Stefano Orsi: Aree di crisi nel mondo aggiornamento 12-9-2019

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Aree di crisi nel mondo n. 15 del 12-9-2019

di Stefano Orsi –  fonte Il SudEst

In questo nuovo articolo andremo a fare il punto su alcune aree di crisi che abbiamo già trattato in passato e alcune invece nuove, iniziamo intanto con la Siria e poi procederemo.

[su_heading style=”modern-2-blue” size=”21″ align=”left”]Siria – Provincia occupata di Idlib[/su_heading]
I bombardamenti russo siriani contro postazioni di Al Qaeda
Sono ormai ricominciati vistosamente i bombardamenti in preparazione di un nuovo massiccio attacco Siro-russo, si questa volta sono segnalate massicce formazioni di fanteria russa a ridosso delle possibili offensive, ma potrebbero anche essere impiegate come forze di garanzia nelle aree da poco liberate in vista del ritorno già iniziato di molti civili sfollati in precedenza.
L’11 di settembre, il karma è beffardo, si è celebrato il 54° compleanno del Presidente siriano Bashar al Assad, Naturalmente gli porgiamo i nostri auguri come hanno fatto anche milioni di siriani.[su_spacer]
Il Presidente siriano Bashar al Assad con la splendida moglie Asma al cinema la sera del suo compleanno

I fronti su cui ci si attendono nuove operazioni sono tre, oltre al già citato fronte a nord di Khan Shaykun , con l’intento di rompere le linee difensive terroriste e raggiungere Maraat al Numan, abbiamo il grosso della 4° Divisione corazzata schierata a nord di Latakia, pronta a dare un nuovo assalto alla sua nemesi, il villaggio di Kabani che resiste da mesi ed è strategico per la sua posizione dominante sulla piana di Al Gaab.

Poi anche Aleppo, molti sono stati i rinforzi giunti qui, il che ci lascia intendere che dopo l’ultimatum lanciato dall’SAA alle forze di Al Qaeda, di arretrare in rispetto degli accordi di Astana, ora potrebbero forzare loro la mano con una serie di offensive, dapprima in tono minore per studiare le loro difese, e poi progressivamente sempre più violente.
Nel frattempo l’esercito siriano sta operando attacchi nel deserto tra Palmira e Deyr Ezzour, sono state attaccate ed eliminate diverse basi dell’ISIS, e distrutti molti loro mezzi, nei mesi scorsi furono diversi gli agguati organizzati dai terroristi contro pattuglie dell’SAA.
Israele ha nuovamente attaccato la Siria, sono stati colpiti alcuni capannoni in costruzione per una base militare vicino ad Al Abukamal, località al confine tra Siria ed Iraq e quindi area delicata, inoltre colpendo l’installazione militare, Israele favorisce l’ISIS, che vede in queste basi, un pericolo per la sua prosecuzione dell’azione bellica in Siria, è evidente che gli interessi di Telaviv debbano essere difesi soprattutto quando presenti in Siria…La giustificazione data da Israele è stata che queste installazioni vedevano la presenza di milizie sciite irachene assistite sia dall’Iran che da Hezbollah, ma visto che entrambe sono giustificatamente presenti in Siria, su invito del governo per combattere l’ISIS ed Al Qaeda, è ovvio che cerchino di avere basi per gestire la loro logistica, e non rappresentano certo una minaccia per altri stati, ma anche se fosse non è certo giustificabile un attacco aereo senza alcuna provocazione o attacco iniziale da parte delle vittime.[su_spacer]
[su_heading style=”modern-2-blue” size=”21″ align=”left”]Afghanistan[/su_heading]

È fallita la trattativa tra Usa e Talebani, dopo i pesanti attacchi con successo su Kunduz, e i recenti attentati a Kabul, l’amministrazione Trump ha interrotto le trattative affermando che ormai i vertici talebani, non controllino più i gruppi minori e pertanto sia impossibile procedere oltre.

I leader talebani hanno affermato che con il ritiro degli USA dalle trattative, l’amministrazione Trump pagherà un caro prezzo alla prosecuzione dei combattimenti.
Notizia dell’altro ieri, invece Bolton il falco dell’amministrazione repubblicana, è stato licenziato da Trump, che ora cerca un valido sostituto, forse Pompeo.[su_spacer]
[su_heading style=”modern-2-blue” size=”21″ align=”left”]Iran[/su_heading]

Mentre non calano le forti tensioni tra il paese e le potenze occidentali che strozzano il Paese con sanzioni e blocco economico, una coppia di blogger australiana ha pensato bene di violare le leggi che regolamentano l”utilizzo di droni in luogo pubblico, norme rigidissime per pericolo di attentati o spionaggio, e rischia ora 10 anni di galera, oltre che di provocare nuove tensioni tra Canberra e Teheran.

