Non è solo la guerra Ucraina, la Russia sta cercando di cambiare le regole del gioco

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Non è solo la guerra Ucraina, la Russia sta cercando di cambiare le regole del gioco

L‘economia russa sta mostrando segni di crescita significativa, tanto da essere diventata la più grande economia in Europa e la quinta nel mondo in termini di parità di potere d’acquisto. Questo è almeno ciò che ha detto Putin all’inizio di gennaio, in un incontro con uomini d’affari a Khabarovsk, nell’estremo oriente del Paese.

Sebbene queste affermazioni non siano state confermate esattamente secondo tali misure da fonti occidentali, è noto che la Russia è riuscita ad evitare l’isolamento internazionale, reindirizzando i suoi rapporti commerciali verso l’est e collaborando con una pluralità di stati, molti dei quali sono membri del BRICS.

La prospettiva emergente è quella di un cambiamento globale, da un ordine mondiale unilaterale dominato dall’influenza americana, verso un sistema più multipolare. In questo nuovo scenario, diverse nazioni e regioni possono mantenere la propria sovranità e indipendenza, collaborando in modo che ciascuna possa trarre vantaggio reciproco dalle relazioni internazionali. Questo cambiamento ambisce di portare a un equilibrio più dinamico nel panorama geopolitico mondiale, dove la diversità e l’autonomia dei vari attori giocano un ruolo chiave nel plasmare un futuro più collaborativo e meno centralizzato.

Il giudizio su questa  trasformazione è stata rafforzato dal primo ministro russo Mikhail Mishustin, che ha dichiarato: “La de-dollarizzazione del blocco commerciale guidato dalla Russia è quasi completa… La quota delle valute nazionali negli accordi reciproci tra i paesi dell’Unione economica eurasiatica ha raggiunto il 90% ed è ancora in crescita“.

Regole che non valgono per tutti

Invece, l’attuale scenario geopolitico evidenzia un significativo squilibrio globale, dove gli Stati Uniti d’America sembrano non essere soggetti allo stesso livello di criterio riservato ad altri paesi. Un esempio lampante di questa disparità è stato l’attacco aereo recente in Siria da parte dei cacciabombardieri statunitensi. Joe Biden ha ordinato bombardamenti e attacchi missilistici intensivi contro le popolazioni del Medio Oriente, annunciando anche ulteriori azioni contro questi popoli. In questo contesto, Michael Maloof, ex analista senior di politica di sicurezza per l’Ufficio del Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, ha evidenziato la contraddizione:Sentite da membri del Congresso e senatori dire che dobbiamo colpire l’Iran per aver rifornito gli Houthi e Hamas e Hezbollah… Ebbene, allora la Russia ha il diritto di colpire gli Stati Uniti e gli alleati della NATO, come risultato della fornitura di armi all’Ucraina per combattere i russi?”.

Situazione sempre più instabile

Riguardo al dato economico, ci sono opinioni divergenti ma il dato di fatto è che l’implosione della Russia che l’occidente ha pronosticato, non è avvenuta. Al contrario, l’economia russa è in grado di portare avanti lo sforzo bellico e, nel contempo, ha migliorato la propria economia.

Altra evidenza è che la crescita economica della Russia contrasta nettamente con la situazione in Germania, in precedenza la più grande economia in Europa ma che ora sta affrontando gravi difficoltà. In questo contesto, il New York Times ha recentemente rivelato una dichiarazione del ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, che ha avvisato i cittadini tedeschi di prepararsi per decenni di confronto con la Russia: “ Il ministro della Difesa Boris Pistorius ha ha iniziato ad avvertire i tedeschi che dovrebbero prepararsi per decenni di confronto con la Russia ”.

Parallelamente, il capo di stato maggiore della difesa rumeno, generale Gheorghita Vlad, un leader militare dell’Unione Europea e membro della NATO, ha espresso preoccupazioni simili, affermando: “La guerra con la Russia potrebbe scoppiare nell’immediato futuro“.

La NATO preme per la guerra

In risposta a queste tensioni crescenti, Dmitry Medvedev, Vice Presidente del Consiglio di Sicurezza russo, ha lanciato un avvertimento riguardo all’esercitazione Steadfast Defender 2024 della NATO, la più grande dalla fine della Guerra Fredda. Medvedev ha sottolineato: “L’esercitazione Steadfast Defender 2024 della NATO, la più grande dalla fine della Guerra Fredda, sta giocando con il fuoco in un modo molto pericoloso… Non abbiamo intenzione di attaccare qualsiasi membro del blocco… Questo è chiaro a tutte le persone ragionevoli in Occidente… Tuttavia, se si lasciano prendere la mano e ledono l’integrità del nostro Paese, riceveranno immediatamente una risposta adeguata… Significherà una cosa – una grande guerra che la NATO non sarà in grado di evitare”.

Queste sono le prospettive su cui i media tacciono. E il futuro distopico avanza, mentre Crosetto annuncia che l’Italia preparerà 10.000 riservisti.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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