La guerra è il permesso di fare violenza agli altri per motivi politici, nel contempo parlano di valori e di preservare le regole…

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Questo è uno degli articoli più significativi e veritieri che ho letto riguardo alla guerra, un momento della mia storia in cui osservo tutto ciò che le istituzioni mi avevano detto e fatto credere, completamente smentito. È ora veramente di cambiare paradigma nella vita e non si può più rimandare. Buona lettura.

2024: è arrivato il momento di cominciare a pensare con la nostra testa

di Gianluca Napolitano – 2 gennaio 2024 – Nova Project

La guerra è violenza istituzionalizzata e legalizzata compiuta tra stati-nazione.

Il famosissimo generale tedesco Carl von Clausewitz, fu il primo teorico militare occidentale a prendere in esame l’importanza del sentimento bellico e dell’animo dei comandi, dei soldati e del popolo, e non solo le consistenze numeriche degli eserciti.

Era lui che ha coniato la frase “la guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi”.

Questo implica che gli atti violenti commessi in guerra non sono altro che il modo in cui questi “altri mezzi” si esprimono.

Questa violenza è sempre deliberata e premeditata – mai a caso – proprio perchè rappresenta il linguaggio “veritiero” attraverso il quale si comunica con l’avversario.

In guerra non contano le parole ma i i fatti.

Quindi i fatti, in guerra sono un linguaggio comunicativo e come tutti i linguaggi va conosciuto bene prima di potersi impegnare in una qualsiasi lettura o anche una semplice analisi.

Ecco che diventa importante disporre di informazioni, e d ecco perchè vedete questa feroce guerra di propaganda su tutti i social media esistenti.

Visto l’inquinamento costante a cui l’informazione ufficiale è soggetta, bisogna utilizzare quella parte di fatti che vediamo per ricavarne informazioni senza star dietro alle dichiarazioni dei politici, anche se queste non vanno assolutamente trascurate, ma solo per inserirle adeguatamente nel contesto e valutate in rapporto a questo.

Vi ricordate, per esempio, quando la Von Der Leyen diceva che i russi rubavano i micro-chip da lavastoviglie e frigoriferi a dimostrazione di quanto stesse male la loro industria bellica?

Poi vediamo gli ucraini lamentarsi che la produzione di proiettili russa è 70 vote la loro, quella di droni (che gli ucraini hanno introdotto per primi) è 10–15 volte quella occidentale, e così via per quasi ogni sistema d’arma possibile e immaginabile.

(recuperate il video con la faccia della Von Der Leyen mentre diceva quelle cose, studiatela bene: quella è la faccia che fa quando racconta balle colossali. Così in futuro saprete come regolarvi. E vale per tutti, non solo per lei.).

Vogliamo parlare di tutti quei giornalisti che qui in Italia hanno dato supporto all’Ucraina ripetendo a pappagallo tutte le stronzate galattiche ucraine a cui non crederebbe neanche un bambino, come Mentana che ci informava che i russi assaltavano le trincee ucraine combattendo a mani nude con le pale?

Questi pagliacci sono i principali responsabili di quello che è accaduto finora, e sarebbe meglio non fossero anche quelli che decidono cosa sarà di noi domani. Vanno neutralizzati, estromessi, cacciati.

Se guardiamo ai fatti, scartando le costruzioni semantiche che i nostri media usano per privarli del contenuto sostanziale, la prima cosa che si fatica a capire è “dove si vuole arrivare”. Non si capisce e non ce lo dicono,principalmente perchè non lo sanno neanche loro.

Quindi vediamo di capirlo da soli.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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