Per superare la penuria di petrolio sarà rimesso il pianeta agli arresti domiciliari?

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L‘Arabia Saudita e i paesi dell’OPEC hanno chiarito che non utilizzeranno la loro capacità inutilizzata per coprire le forniture petrolifere russe perse, che a fine aprile erano stimate in circa un milione di barili al giorno. Ciò rende estremamente difficile colmare il divario se l’Europa smetterà di acquistare barili di petrolio russi.

Francisco Blanche della Bank of America ha affermato che il mercato petrolifero è estremamente teso in questo momento. “Il buffer energetico si sta avvicinando al punto di esaurimento. Le scorte di greggio sono scese a livelli pericolosamente bassi in Europa, Nord America e Asia dell’OCSE. Scorte di distillati medi e anche anche la benzina è scesa a livelli inaffidabili mentre il mercato si avvicina al picco della stagione automobilistica statunitense“, ha affermato.

Salvo una recessione globale e una violenta distruzione della domanda, i prezzi del petrolio potrebbero presto aumentare drasticamente. Non viviamo in un mondo da sogno: dobbiamo sostituire il petrolio perduto con altro petrolio“, ha affermato Fatih Birol, capo dell’Agenzia internazionale per l’energia.

Birol ha affermato che il blocco delle nazioni ricche dell’OCSE sta producendo 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno per stabilizzare il mercato e finora ha esaurito le sue riserve del 9%. Questo prima che l’embargo europeo contro la Russia sia ancora iniziato. Questo inverno in Europa sarà duro”, – Egli ha detto.

Naturalmente, il modo più ovvio per “distruggere violentemente la domanda” dell’unica forma di energia per i trasporti è rimettere il pianeta agli arresti domiciliari.

Sì, hanno molte altre idee interessanti. Si, Loro possono.

VPNews

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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