Ma come mai l’ISIS è così attivo nel nord della Siria? Semplice, è incorporato nell’SDF/YPG

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Entrambe le evasioni dalle carceri gestite da YPG/SDF sono avvenute attraverso elementi delle YPG/SDF. In proposito c’è lo studio di The Guardian dei fatti più recenti. Del resto, l’arruolamento di molti ex elementi dell’ISIS/Daesh in seno all’SDF  è cosa nota a chi ha seguito le vicende siriane, anche se questa questione non è trattata dai media occidentali, che peraltro ripetono pappalescamente solo monosillabi su Assad dittatore etc.

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Tra le accuse contro le YPG/SDG, l’accusa che gli ex elementi di Daesh abbiano svolto un ruolo all’interno delle YPG/SDG nella regione ha un posto importante.

Interessante è il dossier di ricerca di Mohammed Hardan di The New Arab, pubblicato di recente, sui rapporti dell’organizzazione, che ne ha legittimato la presenza e le azioni nella regione nell’ambito della “lotta anti-Daesh”. [uno].

Nello studio, emerso a seguito delle interviste di Hardan con ricercatori ed elementi regionali, si comprende che gli ex elementi Daesh erano particolarmente attivi a Deir ez-Zor e nei suoi dintorni. Parlando con Hardan, il portavoce del Consiglio tribale siriano Hammad al-Assad ha affermato che gli ex elementi Daesh, che si sono arresi dopo che Baguz è caduta nelle mani delle SDF nel 2019, non si sono trattenuti dal maltrattare le persone e che per questo motivo l’ex Daesh presenti nelle fila delle SDF ha suscitato preoccupazione nella regione.

A confermare le affermazioni di al-Assad anche Enes Shawakh del Jusoor Center for Studies, secondo il quale le YPG/SDG hanno avuto un ruolo negli attentati compiuti nelle aree sotto il controllo dell’opposizione governativa, grazie alle esperienze di conflitto degli appartenenti a Daesh. Secondo Shawakh, gli ex elementti di ISIS / Daesh tra i membri dell’ YPG/SDG sono nell’ordine di 5000.

Secondo il dossier realizzato da The New Arab, il processo di adesione dei militanti Daesh alle YPG/SDG risale al 2018. Il ricercatore di Al-Sharq Saad al-Share, intervistato, ha sottolineato che a seguito degli scontri tra Daesh e YPG/SDG nella regione di Hadjin, un numero significativo di membri di Daesh si arrese e alcuni di loro furono integrati nelle YPG/SDG . Tanto che l’intensa presenza di ex membri di Daesh all’interno delle YPG/SDG ha portato anche ad atti di vendetta di Daesh.

Due casi vengono portati come esempio e sono stati discussi nell’articolo. Questi casi sono l’esecuzione da parte dell’ISIS di Musa al-Haşim, che è stato per un po’ membro delle estensioni denominata Booty Divan (ad Hasakah) e Mines Divan (a Deir ez-Zor) entrambi facenti parte dell’Organizzazione YPG nel ruolo di cooperatori di intelligence con le SDF e la coalizione internazionale. Poi l’altra esecuzione è di Raed Hüseyin, un ex membro di Daesh che ha servito come ufficiale nelle SDF.

Secondo le notizie, lo scopo principale delle YPG/SDG nell’incorporare questi elementi è quello di beneficiare dell’esperienza dei suoi membri negli studi di intelligence e nelle attività militari nella regione. Secondo la ricerca di Hardan, un numero significativo di ex combattenti Daesh che sono nelle YPG/SDG attualmente occupano alti ranghi stanno svolgendo attività di intelligence delle YPG/SDG a Deir ez-Zor e dintorni. Si sostiene che questi militanti siano imparentati con le tribù della regione e, a seguito dell’equilibrio stabilito dalle YPG/SDG con le tribù, questi individui sono stati prima rilasciati senza processo e poi inclusi nelle YPG/SDG con l’intervento delle tribù.

Considerando che l’YPG/SDG mantiene il sostegno estero fornito per sè stesso come alleato, sia guadagnando denaro dalla carta vincente dei prigionieri Daesh , sia nello stesso tempo facendo in modo di mantenere viva la minaccia Daesh, sembra appropriato che la linea pragmatica dell’organizzazione includa ex membri di Daesh. Tuttavia, non è una scelta razionale per le YPG/SDF, che attualmente hanno problemi con i civili arabi nella regione, nel diffondere un’ondata di paura nella regione attraverso gli ex Jihadisti dell’ISIS che non hanno dimenticato i loro metodi. Perché nella regione in cui le tribù sono attori ancora più pragmatici delle YPG/SDG, è possibile che gli elementi Daesh in questione guidino l’organizzazione con azioni al di fuori del controllo delle YPG/SDG.

[1] https://www.alaraby.co.uk/investigations, Estratto dell’8 novembre 2021.

[2] vedi anche: Distrust of SDF, unclear future divide Syrian tribal massacre area

VP News

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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