl 2849) così da passare subito all’esame dell’aula.

Perché tanta fretta di approvare il Ceta?

Secondo la campagna Stop Ttip Italia, «la decisione coincide con la volontà del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che partirà nel weekend per un viaggio “coast to coast” in Canada dove rimarrà fino al 1 luglio. Per l’occasione vuole portare il Ceta in dono al premier Justin Trudeau, con l’approvazione di almeno una delle camere».

Peccato che questo presunto “garbo istituzionale” delle forze politiche vada a scapito di un confronto serio e articolato nel merito di un trattato che, se approvato, avrà conseguenze davvero rilevanti per l’agricoltura, l’ambiente, la salute e il lavoro dei cittadini europei.

Mentre l’Italia spinge l’acceleratore (ma mette la sordina al dibattito sui media), in altri Paesi crescono i dubbi. In Francia, la Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi su un ricorso che porta la firma di 106 parlamentari e solleva la questione della costituzionalità del Ceta. In Canada, l’assemblea legislativa del Quebec non si riunirà prima di settembre: ciò significa che l’approvazione definitiva del Ceta è comunque destinata a rimanere in standby nel prossimo futuro.

Ceta disastro ambentale

Cosa possiamo fare per fermarlo?

Lo scorso 16 giugno, la campagna Stop Ttip Italia ha indetto una mobilitazione permanente per bloccare il processo accelerato di ratifica del Ceta: ciascuno di noi può impegnare il proprio tempo per contattare i senatori italiani chiedendo loro di votare NO alla ratifica (ecco come si può fare).

Una campagna di pressione della società civile è indirizzata anche al presidente della Repubblica, che in forza del suo ruolo di garanzia può sollecitare il Senato a rinviare il voto.

Per martedì 22, in coincidenza con l’esame del Senato, è indetto a Roma un presidio contro il Ceta in piazza della Rotonda (davanti al Pantheon) a partire dalle ore 10.

Noi invitiamo chi può a partecipare, nel frattempo continuiamo a tenere alta l’attenzione sul tema. Per chi se lo fosse perso, ecco l’editoriale di Carlo Petrini che riepiloga le ragioni della contrarietà di Slow Food al mega-accordo commerciale, pubblicato ieri sulle colonne di La Repubblica.

Il Ceta contro il made in Italy

Oggi [giovedì 22 giugno, NdR] – a meno che non venga riprogrammata la discussione – il Senato dovrà pronunciarsi a proposito del Ceta, il trattato commerciale tra Europa e Canada che si propone l’abbattimento di tutti i dazi doganali e che finge di credere che basti dire che le regole sono uguali per tutti e improvvisamente tutti diventano uguali tra loro. Questo trattato rischia di danneggiare molto seriamente (e ulteriormente) tutta la nostra agricoltura eccellente, le piccole e medie aziende che lavorano con passione, competenza e tantissima pazienza per costruire la reputazione di quel Made in Italy che troviamo poi nei discorsi della politica e dell’economia.

Voglio quindi provare a raccontare ai Senatori che si troveranno oggi a dover dire sì o no, come mai tante associazioni del mondo dell’agricoltura, del consumo, del lavoro e dell’ambiente si sono schierate contro questo trattato. Proverò a enunciare le più importanti:

1) Le imprese agricole canadesi non sono tenute a rispettare la stessa quantità e qualità di regole che devono osservare quelle europee, e italiane nello specifico. Avere meno regole significa poter ignorare più pericoli, avere meno cautele, e dunque avere costi di produzione più bassi (anche se poi il costo per la collettività si potrebbe rivelare ben più alto). Se quei prodotti arrivano sui nostri mercati senza nemmeno l’imposizione di un dazio, come potranno, i nostri agricoltori, competere?

2) Le imprese agricole nordamericane, e canadesi nello specifico, hanno dimensioni, e dunque metodologie, che alle nostre latitudini sono rarissime. I parcheggi delle macchine agricole di quelle aziende superano, di solito, la dimensione media dell’estensione di un’azienda europea. Anche questo ovviamente significa – lasciando da parte la qualità anche ambientale di quell’agricoltura – avere costi di produzione incomparabilmente più bassi quelli europei.

3) L’agricoltura canadese consente l’utilizzo di circa 100 agenti chimici che in Europa sono vietati. Ad oggi il nostro sistema di etichettatura non consente di sapere quale tipo di scelte agronomiche stanno dietro un prodotto in vendita nei negozi. Che fine farà il diritto del consumatore a sapere con precisione cosa sta mangiando? Dovrà diventare un esperto di normative produttive a livello internazionale? Già oggi parte del glifosato che troviamo nel piatto arriva dalle procedure di essiccazione del grano canadese che le nostre industrie acquistano per fare uno dei prodotti di maggiore rappresentatività nazionale, la pasta. Produttori di qualità e consumatori attenti si dedicano alle filiere 100% italiane. Vogliamo infittire la giungla delle preoccupazioni che una famiglia italiana deve avere quando va a fare la spesa?

