La variante? Gli insulti alla Meloni, figlia di genitore 1 e genitore 2: eccola la variante umana più contagiosa

meloni

L’episodio grottesco dell’attacco meschino e violento alla Meloni dimostra come la componente radical-chic di sinistra, abbia occupato le nostre università e consideri come una missione quella di orientare e dirigere gli italiani. Questo c’entra molto con il test quotidiano, a grandezza naturale, della dittatura sanitaria odierna, che mira a valutare fino a che punto l’elite riesca a tiranneggiare la “plebe”.

La replica di Sgarbi al gesto meschino contro la Meloni – NEL VIDEO –  apre il vaso di pandora, ove molti esponenti di sinistra hanno condannato il professorone – ed i suoi compagni di merenda sghignazzanti – per sessismo, ma non per la parte più ragionata dell’invettiva, ove molti condividono e reclamano il diritto per essi soli di pensare e cogliere la realtà e quindi di giudicare.

Sgarbi infatti fa notare che il punto cruciale nelle invettive del professorone non è il sessismo, quando l’indegnità altrui. Infatti, la misoginia e la omofobia trovano la sensibilità di tutti e  sono atteggiamenti sanzionati dalla legge. Mentre la convinzione di essere dalla parte giusta della storia è convinzione esatta dei nuovi maestri, di cui quotidianamente vediamo una bella passerella nei media nazionali unificati, venduti per 30 denari.

Il punto toccato da Vittorio Sgarbi, invece, è più ampio e tocca le corde di una altra questione: il punto cruciale non è solo il sessismo, ma è la depravazione ‘in cattedra’ (a cui si accede per rigorosissimo concorso) che ha un dovere di ‘istruire’ gli italiani e occupare i posti di potere non per le proprie virtù ma per l’asserita ‘indegnità’ degli altri. Ovvero, il punto è la convinzione di appartenere ad una casta, la sola che può sedere in Parlamento. Il resto, la plebe, non può arrogarsi il diritto di pensare e deve restare al proprio posto e non disturbare il ‘conducente’.

Molti non l’hanno colto, a giudicare dal contenuto dei comunicati che hanno fatto; il punto resta. E non è opinione di un singolo. La mite pena di 3 mesi di sospensione data dal Senato accademico al professorone ne è l’evidenza.

Abbiamo visto un pensiero così insincero, corrotto e brutale che il semplice “essere” può dare a queste persone reazioni spropositate: semplicemente esistere può dare a queste persone un grave trauma.

patrizioricci by @vietatoparlare

Radio Radio TV: Sgarbi porta alla Corte Costituzionale le anomalie del ricorso al DPCM ad oltranza

Diversamente rispetto a quello che accade in altri Paesi europei, come la Germania, in Italia il comune cittadino non si può rivolgere come singolo soggetto legale alla Corte costituzionale. In tempo di #emergenza e #Dpcm ne deriva che il popolo costretto a misure restrittive di ampia portata, non può contestarne la legittimità.[spacing size=”10″]
La legge italiana, però, conferisce questa prerogativa ai rappresentanti eletti dal popolo, cioè ai parlamentari della Repubblica. E qualcuno, dopo mesi di critiche nei confronti del #Governo si è mosso contro i provvedimenti emanati dal Premier #Conte. Si tratta del deputato Vittorio #Sgarbi che, per mano dell’avvocato Alessandro Fusillo, ha presentato ricorso contro Palazzo Chigi e ha chiamato la Consulta a giudicare un presunto conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato.[spacing size=”10″]
“In estrema sintesi sosteniamo che il #Parlamento è stato espropriato delle sue funzioni”, ha spiegato il legale ai microfoni di Fabio #Duranti e Francesco Vergovich. Queste le motivazioni dell’Avv. #Fusillo a “Un giorno speciale”. “Noi del Movimento libertario da mesi ci stavamo chiedendo com’è possibile che nessun parlamentare solleva il conflitto di attribuzione? Poi abbiamo conosciuto il deputato #VittorioSgarbi e gli abbiamo proposto di presentare questo procedimento di conflitto di attribuzione. Cosa diciamo in estrema sintesi? Che il Parlamento è stato espropriato delle sue funzioni.[spacing size=”10″]
In un Paese democratico le leggi vengono fatte dal Parlamento. Tutte le fondamenta di un Paese democratico sono state messe in discussione, non da una legge (e già ci sarebbero dei problemi), ma da un decreto del Presidente del Consiglio. Quindi noi siamo al di fuori della legalità costituzionale, in cui il Governo ha delegato il suo Presidente del Consiglio ad adottare delle norme che incidono in modo drammatico e terribilmente invasivo sui nostri diritti fondamentali.[spacing size=”10″]
Quello che dice l’Onorevole Sgarbi e che diciamo noi nel ricorso è che questo non è possibile. La #Costituzione italiana non prevede lo stato di eccezione. Il Parlamento ha il diritto di discutere i provvedimenti, di modificarli e di svolgere le sue funzioni. Tutto questo è stato buttato alle ortiche sulla base di un’emergenza sulla quale ci sono dei fondatissimi dubbi. Stiamo vivendo un lento scivolamento verso una forma di #dittatura presidenziale, di #dittaturasanitaria“.[spacing size=”10”]
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