Un amico sacerdote ha considerato nella sua mail sulla menzogna:
la verità è un oceano rispetto a quella pozzanghera melmosa che è la menzogna.
La menzogna sarebbe, di per sé, abbastanza evidente.
Quindi, per affermarsi, ha bisogno dell’inganno, di apparire altro rispetto a ciò che è.
Per fare questo serve uno ‘spirito’ (= radice, origine, suggerimento di un pensiero, di un’immagine) che sussurri – sottovoce, per carità! – alla mente di organizzare (progetto) una frode, una fraus[1], un furto.
Ciò che smaschera la menzogna è l’esperienza; non il semplice ‘provare’ – si badi bene! – ma il giudizio dato su ciò che si prova.
E questo giudizio (rapporto, relazione, misura) in base a cosa lo si dà? Qual è l’unità di misura, il criterio di paragone? La verità o il comodo?
Qui si scopre il punto d’innesto, di attacco, di efficacia, dell’inganno: se sei nella verità ti accorgi subito, una volta avvertito, dell’inganno. Se ‘resisti’ a chi ti affaccia la semplice ipotesi di essere stato ingannato e con ciò ti ‘scomoda’…. beh, c’è qualcosa che non va.
“Ti hanno sfilato il portafogli! È stato lui, quello là in fondo! Lo vedi? Non corre per non dare nell’occhio, ma è lui!”.
Ti tocchi per vedere se è vero (tocchi la solita tasca in cui metti il portafogli); ti accorgi che non c’è e corri dietro a quello che ti è stato indicato. Peccato che il ladro fosse quello che ti ha avvertito.
“Possibile che il ladro si autodenunci, si smascheri, si accusi?!”
Certamente, no!
E qui vedi come si innesta la truffa: con una menzogna; il punto è vedere dove sta la menzogna.
Il portafogli è stato rubato. Una persona ti ha avvisato. La stessa persona ti ha messo sulle tracce del ladro.
Qui è l’innesto dell’inganno: ti ha mentito sull’identità del ladro, ti ha mandato fuori pista, ha accusato un altro che non c’entra nulla.
Tutto ciò ha permesso al vero ladro di fuggire con i tuoi soldi. Per quando ti accorgi di tutto questo…beh, i tuoi soldi (e i tuoi documenti, la cosa più antipatica e fastidiosa da recuperare) sono partiti per chissà dove.
E riguardo al motore che guida di fatto (per scelta di alcuni) gli eventi nel nostro tempo, aggiungerei:
Non appena il profitto diventa l’obiettivo principale di qualsiasi attività, allora comporta automaticamente la legalizzazione della menzogna. E non si fermeranno. Perché nessuna passione potrà mai essere soddisfatta. Nel peccato non può esserci sazietà. Deturpare, calpestare la verità, calpestare il sacro è una gioia che avvicina una persona il più possibile a un demone.
La cosa divertente è che l’approccio alla legalizzazione delle bugie ha già effettivamente distrutto il proprio simbolo di fede: il denaro, per il quale tutto è stato avviato. Uno dei pochi legami che (finora) tiene insieme il mondo moderno è la convinzione (sì) che il dollaro USA e tutte le sue valute derivate almeno valgono qualcosa.
Tutta questa bugia reciproca è stata avviata affinché le persone “rispettabili” accumulassero per sé stesse fortune gigantesche; la ricchezza totale dell’1% della popolazione – considerata la parte “superiore” della popolazione – già nel 2020 ha superato la ricchezza del restante 99%.
E dopotutto, anche tu probabilmente vuoi la stessa cosa – in modo da avere tutto e non avere nulla per questo? .. Tuttavia, il denaro moderno non è assolutamente supportato ufficialmente da nulla; è un termine economico, ma non è niente. E di per sé, avere trilioni di dollari nelle tue mani è possibile esclusivamente per la convinzione delle persone che questo significhi qualcosa; non puoi incassare quei soldi, non puoi comprare niente con quell gigantesca mole di danaro che vada oltre la sfera della speculazione finanziaria, perché la quantità di denaro nel mondo è un multiplo della quantità di beni reali.
Investendo in meccanismi finanziari, non fai che gonfiare le bolle finanziarie, il che non fa che accelerare il loro collasso. E l’unica via “buona” per evitare il collasso, non è nemmeno prendere soldi dai concorrenti, ma appropriarsi dei beni di altre persone, se necessario con la forza.
E, vi ricordo, tutto questo è una logica conseguenza diretta dell’adozione della Menzogna come normale strumento di “economia” e di politica.
VP News
[1] “Nella mitologia romana, Fraus era la dea o la personificazione del tradimento e della frode. Era figlia di Orco e della Notte. Era raffigurata con un volto di donna, il corpo di un serpente e sulla coda il pungiglione di uno scorpione. Fraus è un nome alternativo di Mercurio, il dio del furto (tra le altre cose). In alternativa è descritta come l’aiutante di Mercurio”. (da Wikipedia) Non a caso Mercurio è il dio del commercio!