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L’esercito tedesco presto il più forte in Europa occidentale

by Patrizio Ricci
3 Aprile 2019
in Economia
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L’esercito tedesco  presto il più forte in Europa occidentale
Secondo Henrik Paulitz della Akademie Bergstraße nel giro di pochi anni la Bundeswehr tedesca è destinata a diventare la forza convenzionale piu’ forte in Europa, esclusi probabilmente i russi. Date le dimensioni dell’economia tedesca, infatti, anche se il governo confermasse una spesa per la difesa pari solo all’1.5% del PIL, si tratterebbe comunque di una somma considerevole, vicina ai 60 miliari di euro e probabilmente superiore rispetto a quella degli altri paesi europei nella Nato. Ne scrive Henrik Paulitz in un’analisi molto interessante su Akademie Bergstraße

La Bundeswehr è destinata a diventare il più forte esercito europeo 
Il dibattito attuale continua a ruotare intorno alla presunta catastrofe in termini di capacità operativa della Bundeswehr e al fatto che l’esercito avrebbe a disposizione meno denaro rispetto a quanto necessario e a quanto la Germania aveva promesso alla NATO. Questa narrazione tuttavia tace il fatto che la Bundeswehr probabilmente entro pochi anni sarà di gran lunga l’esercito più forte in Europa occidentale. [su_spacer]
A causa delle “aspettative internazionali” nei confronti della Germania da anni ormai il governo tedesco viene messo sotto pressione affinché rimetta in discussione il suo tradizionale corso politico di “moderazione militare” e porti invece avanti un nuovo corso militarista. [1][su_spacer]
Questa forte pressione già molti anni fa aveva portato a sottoscrivere un impegno nei confronti della NATO per un aumento della “spesa militare” da realizzarsi entro il 2024. Secondo tale accordo la spesa per la difesa dovrebbe essere basata su un benchmark del 2% del PIL, di cui almeno il 20 % in armamenti e in “nuove grandi attrezzature, inclusa la ricerca e lo sviluppo correlato”.[su_spacer]
Il 2% non è legalmente vincolante e spesso viene considerato come non realistico. Il ministro della Difesa Ursula von der Leyen nel maggio 2018 tuttavia ha annunciato che il governo tedesco avrebbe aumentato la spesa militare tedesca passando dall’1,2% all’1,5% del PIL entro il 2025. Alla luce delle dimensioni dell’economia tedesca, si tratterebbe di una spesa enorme – stando ai dati di oggi – fino a quasi 60 miliardi di euro. [2][su_spacer]
Il più grande esercito in Europa [su_spacer]
Nell’agosto 2017 l’ex candidato alla Cancelleria Martin Schulz facendo riferimento al controverso obiettivo del 2% dichiarò: “Faremmo della Bundeswehr il più grande esercito d’Europa”. [3][su_spacer]
La forza convenzionale più forte in Europa [su_spacer]
L’ex Ministro della Difesa Volker Rühe nel febbraio 2019 ha invece dichiarato in un intervista: “Se intendiamo prendere sul serio la futura divisione dei compiti in Europa, allora la Bundeswehr non dovrà restare solo sulla carta la forza convenzionale più forte in Europa, ma anche nella realtà”[su_spacer]
Inoltre, Rühe ha notato che – contrariamente a quanto viene regolarmente riportato da molti media – la capacità operativa dei carri armati, degli elicotteri da combattimento e dei sottomarini della Bundeswehr non è in discussione. Alla domanda se la Bundeswehr sia ancora una forza combattente, ha risposto:[su_spacer]
“Sì. La struttura si focalizza sulle unità destinate ad entrare in azione. In linea di principio siamo sulla strada giusta. Ci sono molti piu‘ soldi “. [4][su_spacer]
Di gran lunga la più forte potenza europea nella NATO [su_spacer]
Queste non sono solo delle vaghe pretese, ma è già una realtà. Second il prof. Gunther Hellmann dell’università di Francoforte (specializzato in politica estera tedesca ed europea), la Bundeswehr entro sei o otto anni sarà l’esercito più potente d’Europa – esclusa la Russia.[su_spacer]
In un contributo del 13 febbraio 2019 realizzato insieme al Prof. Daniel Jacobi, Hellmann scriveva che il dilemma strategico della Germania si sta acuendo: “prendere il comando, senza tuttavia apparire egemonica”. [su_spacer]
La richiesta di attuazione dell’accordo del Galles, cioè aumentare entro il 2024 la spesa per la difesa portandola il più vicino possibile al due per cento del PIL, “in definitiva deve essere intesa come una chiamata indiretta alla leadership, perché così facendo la Germania militarmente si trasformerebbe nella piu’ forte potenza NATO in Europa. Anche se restasse solo all’1,5 % del PIL, come riportato questa settimana a Bruxelles, fondamentalmente non cambierebbe nulla”.[su_spacer]
A ciò si aggiunge che la Repubblica federale “come paese quadro, in futuro disporrà dell’intero spettro militare, mentre i partner più piccoli saranno costretti a specializzarsi”. [5][su_spacer]
Militarizzazione della Germania [su_spacer]
Il pubblico senza dubbio si sta abituando all’idea astratta che vi siano delle aspettative o degli “obblighi” da adempiere (cioè una pressione dall’esterno da non sottovalutare).[su_spacer]
Le allusioni a un presunto “ruolo di leadership tedesco” non devono tuttavia essere interpretate dall’opinione pubblica come un percorso verso la militarizzazione. In particolare, l’opinione pubblica non deve rendersi conto che la Bundeswehr, in considerazione della spesa attuale per gli armamenti, presto diventerà il più forte esercito in Europa occidentale.[su_spacer]
La Cancelliera Angela Merkel durante il congresso della Bundeswehr tenutosi a maggio a Berlino ha ammonito i membri del Bundestag: “Si è sviluppata una discussione sulla quale tutti noi insieme – mi rivolgo a tutti i parlamentari – dobbiamo stare un po’ attenti e fare in modo che il passaggio al 2% del PIL non venga interpretato come una militarizzazione della Germania”. [6][su_spacer]
Questi elementi devono essere inseriti nel quadro di una Germania che diventa una potenza geo-politica in grado di garantire l’ordine in Europa, Africa e Medio Oriente. [7][su_spacer]
Leadership: attesa e richiesta [su_spacer]

