La NATO ha appena dichiarato guerra totale alla Russia

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Le parole pronunciate ieri dal Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg sono di una gravità inaudita e precedono quelle di qualunque altro presidente di uno stato della NATO:

La NATO non sta cercando la guerra con la Russia… Ma dobbiamo prepararci per uno scontro che potrebbe durare decenni… Se Putin vince in Ucraina, non vi è alcuna garanzia che l’aggressione russa non si verificherà” e si diffonderà in altri paesi… Dobbiamo ripristinare ed espandere la nostra base industriale più rapidamente in modo da poter aumentare le forniture all’Ucraina e ricostituire le nostre scorte… Ciò significa passare da una produzione lenta in tempi di pace a una produzione veloce, come avviene quando è necessario nei conflitti”. (cit. WELT)

Contesto storico ignorato

Come potete notare, le affermazioni di Stoltenberg non si fondano su dati concreti; piuttosto, riflettono una mancanza di considerazione per il contesto storico delle azioni russe, che, indipendentemente dall’accordo o disaccordo su di esse, seguono una propria traiettoria storica. Dall’altro lato, assistiamo alla formazione di un’opinione che, ignorando le dinamiche storiche e oggettive, non solo trascura le richieste delle nazioni occidentali ma assume prematuramente che la Russia estenderà la sua aggressione ad altri stati limitrofi.

Presupposti infondati

Analizzando attentamente le dichiarazioni di Stoltenberg, si nota che per sostenere tali posizioni, è stato necessario prescindere dalla realtà, dato che non vi è alcuna base concreta per tali presupposti. Si comprende? Di conseguenza, abbiamo assistito a un’intensa mobilitazione nei media, accompagnata da censure e altre forme di restrizione, che hanno interessato principalmente i canali di comunicazione più vicini alla popolazione (social network, blog, media indipendenti).

Questo bellicismo (capace persino di utilizzare i “Fondi europei per la pace” per l’acquisto di armi letali) si è sostanzialmente giustificato presentando come inevitabile una azione della NATO per ‘l’invasione russa’ all’Ucraina, sostenendo che essa non si fermerà qui ma che è l’esito dell’imperialismo russo e proseguirà sicuramente invadendo altri paesi europei.

yahoo notizie
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Per legittimare le future azioni occidentali contro la Russia, si omette di considerare le mosse compiute dall’Occidente nei confronti della Russia prima dell’inizio dell’invasione (operazione speciale per la Russia), come le ripetute provocazioni, le sanzioni, il colpo di stato di Maidan, il rifiuto di offrire alla Russia garanzie di sicurezza reciprocamente accettate, l’adesione dell’Ucraina alla NATO e il posizionamento di basi NATO nei paesi ex URSS  e sul suolo ucraino (contrariamente a quanto promesso dopo la caduta del muro di Berlino).

Ovviamente per rendere veritiera la percezione dell’imperialismo russo e scatenare una guerra senza quartiere prolungando la guerra attuale, l’Unione Europea ha messo in atto il divieto di presentare o giustificare la prospettiva russa, culminato nella chiusura di quasi tutti i media russi in Occidente, ha rafforzato presso l’opinione pubblica occidentale l’immagine di un’imminente minaccia russa, in linea con il discorso di Stoltenberg.

Un futuro distopico

Tutto questo attivismo diabolico ci ha portato sull’orlo di un futuro distopico, costruito su falsità e manipolazioni mediatiche, che paventa una guerra totale contro la Russia. Questa prospettiva viene ora dichiarata apertamente, minacciando di influenzare profondamente le nostre vite e quelle delle generazioni future.

La posizione di Putin è stata espressa più volte

D’altra parte, oltre alla consapevolezza che un attacco al territorio della NATO implicherebbe l’ingresso della Russia in un confronto diretto con l’intera alleanza, i funzionari russi hanno ripetutamente sottolineato che Mosca non ha ambizioni geopolitiche, economiche o militari in Polonia o nei paesi baltici.

Durante la recente intervista con Carlson, Putin ha ripetutamente sottolineato per quasi due ore che l’idea di un’aggressione russa verso qualsiasi stato europeo “è completamente esclusa”, aggiungendo che “Non serve essere un analista per capire che coinvolgersi in un conflitto globale va contro ogni logica. Un conflitto di tale portata metterebbe l’umanità intera a rischio di estinzione. Questo è palese.”

Putin ha inoltre accusato i leader occidentali di “utilizzare la presunta minaccia russa per spaventare i propri cittadini“. Secondo lui, tali narrazioni non sono altro che “solo storie dell’orrore per la gente della strada al fine di estorcere denaro aggiuntivo ai contribuenti statunitensi ed europei”, allo scopo di sostenere ed aumentare l’attuale afflusso di armi e munizioni in Ucraina.

In definitiva, la salvezza di noi stessi e del nostro mondo dipende dalla capacità di arrestare questo corso d’azione ora, rifiutando la trasformazione militarista attualmente promossa da Stoltenberg e adottata come direzione prevalente in Europa.

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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