Sabotaggio a North Stream 1 e 2: perdita di gas enormi

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La causa più probabile una serie di sabotaggi, Sarebbe plausibile anche un caso fortuito, un difetto nel tubo o nella giuntura, che provoca una perdita di gas. Tuttavia, la perdita su due tubi diversi in due luoghi diversi è improbabile si possa imputare alla casualità, difficile da immaginare due perdite contemporaneamente. In un giorno, sono avvenute 3 esplosioni e perdite su 2 tubi diversi.

Tutto è avvenuto in modo troppo sincrono. Tali coincidenze semplicemente non accadono.  Anche senza le informazioni dei sismologi svedesi, è chiaro che si trattava tutt’altro che di un incidente. 

Un gasdotto è protetto sott’acqua da un guscio di cemento. È quasi impossibile danneggiare meccanicamente il tubo del gasdotto. I tubi hanno uno spessore della parete di 35-40 mm. con rivestimento polimerico esterno ed interno. Più tubi dir calcestruzzo con uno spessore da 60 a 110 mm. Inoltre vengono interrati con macerie. Pertanto, solo gli esplosivi, molti esplosivi, potrebbero danneggiare tre tubi contemporaneamente. Altri particolari: le due esplosioni sono avvenute su gasdotti russi ed in acque territoriali danesi e svedesi relativamente basse, circa 50 metri.  Si stima che le perdite di gas finora ammontino 2 miliardi di dollari.

TV SVEDESE: REGISTRATA ATTIVITÀ SISMOLOGICA ANOMALA
Un esperto svedese, parlando alla TV nazionale svedese, ha affermato che domenica notte alle 19.04 ora svedese è stata registrata un’attività sismologica anomala (l’ultima attività sismica in quest’area è stata registrata nel 2016).  Sono state registrate due probabili esplosioni, una delle quali di magnitudo 2.3. L’evento potrebbe indicare che le perdite al gasdotto Nordstream 1 e 2 sono state causate da esplosivi e quindi si tratterebbe di sabotaggi.

SISMOLOGO SVEDESE: DUE ESPLOSIONI VICINO AL NORD STREAM
Le fughe di gas sul Nord Stream 1 e 2 sono oggetto di indagine da parte dello stato tedesco come attacchi deliberati. Ora SVT può rivelare che le stazioni di misurazione sia in Svezia che in Danimarca hanno registrato forti esplosioni sottomarine nella stessa area delle perdite di gas lunedì.

“Non c’è dubbio che si tratti di esplosioni”, afferma Björn Lund, docente di sismologia presso la Swedish National Seismic Network, SNSN.
Le triple fughe di notizie su Nord Stream 1 e 2 di lunedì sono oggetto di indagine come probabile sabotaggio.
Ora SVT può rivelare che la rete sismica nazionale svedese ha rilevato due chiare esplosioni nell’area lunedì. Una delle esplosioni ha avuto una magnitudo di 2,3 ed è stata registrata in ben 30 stazioni di misurazione nel sud della Svezia.
“Si può vedere chiaramente come le onde rimbalzino dal fondo alla superficie. Non c’è dubbio che è stata un’esplosione. Avevamo anche una stazione a Gnosjö che lo ha rilevato”, afferma Björn Lund, docente di sismologia e direttore della rete sismica nazionale svedese, che misura i terremoti e le esplosioni svedesi.
La prima esplosione è stata registrata alle 02:03 della notte di lunedì e la seconda alle 19:04 di lunedì sera.
Gli avvisi sulle fughe di gas sono arrivati dall’amministrazione marittima rispettivamente alle 13:52 e alle 20:41 di lunedì, dopo che le navi hanno rilevato bolle in superficie.
SVT ha ottenuto le coordinate delle esplosioni misurate e si trovano nella stessa area in cui sono state registrate le fughe di gas.
L’ultima volta che un evento sismologico simile è stato registrato nell’area è stato nel 2016. Secondo Björn Lund, non è un’area solitamente utilizzata per le esercitazioni dalla difesa.
“Di solito riceviamo informazioni su esplosioni che avvengono sott’acqua, ma a volte non le capiamo. In questo caso, non abbiamo ricevuto alcuna informazione”.
Secondo Björn Lund, le informazioni sulle esplosioni sono state trasmesse alle forze armate svedesi. SVT ha chiesto un commento alle forze armate svedesi. (Fonte: SVT (https://www.svt.se/nyheter/inrikes/svt-avslojar-tva-explosioner-intill-nord-stream))

