• Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • cookie policy
giovedì, Febbraio 2, 2023
  • Login
VP News - 'vietato parlare' - Blog di Patrizio Ricci
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • cookie policy
No Result
View All Result
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • cookie policy
No Result
View All Result
VP News - 'vietato parlare' - Blog di Patrizio Ricci
No Result
View All Result

L’occidente ancora tace sulla verità del conflitto siriano

by Patrizio Ricci
12 Gennaio 2020
in Post vari
0
L’occidente ancora tace sulla verità del conflitto siriano
FacebookTwitterTelegramVk

Uno dei pochi siti corretti sulla guerra di Siria è ”Edificati sulla roccia”. L’articolo è del 22 dicembre è ancora attuale:

LA SIRIA HA VINTO E L’OCCIDENTE ARCHIVIA LA VERITÀ SUL CONFLITTO

di Stefano Aviani barbacci

22/12/2019

I media non parlano più della Siria, e pochissimo ne parlano i governi. Una guerra della durata di 9 anni, che ha fatto 500.000 vittime e oltre 6.000.000 di profughi e sfollati viene ora archiviata. Neppure si parla più dei Curdi, che pure erano sulle prime pagine dei giornali fin quando tornava politicamente utile tenere accesi i riflettori su di loro. Eppure la Siria sanguina ancora: a Idlib, nel Nord, dove ci sono ancora gruppi di miliziani islamisti affiliati ad al-Qa’da, molti dei quali stranieri ormai indesiderati nei Paesi d’origine; ad Afrin e ad Est dell’Eufrate (la cosiddetta “fascia di sicurezza”) dove i miliziani del FSA, a lungo sostenuti dagli USA e dalla UE, combattono ora al fianco degli invasori turchi.

In Siria il regime-change è fallito, eppure continua un duro embargo (moralmente scandaloso e giuridicamente illegale) che l’Occidente rinnova anno dopo anno per tenere il Paese in uno stato di persistente isolamento prolungandone le sofferenze e accrescendo l’incertezza della popolazione riguardo al futuro. L’economia e lo stato sociale (quest’ultimo, un tempo, tra i migliori del Medio Oriente) sono statti distrutti dalla guerra e dalle sanzioni e la Siria necessiterebbe di grandi investimenti per avviare la ricostruzione e offrire lavoro e protezione sociale a milioni di persone che hanno perso tutto.

Cosa manca all’Occidente per capire che questa guerra, sul piano militare e politico, è finita? Pesa l’indisponibilità ad ammettere le responsabilità in questa immane tragedia da parte delle “grandi democrazie”. Se gli esecutori degli innumerevoli crimini erano (per la gran parte) mercenari o miliziani islamisti reclutati con i soldi delle Monarchie del Golfo per essere infiltrati in Siria, i mandanti di questa guerra per procura (o proxi war) sono state le leadership dei principali Paesi dell’Occidente: Stati Uniti, Unione Europea, Canada… Da tutti questi sono arrivati armi, addestramento e coperture politiche ai terroristi.
Risultati immagini per assad and AsmaAsma Akhras, moglie di Bashar al-Assad, molto popolare nel Paese, riceve nel palazzo presidenziale un gruppo di donne-soldato dell’esercito siriano.
La piccola Siria ha vinto una sfida militare immane. Lo riconosceva già un anno fa, dopo la fine dei combattimenti attorno a Damasco, il quotidiano britannico The Economist (07/07/18). Vincerà ora la sfida della pace? Assad è ancora un leader popolare, probabilmente più di quanto non lo siano Macron o Merkel nei rispettivi Paesi, è garante di un complesso equilibrio religioso ed etnico che fa del suo Paese un caso unico in Medio Oriente: la Siria è tra i pochissimi Paesi arabi la cui costituzione garantisce eguali diritti alle diverse comunità religiose, etniche e linguistiche. La storica presenza di una influente comunità cristiana (il 10% della popolazione fino al 2011) ha certamente contribuito a questo assetto.

Il governo si è tenuto alla larga dalla via facile delle rappresaglie e della vendetta. Come ricordava lo stesso Assad, in una recente intervista al direttore di Rainews24 Monica Maggioni, non ha fatto ricorso ad armi proibite dai trattati internazionali e molteplici evidenze, anche recenti, lo confermano. Non solo, ha accordato il “perdono presidenziale” (una generosa amnistia per chi abbandona la lotta armata) a un gran numero di miliziani islamisti. Si parla ora di “riconciliazione”, ma la guerra ha inferto ferite tremende nella carne viva della nazione e qualunque comunità sopravvissuta ad un’esperienza simile percepisce la necessità di sentirsi protetta e sicura. E si scopre diffidente.