4) Su 291 denominazioni di origine italiane, solo 41 verranno riconosciute dal Ceta. E le proporzioni delle indicazioni geografiche europee accettate sul totale sono simili. Questo a casa mia non si chiama rispetto, non si chiama parità. Servirà solo a far circolare in Italia prodotti canadesi con nomi simili alle nostre indicazioni geografiche, e a impedire che le medesime arrivino in Canada con il prestigio che si sono costruite.

5) Se ti devi confrontare “alla pari” con un prodotto che costa (alla produzione) molto meno del tuo, cercherai di ridurre i tuoi costi. Risparmierai su tutto il risparmiabile, ma alla fine ti troverai costretto a risparmiare sui diritti: di chi lavora per te, di chi acquista i tuoi prodotti, di un ambiente già sufficientemente vessato. L’Italia sta facendo scelte importanti sul fronte della lotta al lavoro nero, all’inquinamento, ai cambiamenti climatici: questo trattato vanificherebbe tanti di quegli sforzi.

Carlo Petrini

Fonte: Slowfood

[ad_2]

Source link

Tags: CETA
Next Post

Islamic State in Asia: Saudi-Funding and Naive Policymakers Endanger Region

Please login to join discussion
Siria – Mosca fa notare all’ONU che, senza le proditorie ed ostili iniziative occidentali, non ci sarebbero bisogno di ‘aiuti umanitari’ in Siria

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan critica la presenza dei “colori LGBT” all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di New York

25 Settembre 2023
Siria. La distruzione della memoria: il santuario di San Simeone

Siria. La distruzione della memoria: il santuario di San Simeone

25 Settembre 2023

L’ultima speranza per il gas dell’Europa è finita: i Paesi Bassi chiudono Groningen

24 Settembre 2023
Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina missili ATACMS

Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina missili ATACMS

24 Settembre 2023
Il mistero del progresso tecnologico del XIX secolo e perché è stato frenato

Il mistero del progresso tecnologico del XIX secolo e perché è stato frenato

24 Settembre 2023
Rishi Sunak ha effettuato un cambiamento di rotta nei piani ambientali (e noi?)

Rishi Sunak ha effettuato un cambiamento di rotta nei piani ambientali (e noi?)

24 Settembre 2023

Newsletter

Autore

Patrizio Ricci associato Freelance International Press (FLIP), autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

Recent Stories

  • Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan critica la presenza dei “colori LGBT” all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di New York
  • Siria. La distruzione della memoria: il santuario di San Simeone

Disclaimer

Le immagini utilizzate in questo sito sono largamente diffuse su internet, quindi ritenute di pubblico dominio.
Qualsiasi immagine o contenuto coperto da copyright sarà rimosso dietro segnalazione a questo indirizzo: [email protected].

Follow Us

Facebook Twitter Telegram
  • Attualità
  • Geopolitica
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Scienza e Tecnologia
  • Cookie Policy

© 2023 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

No Result
View All Result
  • Attualità
    • Politica Italiana
  • Geopolitica
    • Guerra ucraina
    • Conflitti globali
  • Cultura e Società
    • Chiesa
  • Economia
  • Scienza e Tecnologia
  • Cookie Policy
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies.
Do not sell my personal information.
Cookie SettingsAccept
Manage consent

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-advertisement1 yearSet by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie records the user consent for the cookies in the "Advertisement" category.
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
CookieLawInfoConsent1 yearCookieYes sets this cookie to record the default button state of the corresponding category and the status of CCPA. It works only in coordination with the primary cookie.
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
CookieDurataDescrizione
_gat1 minuteGoogle Universal Analytics sets this cookie to restrain request rate and thus limit data collection on high-traffic sites.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
CookieDurataDescrizione
CONSENT2 yearsYouTube sets this cookie via embedded YouTube videos and registers anonymous statistical data.
_ga1 year 1 month 4 daysGoogle Analytics sets this cookie to calculate visitor, session and campaign data and track site usage for the site's analytics report. The cookie stores information anonymously and assigns a randomly generated number to recognise unique visitors.
_ga_*1 year 1 month 4 daysGoogle Analytics sets this cookie to store and count page views.
_gid1 dayGoogle Analytics sets this cookie to store information on how visitors use a website while also creating an analytics report of the website's performance. Some of the collected data includes the number of visitors, their source, and the pages they visit anonymously.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
CookieDurataDescrizione
VISITOR_INFO1_LIVE5 months 27 daysYouTube sets this cookie to measure bandwidth, determining whether the user gets the new or old player interface.
YSCsessionYoutube sets this cookie to track the views of embedded videos on Youtube pages.
yt-remote-connected-devicesneverYouTube sets this cookie to store the user's video preferences using embedded YouTube videos.
yt-remote-device-idneverYouTube sets this cookie to store the user's video preferences using embedded YouTube videos.
yt.innertube::nextIdneverYouTube sets this cookie to register a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.
yt.innertube::requestsneverYouTube sets this cookie to register a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
CookieDurataDescrizione
jnews_view_counter_visits[0]less than a minuteDescription is currently not available.
VISITOR_PRIVACY_METADATA5 months 27 daysDescription is currently not available.
ACCETTA E SALVA
Powered by CookieYes Logo