NORDSTREAM, DANIMARCA: “LA CREPA È MOLTO GRANDE, PERDITE ENORMI”
Le perdite di gas del Nord Stream non sono una piccola crepa, ma un “buco davvero grande”. L’agenzia danese per l’energia afferma che “Siamo preoccupati per quello che è successo là fuori. E se ci sono altre cose in arrivo”. Stanno fuoriuscendo enormi quantità di gas.
(Fonte: Berlingske (https://www.berlingske.dk/samfund/kaempe-gaslaekage-foruroliger-myndighederne-det-er-ikke-en-lille-spraekke))

PESKOV: “NON SI PUÒ ESCLUDERE IL SABOTAGGIO”
Il Cremlino ha dichiarato oggi di non escludere il sabotaggio come causa del danno alla rete di gasdotti Nord Stream costruita dalla Russia nel Mar Baltico.
“Nessuna opzione può essere esclusa in questo momento”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in una teleconferenza con i giornalisti quando gli è stato chiesto se il sabotaggio fosse la ragione del danno. Ha anche affermato che il Cremlino è molto preoccupato per la situazione, che richiede un’indagine tempestiva in quanto si trattava di un problema per la sicurezza energetica per “l’intero continente”
(Fonte: Reuters (https://www.reuters.com/article/ukraine-crisis-nordstream-kremlin/kremlin-sabotage-cannot-be-ruled-out-as-reason-for-nord-stream-damage-idUSS8N2ZU05Q))

GLI USA PRECEDENTEMENTE AVEVANO MINACCIATO DI SABOTARE IL NORTH STREAM 2: CORREVA IL 7 FEBBRAIO 2022…
Biden:
Se la Russia invade di nuovo l’Ucraina con truppe, carri armati ecc., non esisterà più un Nord Stream 2. Lo toglieremo di mezzo per sempre“.
Giornalista:
“Ma, esattamente, come farete, considerato che il progetto è sotto il controllo tedesco?”
Biden:
“Le garantisco che siamo in grado di farlo”. (Fonte: ABC News (https://twitter.com/ABC/status/1490792461979078662))

tramite canale Telegram Giubbe Rosse

Considerazioni

Nelle ultime ore c’erano stati piccoli passi per un appianamento della situazione in Ucraina, balenava il tentativo di raggiungere una parvenza di pace. Putin aveva appena detto a Erdogan che era pronto a negoziare, seppure non con le condizioni iniziali.  Inoltre, North Stream 2 poteva essere aperto nel caso la Germania avesse ‘ceduto’. Credo che questo sarebbe stato possibile nei prossimi mesi, sia per la chiusura di aziende tedesche energivore e sia per l’energia insufficiente per i cittadini. Già adesso il consenso per le sanzioni era sceso in pochi mesi dal 66% al 51%… Queste prospettive evidentemente a qualcuno non andavano bene e questo epilogo era nell’aria.

La carica sulla linea “A” del gasdotto NS2 è stata fatta esplodere per prima. Solo diverse ore dopo, entrambe le linee del gasdotto NS1 sono state danneggiate da altre esplosioni. Circa 2 miliardi di dollari di gas sono entrati nell’atmosfera. Non si sa quando e per quanto verranno riparati i gasdotti. Probabilmente per caso in loco il 2 settembre ci sono state esercitazioni con elicotteri Nato e americani in quest’area, così come la presenza di pescherecci polacchi. È importante che americani e inglesi siano riusciti a isolare l’Europa occidentale dal gas russo. La cosa più divertente è che, secondo i contratti a lungo termine, anche se il gas non raggiungerà l’Europa, i consumatori di gas devono pagare il gas almeno fino al 2030.

Quello che è successo è vantaggioso per gli Stati Uniti e la Turchia:
1) Gli Stati Uniti ottengono un mercato a lungo termine per il GNL e sarà più costoso. Inoltre, gli americani sono molto felici che l’opportunità di ottenere gas dalla Russia è definitivamente chiusa.
2) La Turchia non perde l’occasione di diventare un nuovo operatore per l’Europa. Acquistare gas dalla Russia a prezzi scontati e venderlo a tariffe precedentemente approvate con la Russia sarà vantaggioso per Erdogan e gli darà l’opportunità di guadagnare denaro.

VPNews

***

Aggiornato ore 20:26 del 27/09/2022

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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