Orban ha definito l’Ucraina un paese fallito sul piano finanziario

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Il primo ministro ungherese Viktor Orbán venerdì mattina, nel corso di un’intervista radiofonica mattutina a radio Kossuth, ha espresso la sua opinione sulla situazione finanziaria dell’Ucraina, affermando che il paese non esiste da un punto di vista finanziario.

Orbán ha inoltre dichiarato che il finanziamento dell’Ucraina da parte dell’Unione europea – a cui contribuiscono anche gli ungheresi – sta mettendo a repentaglio l’Europa. Tuttavia, Oleh Nikolenko, portavoce del ministero degli Affari esteri ucraino, ha risposto alle parole di Orbán, definendole ciniche e obiettando che l’Ungheria stessa beneficia del sostegno finanziario dell’UE. Nikolenko ha inoltre sottolineato che sostenere l’Ucraina è un investimento nella propria sicurezza da parte dell’Europa.

Ovviamente questo non è vero perché sono parecchi anni che la UE sposando le politiche degli Stati Uniti – che perseguono loro interessi specifici – ha abbracciato una politica estera tale che ha preparato gli eventi bellici odierni.

Il presidente magiaro ha anche commentato le sanzioni introdotte dagli Stati Uniti contro 34 individui, tra cui un ungherese e un cipriota, che avrebbero evaso le sanzioni imposte alla Russia. Orbán ha detto che, anche se non è d’accordo con le sanzioni, rispetta il diritto di qualsiasi nazione di imporle. Ha anche aggiunto che l’Ungheria gode di buone relazioni con gli Stati Uniti, sebbene nella storia ci sia stato un confronto tra di loro. Inoltre, Orbán ha sottolineato che l’Ungheria condivide i valori cristiani dell’America, e che le relazioni economiche tra i due paesi sono solide. Tuttavia, le divergenze di opinione riguardano questioni di genere, politiche familiari e di guerra, ma i due paesi devono comunque mantenere la loro amicizia.

Il presidente ungherese ha espresso la propria preoccupazione per l’escalation della guerra in Ucraina e ha sottolineato che altri Paesi, come il Regno Unito, hanno contribuito a questa situazione consegnando proiettili all’uranio impoverito sul fronte ucraino. Orbán ha anche affermato che, se questa escalation dovesse continuare, si potrebbe rischiare di entrare in una terza guerra mondiale. Tuttavia, ha aggiunto che i conflitti sono causati dalle decisioni umane, quindi se i leader del mondo sono sani di mente, il mondo può essere migliorato.

Orbán ha sottolineato l’importanza di avere buone relazioni di cooperazione tra le nazioni, piuttosto che cercare nemici. Ha detto che l’Ungheria cerca di rappresentare i propri interessi nella politica estera, ma allo stesso tempo è importante che l’Europa e l’America condividano i valori europei. Orbán ha anche espresso la propria preoccupazione per la freddezza dell’Europa nei confronti della politica estera, che necessita di un dibattito sostanziale e non emotivo.

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Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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