Jolie King e Mark Firkin
Sono sempre di più i Paesi nel mondo che stanno proibendo l’uso dei droni privati in luoghi pubblici in mancanza di specifiche qualifiche e permessi, anche in Italia esistono norme che ne regolamentano l’uso, ma sicuramente le sanzioni in caso di violazione presumo siano amministrative più che penali.
Prima di partire per qualche paese, è bene informarsi se le attività che si intendono praticare, siano considerate lecite, e che i materiali che si trasportano non violino leggi, meglio prevenire che rischiare l’arresto.
Adrian Darya 1

La petroliera iraniana Adrian Darya 1 è stata fotografata da un satellite a due miglia dalla costa di fronte a Tartus in Siria

Notizie dalla Russia, dove si è svolto il Maks 2019, riportano che l’Iran sarebbe interessato all’acquisizione del caccia di superiorità aerea SU35 di produzione russa, penso che a breve apriranno le trattative anche per sistemi S400 per la difesa aerea, sistema di cui l’Iran necessita data la politica aggressiva portata avanti dagli USA.

Il Presidente Trump, con uno dei suoi soliti ribaltamenti delle carte sul tavolo, si è detto disponibile per incontrare il suo omologo iraniano Rohani. È in programma a New York una assemblea delle Nazioni Unite, e pertanto ci sarebbe la presenza di entrambi, è possibile che questo incontro sia stato mediato in occasione dello scorso G7 cui venne invitato anche l’Iran, che però ha incontrato solo la delegazione francese guidata da Macron, che avrebbe presentato alcune forme di possibili incentivi preliminari in vista di un incontro con l’amministrazione Usa. Sul tavolo c’è l’accordo sul nucleare iraniano, che gli USA hanno tradito imponendo nuove sanzioni all’Iran e minacciando anche l’intervento armato, finora scongiurato dalle attente difese iraniane che hanno anche abbattuto un costosissimo Global Hawk, drone americano di ultima generazione.

[su_heading style=”modern-2-blue” size=”21″ align=”left”]Corea del Nord[/su_heading]

Sono ripresi ormai, a pieno regime i collaudi e prove tecniche di tutti i sistemi missilistici di Pyongyang, sono già otto i test effettuati da fine luglio, ci troviamo, pertanto, in una situazione simile a quella antecedente gli incontri di distensione tra Kim e Trump.

[su_heading style=”modern-2-blue” size=”21″ align=”left”]Russia[/su_heading]
Navalny
Le recenti elezioni amministrative locali hanno suggellato il calo di popolarità del partito Russia Unita, partito di maggioranza nel Paese, sebbene vi sia stata una affluenza molto bassa, meno del 22%, il voto ha confermato il trend di crescita del Partito Comunista Russo, unico grande partito di opposizione nel Paese, singolare l’interpretazione data dai media italiani e presumo occidentali, che attribuiscono il merito al loro beniamino Navalny o alla sua collaboratrice-modella, Sobol, che pur non avendo mai raccolto nemmeno il due% nel Paese, ed essendo quindi da sempre ininfluenti, avrebbero, a detta dei media occidentali, influenzato l’esito del voto con un appello al voto intelligente, ovvero chiedendo di concentrare il voto di opposizione sui candidati che avessero il maggior numero di chances di vittoria, come se il lavoro svolto da anni nel paese, da parte dei partiti veri presenti in tutta la Russia avesse beneficiato in qualche modo delle chiacchiere al vento di quei due simpatizzanti neonazisti tanto cari ai media occidentali.
Manifestazione Partito Comunista Russo

La crescita delle opposizioni vere arriva dopo manifestazioni di piazza e mobilitazioni riuscite nei numeri in tutta la Russia, a differenza delle pagliacciate di Navalny e Sobol che sono ignorati del tutto dai cittadini russi, e già nelle precedenti elezioni, anche alle politiche, si era palesata ampiamente, anche in assenza di appelli magici al voto intelligente…

