SIRIA – Aerei israeliani hanno attaccato la città siriana di Latakia, vicino alla quale si trova la base aerea russa di Khmeimim

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La televisione di stato siriana riferisce che un attacco aereo israeliano ha colpito il porto di Latakia (Siria) alle ore 3:21 circa (ora locale).

I sistemi di difesa aerea siriani hanno respinto parzialmente l’attacco dell’aviazione israeliana ma alcuni missili hanno bucato le difese. Nel Mediterraneo c’è molto traffico aereo e questo è spesso utilizzato dagli aerei israeliani per confondere le difese aeree siriane che hanno già avuto in precedenza problemi di questo tipo.

L’obiettivo dell’aviazione israeliana, secondo quando riferito da fonti militari siriane a SANA, sono stati alcuni container nel sito adibito allo stoccaggio, in un’area specifica del porto: “Il nemico ha lanciato un attacco missilistico aereo dal Mar Mediterraneo a ovest della città di Latakia, prendendo di mira un sito di container in un porto commerciale di Latakia”, riferisce SANA.

A seguito dell’aggressione, sul posto è scoppiato un incendio e si sono verificati danni rilevanti. Non vengono fornite informazioni su eventuali vittime, osserva New Inform

Il governatore di Latakia, Amer Ismail Hilal, ha affermato che i soccorritori sono stati in grado di spegnere rapidamente gli incendi che si sono verificati nel sito del container dopo l’attacco missilistico.

Il porto di Latakia si trova a soli 15 chilometri dalla base delle forze aerospaziali russe a Khmeimim. Serve come porta di mare per la Siria. Tutto il traffico diretto in Siria passa per il porto che riceve regolarmente beni di prima necessità e generi alimentari. Khmeimim esiste in Siria dal 2015.

Si tratta del secondo attacco di aerei israeliani al porto di Latakia nell’ultimo mese: l’ultima volta è avvenuto il 7 dicembre.

La leadership siriana ha ripetutamente chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di esercitare pressioni su Israele per fermare gli attacchi sul territorio della repubblica, poiché tali azioni violano la sua sovranità e portano ad un aumento della tensione nella regione.

La pubblicazione “Haaretz”, citando fonti, ha scritto che gli attacchi israeliani erano diretti contro un carico di armi destinato alle milizie iraniane in Siria.

Secondo i media di Dubai, l’obiettivo attacco sarebbe stata una partita di armi e attrezzature iraniane per le formazioni sciite che combattono a fianco dell’esercito siriano. Questo carico sarebbe diventato l’obiettivo degli aerei israeliani.

Gli attacchi mirerebbero quindi a munizioni e missili forniti alle forze iraniane in Siria, ma a giudicare dai video e dalla vicinanza dei vigili del fuoco nelle fasi di spegnimento, l’ipotesi che ad essere colpito sia stato un carico di munizioni è abbastanza dubbia. Inoltre, le munizioni non sarebbero custodite in un container ma subito smistate. È noto che la polvere e le munizioni non vanno chiuse in container blindati perché il vero pericolo è rappresentato proprio da questi, che potrebbero esplodere in modo molto violento. A meno che l’intervento dei vigili del fuoco sia avvenuto dopo un congruo lasso di tempo ed a esplosioni avvenute.

Vp News

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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