Siria – Aggiornamento 09/03/2020

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Situazione nelle provincie siriane

Provincia di Aleppo: Aleppo settentrionale
Le ”forze curde di liberazione di Afrin” l’8 marzo hanno annunciato che le loro unità hanno lanciato una nuova serie di attacchi contro le forze turche nel nord di Aleppo. Il gruppo curdo riferisce una serie di operazioni eseguite dal 4 al 7 marzo. A conferma, i curdi hanno pubblicato video pertinenti.

Le unità dell’esercito arabo siriano hanno scoperto un nascondiglio fortificato dai i terroristi scavato sotto una montagna vicino alla città di Anjara, oltre a un tunnel nell’area di al-Layramoun (qui le immagini di Sana)
Il tunnel scavato nella roccia era sottostante un edificio in costruzione, e si estendeva estende per 400 metri verso est verso il quartiere di al-Khalidiye.

Provincia di Idlib:
il 7 marzo l’esercito arabo siriano ha liberato due insediamenti nel sud di Idlib.

Nel pomeriggio, le unità delle forze armate siriane (SAA) hanno stabilito il controllo su Marat Mahus e Buraj. Secondo le informazioni disponibili, i militanti si sono ritirati dai villaggi dopo i bombardamenti di SAA.

Nel sud di Idlib, l’esercito siriano ha scoperto un grande arsenale di jihadisti. Probabilmente, è stato lasciato dai militanti durante il ritiro, giacchè è mancato il tempo materiale di trasferirlo. Tutte le armi e le munizioni erano di fabbricazione turca.

L’8 marzo, l’esercito turco ha creato un altro “posto di osservazione” provincia di Idlib. Un punto di monitoraggio è stato costituito vicino alla città di Zardan, a 15 km dal capoluogo di provincia.

Video: colonna turca con veicoli corazzati si dirige verso Big Idlib, parte 1

Video: la colonna turca con veicoli corazzati si dirige verso Big Idlib, parte 2

Inoltre, sono iniziati i lavori per ripulire l’autostrada M4   e renderla transitabile al traffico civile. C’è il video del ministero dei trasporti ma io nutro qualche dubbio, mi pare un po’ prematuro. L’area non è ancora sicura per la presenza dei terroristi.

Provincia di Hasaka:
sabato, i residenti del villaggio di Al-Kuzliya hanno accolto “calorosamente” i militari statunitensi. Il convoglio americano, composto da sette unità di veicoli corazzati, è stato bloccato da una unità dell’esercito siriano. Di conseguenza, gli americani furono costretti a tornare indietro.

Un grosso convoglio delle forze armate russe oggi è partito da Tel Tamr in direzione di El-Kamyshly, Siria nord-orientale, provincia di Al-Hasaka.

Provincia di Homs:
l’Aeronautica militare siriana ha perso uno dei suoi caccia MiG-29SM potenziati. Lo ha riferito il 7 marzo la Syrian News Agency (SANA).

L’aereo si è schiantato immediatamente dopo essere decollato dalla base aerea di Shayrat. Il colonnello pilota Younes Al-MacDeed è morto.
L’incidente è avvenuto il 5 marzo. L’ indagine tecnica sui motivi del disastro ha rilevato che il MiG-29 si è schiantato per motivi tecnici.

Alcune informazioni sull’abbattimento di droni turchi

Infine giungono alcune informazione circa l’utilizzo dei droni da parte dei turchi ed il bilancio degli abbattuti. In proposito, vengono pubblicate statistiche sullo scontro tra i sistemi di difesa aerea siriana e droni turchi, ampiamente utilizzati durante le ostilità nella provincia di Idlib.
Secondo l’osservatore militare ”sirian MC” vicino all’esercito siriano che pubblica notizie  su alcuni canali social, i sistemi antiaerei Buk-M2E hanno lanciato 25 missili e colpito 20 droni. Dei 25 missili tre missili superarono gli obiettivi, due si autodistrussero. Più della metà dei droni abbattuti cadde in territorio controllato dai militanti.

Il sistema missilistico antiaereo Buk-M2E è una versione da esportazione del sistema di difesa aerea a medio raggio, in servizio con l’esercito russo dal 2008. Rispetto ai suoi predecessori, il lavoro su obiettivi a bassa quota è stato migliorato, il tempo di reazione al bersaglio è stato ridotto a 10 secondi, il tempo di spiegamento dalla marcia è di 5 minuti. La divisione Bukov può sparare contro 24 bersagli contemporaneamente.

La Turchia è stato il primo paese ad usare in guerra uno sciame di droni

Un alto funzionario turco, a condizione di anonimato, disse a Bloomberg che il suo paese è stato il primo ad usare una nuova tattica in Siria chiamata “sciame di droni”. Gli UAV sono ampiamente usati per scopi di ricognizione e per regolare il fuoco di artiglieria. In Idlib vengono utilizzati due tipi di dispositivi: Bayraktar TB2 operativo-tattico e TAI Anka multiuso. Le autorità turche hanno confermato la perdita di 12 droni.

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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