Si è concluso il Maks 2019, salone aeronautico di primaria importanza mondiale, in crescita costante anche quest’anno, oltre ai modelli commerciali presenti sono emersi possibili nuovi acquirenti dei sistemi di caccia di superiorità aerea Su35, oltre al già citato Iran, hanno manifestato interesse, anche la Turchia starebbe valutandone l’acquisto, e la Cina stessa avrebbe chiesto un ulteriore lotto di caccia una volta consegnati gli ultimi già acquistati. Non solo, anche il rinnovato caccia Mig 35 ha suscitato positive impressioni nei tecnici inviati a valutarli, 5 Paesi sarebbero già interessati, si tratta di Iran, India, Egitto, Bielorussia e Corea del Nord, che possedendo già la piattaforma Mig29 vedrebbe già addestrato molto personale che andrebbe solo aggiornato con le modifiche importanti integrate nel caccia, dai nuovi motori a tutta l’elettronica, inoltre i costi di gestione, in questa rinnovata veste si sono abbassati di cinque volte, rendendolo estremamente competitivo per i costi di esercizio abbinati alla modernità dei nuovi sistemi di bordo.
Argentina
Argentina
Imponenti manifestazioni di piazza si stanno svolgendo in questi giorni nel Paese, la causa è la protesta per la pesantissima crisi economica scatenata dalle riforme ordo-liberiste messe in atto dal criminale governo Macri, successore della Presidente Cristina Kirchner, il primo osannato dai media occidentali all’atto della sua vittoria elettorale, la seconda invece additata a populista e quindi bollata come inetta.
Svalutazione, carenza di beni di prima necessità, non solo cibo ma anche acqua potabile, che colpisce nella capitale quasi il trenta percento della popolazione, nel resto del Paese, la disoccupazione sta arrivando a livelli da vero allarme a cui si abbina l’assoluta mancanza di controllo sui prezzi dei generi di prima necessità, che il Presidente ha sempre rifiutato in omaggio ai precetti della presidentessa del FMI la futura presidente della banca Centrale Europea, la famigerata e condannata dal tribunale francese per abuso d’ufficio, durante il suo incarico di Ministro francese, Cristine Lagarde. Il FMI oltretutto ha prestato cifre considerevoli al Paese proprio su richiesta di Macri ed ora è in grave difficoltà el restituire gli importi.

La valuta argentina, il Peso, è in caduta libera, eppure nessun Paese sta imponendo sanzioni all’argentina come invece stanno facendo con il Venezuela, anzi, ne parlano come se non fosse nemmeno colpa del Presidente ma della fatalità questa situazione, laddove invece in Venezuela, strozzato dagli Usa e dall’Europa, la colpa viene interamente data ad un Presidente, Maduro, che ha l’appoggio del suo popolo.

Vedremo se Macri verrà rieletto nelle prossime elezioni presidenziali del 27 ottobre, io ne dubito.
Ucraina
[su_heading style=”modern-2-blue” size=”21″ align=”left”]Ucraina[/su_heading]

Si è svolto uno scambio di prigionieri con la mediazione russa, stranamente i media invece parlavano di scambio di prigionieri tra Russia ed Ucraina, 35 prigionieri per parte sono ritornati a casa, mentre in Ucraina sono tornati tutti cittadini ucraini, come ci si poteva immaginare, in Russia sono giunti non cittadini russi, ma alcuni cittadini ucraini in possesso di doppio passaporto come il giornalista Kirill Vyshinsky, 13 in tutto, e poi altri 22 cittadini ucraini, che torneranno ora nel Donbass.

Kirill Vyshinsky

.Interessante come invece i media occidentali abbiano definito i rilasci da parte di Kiev come esclusivamente composti di cittadini russi, credo per via della disinformazione messa in atto scientificamente da anni ,parlando sempre di “invasione” o di “occupazione” come nel caso della Crimea, regione autonoma che decise con un referendum popolare il suo rientro in Russia, e che aveva votato nel suo Parlamento di richiedere aiuto alla Russia, temendo l’intervento armato ucraino.

[su_heading style=”modern-2-blue” size=”21″ align=”left”]Hong Kong[/su_heading]
Parlano di ingerenze di altri Paesi nella loro politica.
Finanziano rivolte, controrivoluzioni, golpe, guerre civili, massacri e omicidi, stragi ed attentati in altri Paesi.
Hong Kong ultima tappa del tour della politica estera made in USA…I personaggi con cui è ritratto Wong, talmente perseguitato dalla Cina da essere libero di muoversi nel mondo a suo piacimento, sono esempi delle leve usate in passato dagli USA e di ciò che ne è seguito, parlare di White Helmets equivale a citare Al Qaeda, Parlare di Maidan equivale a parlare del neonazismo crescente, parlare degli USA oggi ci ricorda di come l’11 settembre del 1973 vollero un Golpe in Cile.
https://www.facebook.com/stefano.orsi.376/posts/1647915905342616?notif_id=1568212451584277&notif_t=feedback_reaction_generic
Dal video in diretta dalla città di Hong Kong abbiamo esaminato i fotogrammi della piccola manifestazione diretta davanti all’ambasciata USA per sollecitare gli aiuti ed il sostegno internazionale, è da notare come quelli definiti dai nostri media come pacifici, siano innanzitutto pochissimi, credo al massimo 50 e molti di questi risultano armati di spranghe di ferro, o bottiglie molotov, armi che possono cagionare facilmente ferite mortali.
La mossa del Governatore della città Carrie Lam di ritirare la legge contestata pare isolare sempre più i manifestanti organizzati dalle potenze estere al fine di causare incidenti gravi ed isolare la Cina, come abbiamo invece seguito la polizia si tiene in disparte limitandosi ad intervenire quando i manifestanti attaccano la popolazione o causano danni alle strutture e ai servizi.
Stefano Orsi
Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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