Sullo sfondo di questi eventi è necessaria e urgente una discussione pubblica.[su_spacer]

Questo anche nel quadro di quanto sottolineato dall’esperto di politica estera e della sicurezza Rolf Mützenich, secondo il quale in futuro la Germania condividerà il destino di altri grandi stati e “sarà oggetto di critica sia per la sua leadership che per la sua riluttanza. Perché non solo all’interno dell’UE, ma anche a livello internazionale, dalla Germania sarà sempre più spesso preteso e/o richiesto un ruolo da leader”. [8][su_spacer]


1 Robin Niblett (Royal Institute of International Affairs/Chatham House): Internationale Erwartungen an Deutschland. Vortrag bei der Auftaktveranstaltung des Weißbuchprozesses 2016. Berlin. 17.02.2015.
2 Reuters: Von der Leyen will Wehretat auf 1,5 Prozent des BIP steigern. 14. Mai 2018.
3 FR: Phrasenprüfer. “Wir würden aus der Bundeswehr die größte Armee Europas machen”. 26.08.2017.
4 Der Tagesspiegel: Ex-Verteidigungsminister Volker Rühe. „Guttenberg hat die Bundeswehr zerstört“. 10.02.2019.
5 Gunther Hellmann, Daniel Jacobi: Auswege aus Deutschlands wachsenden strategischen Dilemmata. GoetheUniversität Frankfurt am Main. 13. Februar 2019.
6 Angela Merkel: Rede von Bundeskanzlerin Merkel bei der Bundeswehrtagung am 14. Mai 2018 in Berlin.
7 Henrik Paulitz: Kriegsmacht Deutschland? Informationen und Handlungsempfehlungen zu brandgefährlichen ‚Internationalen Erwartungen an Deutschland‘. Akademie Bergstraße. 2018.
8 Rolf Mützenich: Deutschland: Vom Trittbrettfahrer zur Führungsmacht wider Willen? Zeitschrift für Außenund Sicherheitspolitik ZfAS, Sonderheft 6, 2015, S. 275-287.[su_spacer]

Source link

Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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