La Siria è stata tradita e non riesce più a fidarsi di Paesi come la Francia, l’Italia, l’Olanda o la Gran Bretagna, cui aveva guardato con ingenua fiducia tra il 2000 e il 2010. In quegli anni Bashar al-Assad era un ospite gradito nelle capitali europee, omaggiato con i più alti riconoscimenti (la Legion d’Onore in Francia e la Gran Croce di Cavaliere in Italia) per la sua politica “liberale” . Un “esempio di laicità e un difensore della libertà” per il presidente Giorgio Napolitano. Qualcuno crede che la politica liberalizzante di quegli anni abbia esposto la Siria alla penetrazione del fondamentalismo religioso wahabita sostenuto dal denaro delle Monarchie del Golfo.
Risultati immagini per Assad e MaggioniMonica Maggioni, direttore di Rainews24, intervista il presidente siriano Bashar al-Assad il 24/10/19. Dapprima censurata, l’intervista è stata trasmessa in orario notturno.
Una chiara eco di certa disillusione la si coglie laddove Assad, nell’intervista alla Maggioni del 24/10/19, parla delle responsabilità del continente cosiddetto “della pace e dei diritti umani” nella distruzione del suo Paese. Non stupisce che la RAI non volesse più trasmettere tale intervista. Ricordando le origini del conflitto e le vere cause della crisi dei rifugiati, Assad dice che “l’Europa è stata il principale attore nella creazione del caos in Siria” con riferimento non solo all’appoggio politico e diplomatico che la UE ha notoriamente offerto ai terroristi fin dal primo istante, ma anche all’invio di armi alle fazioni jihadiste.

Assad è particolarmente esplicito al riguardo delle responsabilità del governo francese, colluso con il terrorismo fin dall’epoca del governo Hollande e delle sconcertanti dichiarazioni a favore del “Fronte al-Nusra” (al-Qa’da in Siria) dell’allora ministro degli esteri Laurent Fabius. Che la Francia abbia responsabilità pesanti in Siria, come del resto in Libia, lo si comprende anche dall’impressionante numero di terroristi con il passaporto francese: 2.280, secondo un calcolo divulgato dall’intelligence militare russa. E Parigi dovrebbe riportarseli a casa nell’eventualità di una definitiva cessazione delle ostilità.

La pace necessiterebbe di un’altra leadership… ma non in Siria, piuttosto in Occidente.

APPROFONDIMENTI

-L’intervista di Monica Maggioni a Bashar al-Assad

Intervista al Presidente siriano Bashar Al-Assad

 

Content retrieved from: https://www.edificatisullaroccia.it/2019/12/22/la-siria-ha-vinto-e-loccidente-archivia-la-verita-sul-conflitto/.

Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

Next Post
Blog "verso un nuovo mondo": Il senatore della Repubblica e la questione siriana

La riforma del numero dei parlamentari è irrilevante per i problemi italiani

Please login to join discussion
No Result
View All Result
Gli USA verso l’invio di missili a lungo raggio in Ucraina

Gli USA verso l’invio di missili a lungo raggio in Ucraina

1 Febbraio 2023
SIRIA – Riepilogo combattimenti 3 maggio 2019

SIRIA – Forze armate siriane, russe e turche determinate a riprendere il controllo dell’autostrada internazionale M4

1 Febbraio 2023
ORA PRO SIRIA: “Damasco, l’inverno peggiore”

ORA PRO SIRIA: “Damasco, l’inverno peggiore”

1 Febbraio 2023
Blinken offre il Donbass e la Crimea se non ci sarà offensiva russa

Blinken offre il Donbass e la Crimea se non ci sarà offensiva russa

31 Gennaio 2023
I polacchi non rispondono alla mobilitazione come vorrebbero le istituzioni

I polacchi non rispondono alla mobilitazione come vorrebbero le istituzioni

1 Febbraio 2023
NEO: “Il problema con i carri armati occidentali in Ucraina”

NEO: “Il problema con i carri armati occidentali in Ucraina”

31 Gennaio 2023
Il colonello Douglas MacGregor su guerra in Ucraina e invio di carri armati Abram M-1 da parte di Biden

Il colonello Douglas MacGregor su guerra in Ucraina e invio di carri armati Abram M-1 da parte di Biden

30 Gennaio 2023
L’OMS aggiorna improvvisamente l’elenco dei farmaci per le emergenze nucleari

L’OMS aggiorna improvvisamente l’elenco dei farmaci per le emergenze nucleari

30 Gennaio 2023
Adesso Kiev vuole i sottomarini

Adesso Kiev vuole i sottomarini

30 Gennaio 2023

Sostieni il Blog

Paypal: link per donazione paypal

Category

  • Chiesa
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Esteri
  • Politica
  • Post vari
  • Sanità

Sostieni il Blog



Site Links

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

canale Telegram: https://t.me/vietatoparlare/

  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • cookie policy

© 2021 VP News - blog di attualità e geopolitica Vp News.

No Result
View All Result
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • cookie policy

© 2021 VP News - blog di attualità e geopolitica Vp News.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Go to mobile version